
Agorà Democratiche
AGORÀ DEMOCRATICHE
Combattere le mafie difendendo la Costituzione
Ristretti Orizzonti; CGIL; Camere Penali; Associazione Antigone; Garante Nazionale dei detenuti;
L'obbligo di collaborazione con lo Stato come precondizione necessaria per accedere ai benefici è stato dichiarato incostituzionale perché in contrasto con gli articoli 3 e 27 della Costituzione. All'indomani delle stragi si era invece ritenuto opportuno indicare nella volontà di collaborazione l’intenzione di rompere il patto omertoso che lega un associato alla sua organizzazione criminale. La Corte con due recenti pronunce ha stabilito che la valutazione deve necessariamente essere realizzata “caso per caso", valutando il percorso rieducativo nel suo complesso.
Occorre ora riorientare la politica di contrasto alla criminalità organizzata tenendo conto delle valutazioni della Corte Costituzionale. A partire dalla discussione che avverrà nel corso dell’Agorà, con la partecipazione e la testimonianza di rappresentanti di enti, associazioni e istituzioni, cercheremo di rispondere insieme alla sfida posta ai partiti e al Parlamento: difendere la Costituzione senza cedere nel contrasto alla criminalità organizzata.
L’Agorà Democratica organizzata da Pietro Grasso sarà dedicata al tema dell’ergastolo ostativo, o più correttamente al tema della possibilità di concedere benefici ai condannati per gravi delitti indicati nell’art.4-bis dell'Ordinamento Penitenziario. La Corte Costituzionale ha dato tempo al Parlamento fino a maggio 2022 per aggiornare le norme: oltre quella data la Consulta potrebbe addirittura abrogare l'impianto normativo che ha fino a ora impedito a molti boss di tornare a piede libero. Non intervenire, o farlo senza valutare attentamente le peculiarità del fenomeno mafioso, significa quindi offrire una clamorosa opportunità alle organizzazioni criminali di rialzare la testa.
L’Agorà si svolgerà il 30 novembre 2021 dalle ore 15 alle ore 17, in forma ibrida: in presenza, a Roma nella sala del Palazzo Santa Chiara e online con la possibilità di partecipare attraverso la piattaforma Zoom. Ci confronteremo sulle soluzioni legislative per contemperare da un lato la difesa dei principi costituzionali, dall’altro la necessità di prevenire e contrastare la criminalità organizzata in ogni sua forma.
Se sarai presente a Roma ti preghiamo di arrivare con almeno 15 minuti di anticipo all’evento, così da facilitare le operazioni di controllo dell’avvenuta registrazione alla piattaforma e all’evento.
Sintesi dell'Agorà
La discussione, moderata dal giornalista Cristiano Bucchi, si è aperta con un saluto introduttivo dell’organizzatore e di quello della responsabile Giustizia del partito democratico Anna Rossomando. Il presidente emerito della Corte Costituzionale, Ugo De Siervo, ha restituito un quadro delle valutazioni che la Corte Costituzionale ha fornito nelle sue recenti pronunce relativamente alla concessione dei benefici penitenziari a chi si è macchiato di reati gravissimi. Dopo il suo intervento si sono susseguiti una ventina di altri contributi da parte di rappresentanti di associazioni ed enti, esperti e parlamentari di entrambi i rami del Parlamento. Al termine della agorà Pietro Grasso, organizzatore dell’incontro, ha tracciato una sintesi dei contributi giunti invitando il Parlamento a fare tesoro delle riflessioni scaturite nel corso dell’iniziativa. Gli argomenti ricorrenti nell’agorà sono stati i seguenti: le diverse posizioni dei presenti sulle pronunce della Corte Costituzionale e della Cedu e sulle loro conseguenze; critiche e apprezzamenti alla proposta di riforma pendente alla Camera dei deputati; la necessità di distinguere la disciplina per la concessione dei benefici per reati di mafia e terrorismo da quella per gli altri reati presenti nel 4-bis; il rispetto dei diritti dei detenuti; le autorità competenti a concedere i benefici penitenziari; la necessità di procedere a verifiche economiche, fiscali e patrimoniali dei richiedenti e delle persone collegate prima di concedere i benefici; la nenessità di accertare non solo mancanza di collegamenti ma anche il pericolo di ripristino; tenere conto delle iniziative di natura non economica a favore delle vittime per dimostrare un ravvedimento; l’importanza dei pareri delle procure antimafia.
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8 commenti
Buongiorno.
Il teme è delicatissimo.
Sarebbe necessario costruire un nuovo modo di vivere il fenomeno, una rivoluzione culturale in cui il rispetto reciproco, la conoscenza ed il dialogo siano sempre vivi per costruire nuovi modi di relazionarsi a problemi antichi quanto l'uomo. Più realismo per iniziare.
Grazie dell'attenzione.
Cordiali saluti.
lotta a burocrazia infiltrata da anni di,,,politica mafie locali,regionali,,,un tema che se ne parla da anni in tv rai,,pure ognigiorno,,la più,,nota nnndrine o,,angheta,,,,piemonte,,,,come sud,,o,lombardia,,,la dove cera la mafia detta sicula poi,,piano piano,che si,facevano i piccioli,,i,miliardi oggi in euri,,lasciavano il,,servizio,di,,mafie a nndrine camorra sacre coronate varie,,,un vero,impero del male che,,pare oggi non bastano,,più,,i normali,mezzi,,dissuasivi ,di leggi,,d antan o,i vari,,poki,,eroici,,,pm,,giudici dia dda,,già,,perchè,,non cè,,dovuta attenzione politica e dopo,,e sempre peggio,,il,voto,e sacro e comprabile ergo,,si vota di meno,,la gente non ha stima fiducia meglioo,,,così,,si possono comprare meglio,il,,voto di scambio,,locale locale già,,da vercelli a canicatti,,n1,,mi fdermo qui,da politico,,on exstraparl,io,ideai,,da marsala ex ,,pm,,borsellino,,il,sequestro dei beni,,,colpire nel,,borsellino,,un eufemismo,oggi,,già,,,,vediamo il,futuro,,ma iniziamo a mettere in ogni questura prefettura 2,3,,operatori h 24 dia dda,,io,pronto,ovvio,a vercelli,gotam city,,ok,prov vercelli,ok,,
Conversazioni con Franco De Santis
La destra lucra voti per le paure quotidiane dello spaccio di strada e sostegno dai lontanissimi padroni di quegli spacciatori. Nessuno parla del processo alla ndrangheta, ormai in corso da mesi. Ogni tanto un sequestro a Gioia Tauro, poi silenzio, lo stesso delle Bentley con targa svizzera che portano distinti professionisti a fare investimenti in Europa e nel mondo.
È buono che Salvini però tratti nelle strade di droga ma il caso Morisi lo rinnega.
Conversazioni con Carla Olivieri
Le riforme si fanno con il contributo di chi lavora sul campo. Dare ai magistrati e alle forze dell'ordine gli strumenti di indagine; aumentare le risorse umane e materiali. La politica rinunci ai voti di mafia e sostenga le forze sociali e democratiche dei territori. Sostegno alle attività dei giovani altrimenti costretti a emigrare mentre il nostro paese sta diventando un paese di vecchi e nuovi schiavi.
La riforma Cartabia contribuisce in modo concreto a lottare contro la mafia.
Grazie per questa preziosa occasione di approfondimento.
A parere mio per combattere la mafia bisogna abbassare a 1000 euro il tetto del contante.
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