
Agorà Democratiche
AGORÀ DEMOCRATICHE
Diritto alla salute mentale-Istituzione dello psicologo di base
Sono stati già coinvolti alcuni tra i nostri rappresentanti istituzionali in Parlamento nonché i rappresentanti istituzionali della Regione Calabria, un rappresentante del forum sanità del PD ed una componente della direzione nazionale del PD, un'associazione di categoria (Altra Psicologia) e l'Enpap. Lo sviluppo del progetto prevede in futuro anche il coinvolgimento dei sindacati di categoria.
All’indomani della crisi pandemica le sfide non saranno soltanto economiche. Tutt’altro. Questo periodo ha cambiato radicalmente le nostre abitudini e ci siamo dovuti adattare alle difficili istanze del momento. In particolare è necessario soffermarsi sulle difficoltà a cui bambini e ragazzi hanno dovuto far fronte. Quelli dell’infanzia e dell’adolescenza dovrebbero essere dei periodi ricchi di incontri con gli altri e con il mondo, non di isolamento. Eppure la pandemia non ha permesso ai giovani di vivere come avrebbero dovuto poter fare. Didattica a distanza e la chiusura centri sociali e sportivi non hanno difatti favorito di certo lo sviluppo della socialità, con delle conseguenze che si teme non saranno risolvibili a breve termine. Inevitabile, a questo punto, rilevare come difatti il Covid ha prodotto una situazione di incertezza emotiva, soprattutto nei giovani che hanno contratto il virus. E’ bene sottolineare come in realtà tutte le fasce d’età sono state colpite dalla psico-pandemia. Il problema è insieme sanitario e sociale e passa attraverso la ripartizione delle competenze tra stato-regioni, la medicina prossimità ed il divario economico acuito dalla pandemia. Se da una parte il servizio sanitario offre la possibilità di ricorrere ad un servizio di psicoterapia presso i consultori, d’altro canto bisogna considerare come si tratti pur sempre di strutture che non sono presenti ovunque e come d’altro canto è pur sempre previsto il pagamento di un ticket, la cui copertura economica da parte delle famiglie non è da darsi per scontata. La salute, anche quella mentale, non è un lusso. Infatti il cosiddetto Decreto Calabria introduce la figura dello psicologo soltanto ove i MMG si dotino di un’equipe multiprofessionale e che consenta loro un incremento dell’utenza. Diversamente si sono dotati di un vero e proprio servizio di psicologia di base soltanto la Regione Campania e la Regione Puglia, quest’ultima per un primo anno di prova. Sono state senz’altro queste le motivazioni che hanno mosso la sensibilità politica di quanti senatori hanno presentato il DDL N. 1827 titolato “Istituzione dello psicologo di cure primarie”. In seguito all’analisi del disegno ed all’incontro con la senatrice Paola Boldrini, vorremmo offrire, in occasione delle agorà, ulteriori spunti di riflessione in materia, certi che quanto è già stato proposto è un ottimo punto di partenza rispetto a tematiche alle quali si è finalmente riconosciuta rilevanza politica.
Sintesi dell'Agorà
L'agorà ha sollevato le lacune del sistema sanitario in merito alla cura della salute mentale. Il primo punto di riflessione ha riguardato il d.d.l. 1827, il quale prevede l'istituzione della figura dello psicologo di base, che andrebbe ad affiancare i MMG ed i pediatri. Le difficoltà emerse sono molteplici, a partire dalla considerazione per la quale è difficile che tutte le regioni siano in grado di garantire una copertura economica per questo servizio, così da rendere necessario una sovvenzione da parte del sistema sanitario nazionale. Secondariamente la legge prevede l'assunzione anche tramite forme di lavoro flessibile, si è discusso invece dell'opportunità che si svolgano dei concorsi pubblici che assumano dei professionisti del settore, così da evitare forme di precariato e garantire una copertura di organico adeguata a garantire il servizio, al momento inadeguata rispetto alla richiesta, oltre allo sblocco del c.d. turnover. Si vede come necessaria l'adozione di un accordo nazionale unico della psicologia antecedentemente all'entrata in vigore della legge, tale da consentire il dialogo con le associazioni ed i sindacati di categoria per individuare la migliore soluzione possibile in termini regolamentari. Si è discusso della possibilità di emendare il disegno nella parte in cui non prevede i punti unici di accesso alle prestazioni ed ai servizi socio-sanitari. Sono state avanzate delle proposte anche nell'ambito della politica regionale quale innanzitutto l'istituzione regionale della figura dello psicologo di base, al pari delle regioni Campania e Puglia. In seguito al sollevato problema circa l'impossibilità di eseguire il tirocinio curricolare in molte delle province calabresi, con conseguente lesione del diritto allo studio per gli aspiranti psicologi, si è proposta una futura interrogazione in seno al consiglio regionale della Calabria. Le misure discusse consentirebbero di fornire un servizio gratuito e semplificato, idoneo per la cura della salute mentale dell'individuo. Ad oggi si dimostrano insufficienti i servizi offerti dai consultori, che peraltro non sono presenti in alcuni territori o comunque non sono facilmente raggiungibili. La figura dello psicologo di base farebbe sì che la salute mentale non diventi un lusso di chi può spostarsi facilmente e passa pagare un ticket o un servizio di psicoterapia privata. Tale esigenza è stata acuita dall'evento pandemico, che ha dimostrato come la cura della salute mentale sia necessaria per il benessere dell'individuo e per niente da sottovalutare o stigmatizzare. Tali misure legislative avrebbero inoltre come conseguenze positive la creazione di occupazione ed un incremento del PIL, come dimostra l'analisi dei dati di Paesi che si sono dotati di un accesso generalizzato al servizio di psicologia.
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