
Agorà Democratiche
AGORÀ DEMOCRATICHE
Politiche del lavoro e dello sviluppo territoriale
N/A
“Politiche del lavoro e dello sviluppo territoriale” Cosa possono fare i territori per elevare il proprio tenore di vita.
Obiettivi:
• Valorizzazione delle risorse umane favorendo la più ampia integrazione possibile delle persone e, sotto il punto di vista professionale, integrando competenze puramente manuali con quelle di alto livello scientifico e tecnologico
• Cura del territorio valorizzandone al massimo le potenzialità umane e materiali e riqualificando le aree in stato di abbandono
• Potenziamento della crescita professionale multidisciplinare ed integrata, derivante dallo studio e dalla conoscenza delle nuove tecnologie, dei materiali, dei processi produttivi
• Creazione di una rete di attività e servizi che abbiano come riferimento principale il territorio di insediamento e la popolazione residente, in un contesto di economia circolare
• Sostenibilità economica e finanziaria delle iniziative nel medio/lungo periodo
• Produzione e mantenimento sul territorio della “ricchezza” generata nonché una equa distribuzione della medesima lungo tutta la filiera ed a favore del territorio di insediamento
• Integrazione sinergica fra sistema produttivo profit e no profit, sistema della formazione professionale e sistema sociale (cittadini ed istituzioni) Sostanzialmente si vorrebbe valorizzare al massimo le potenzialità (tutte) del territorio attraverso un patto fra società, mondo economico finanziario (profit e no/non profit) ed istituzioni dello Stato che persegua uno sviluppo economico inclusivo ed ambientalmente sostenibile che non solo garantisca l’equo/ottimizzato utilizzo delle risorse, ma, per quanto possibile, tenda addirittura a rigenerarle e/o implementarle. Bisogna passare dall’utopia, ovvero del sogno irrealizzabile, all’eutopia, cioè la realizzazione concreta del miglior contesto economico, sociale ed ambientale fattibile partendo dalla situazione esistente, dalle risorse disponibili e dall’individuazione di quelle reperibili.
Criticità:
• La condivisione “politica” e “sociale”
• La frammentazione dei livelli decisionali
• Il ruolo delle istituzioni locali
• La scelta “condivisa” del livello di sostenibilità sociale ed ambientale degli interventi
• Il mix di tecnologie
• Costi nascosti ed esternalizzazioni sia dei costi (sociali, ambientali, economici) che dei ricavi
• Vincenti e perdenti della transizione: politiche inclusive
• L’equilibrio economico e l’equa distribuzione del reddito e della ricchezza
• La frammentazione territoriale e delle proprietà sia pubbliche che private
• Il rapporto pubblico/privato
Sintesi dell'Agorà
In presenza e on line. Si è parlato di creare filiere produttive nel campo delle energie rinnovabili sfruttando le biomasse, di creare lavoro nelle aree periferiche e dismesse, di creare lavoro che possa includere tutti i tipi di qualifiche e favorendo l'imprenditoria giovanile, la parità di genere e l'inclusione delle persone con disagio. Creare dei tavoli di lavoro territoriali che coinvolgendo istituzioni, rappresentanze sindacali e datoriali, le nuove forme aggregative derivanti dall'uso dei social, la cittadinanza intera, arrivino a progettare e condividere una pianificazione ed uso del territorio e delle sue risorse in modo da trasformare queste aree da aree a rischio idrogeologico e per gli incendi, in opportunità lavorative. Devono essere messe in gioco anche le infrastrutture pubbliche e private abbandonate al fine di un loro recupero e reinserimento nel contesto sociale ed urbano. Particolare attenzione anche ai "perdenti", ovverossia quelli che da tale trasformazione potrebbero ottenere solo svantaggi se non proprio esclusione sociale.
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1 commento
la proposta è condivisibile ma mi pare generica e poco mirata ad individuare iniziative concrete per dare attuazione ad un progetto che deve avere come fulcro la maturazione professionale degli aspiranti lavoratori che devono scegliere un settore operativo che ha prospettive di mercato e di sviluppo.
Inoltre, il progetto deve avere come significativo obiettivo collaterale l'aggiornamento o anche la riconversione verso altre filiere produttive di quei lavoratori che per la evoluzione dei processi tecnologici o per i mutamenti del mercato non trovano facile sbocco di occupazione con adeguate prospettive di crescita.
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