
Agorà Democratiche
AGORÀ DEMOCRATICHE
Combattere l’usura aiutare le vittime a ripartire
Università Bocconi, Cattolica di Milano e Federico Secondo, associazioni antiusura, Confesercenti, libera
L’usura è una forma di credito illegale con cui si arricchiscono soprattutto le mafie, sfruttando le situazioni di difficoltà di imprese e famiglie. L’utilizzo dei proventi delle attività illecite per offrire soldi a chi ne ha bisogno e non ha la possibilità di trovare finanziamenti legali dal sistema bancario consente alle mafie di riciclare denaro imponendo tassi altissimi e, sempre più spesso, di appropriarsi delle aziende e delle attività economiche delle vittime. In tempi di crisi, quando molti soggetti economici vanno in difficoltà, le offerte di denaro da parte degli usurai trovano più spazio. Fare prevenzione significa, anzitutto, spiegare che le mafie offrono servizi per fare il proprio interesse e non certo per aiutare chi è in difficoltà ma, soprattutto, significa creare le condizioni per evitare che chi è in crisi veda nelle offerte degli usurai l’unica possibilità. La legislazione italiana aiuta le vittime di usura che denunciano ed è istituito un fondo importante per aiutare queste persone a riprendersi, potendo contare su mutui agevolati che, però, dovrebbero essere restituiti, contrariamente ai casi di chi subisce un’estorsione. L’università Cattolica, dal punto di vista più sociale, e la Bocconi, guardando più agli aspetti economici, hanno recentemente sottolineato i limiti dell’attuale normativa sia dal punto di vista preventivo sia da quello del sostegno alle vittime. Discuterne a partire da queste analisi, con il contributo anche di consulenti dell’antimafia e altri operatori, può aiutare a elaborare proposte puntuali e migliorative, necessarie per superare i limiti che ancora ci sono nell’azione dello Stato su questo punto.
ID riunione: 851 5520 2956 Passcode: 879397
Sintesi dell'Agorà
Si sono affrontati i tre aspetti decisivi per combattere l’usura: la prevenzione, la repressione e il sostegno alle vittime. Si sono evidenziati i limiti della normativa esistente e alcune proposte per superarli. In particolare su utilizzo del fondo per le vittime dell’usura, come incentivare le denunce e innovare gli strumenti di indagine
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3 commenti
Conversazioni con Maria Caterina Rossi
Buonasera, dove è possibile vedere il programma dell'evento? Sono interessata a seguirlo.
Cara Maria Caterina, le Agorà di solito, non hanno programmi strutturati per permettere a tutti di partecipare :)
La legge 108 del 96 è stata una legge benemerita. Ha salvato molte vittime di usura, ha svolto un'importante azione preventiva. Ma in questi 25 anni sono cambiati gli usurati, gli usurai, molte delle forme in cui viene esercitata l'usura e, infine, alcuni degli strumenti previsti dalla legge hanno mostrato forti limiti.
Da anni stiamo studiando:
• Il sovraindebitamento, di milioni di famiglie e piccole imprese, che crea un bacino enorme per il credito malavitoso, di cui l'usura è la conclusione.
• l'assenza di strumenti di reale protezione, per coloro che decidono di denunciare chi esercita credito malavitoso e usura
• La colossale truffa, denunciata dalla Corte dei Conti e poi passata sotto silenzio, per cui, da nostre elaborazioni dei dati della Corte, il 27% dell’erogato, fino al 2016, del Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di usura è finito nelle mani del malaffare e delle mafie.
Collaborando con le principali fondazioni e associazioni antiusura abbiamo contribuito ad elaborare la proposta di una prima, parziale, modifica della legge, per fronteggiare la crisi del credito post pandemica del 2022.
Molto resta ancora da fare, ma queste proposte trasformate in emendamenti presentati alla legge di bilancio, è necessario che diventino legge.
E’ necessario affinare ulteriori strumenti conoscitivi e legislativi per arrivare ad una norma efficace per la prevenzione dell'usura, la tutela degli usurati, la repressione degli usurai e dei truffatori che, ancora oggi, cercano di approfittare delle inefficienze della norma attuale.
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