
Agorà Democratiche
AGORÀ DEMOCRATICHE
La crisi ambientale-climatica sul nostro DNA
Università degli Studi di Firenze DAGRI, CNR ibe, Lamma, Amici della Terra, European Cancer and Environment Research Institute (Bruxelles),ISPRO, Università di Pisa, Eumans, Donne Democratiche Firenze Metropolitano
L’agorà si propone di investigare le correlazioni esistenti tra i fattori scatenanti le isole di calore urbano (ICU), le future ondate di calore indotte dal riscaldamento globale e gli impatti diretti/indiretti sulla salute umana, con specifico focus sugli interventi che a livello programmatico possono essere delineati e sulle connessioni all’oncogenesi, all’epigenetica e alle emersioni patologiche che si stanno presentando nelle fasce giovani della popolazione con sempre maggior frequenza.
Sintesi dell'Agorà
L'Agorà si è svolta on- line ed ha preso le mosse dalla serie di proposte originariamente presentate nei commenti, rese fruibili agli iscritti alla piattaforma. A partire quindi dalle cinque sollecitazioni sono stati trattati i temi inerenti a:
(-) strumenti tecnologici (infrastrutture verdi e blu) e buone pratiche di programmazione urbanistica (mappature delle isole di calore e delle anomalie termiche) per combattere il surriscaldamento urbano, con approcci innovativi e quantificazione dei vantaggi apportabili in termini di riduzione delle isole di calore e di aumento della fruibilità degli spazi pubblici, con implicazioni ad alta valenza socio- ambientale;
(-) esempi di politiche di co-benefici, con premialità economica dei benefici stessi e contabilizzazione dei vantaggi attraverso matrici ad indicatori sintetici in grado di implementare gli strumenti di pianificazione/regolamentazione per la resilienza e la rigenerazione urbana;
(-)analisi dei fattori che generano le ondate di calore (la riduzione dell'albedo, della copertura vegetale, il riscaldamento antropogenico, la geometria urbana e l'effetto canyioning, le condizioni climatiche e microclimatiche, la geografia e l'orografia del suolo) ed esame dell'evoluzione delle future ondate di calore, previste sempre più frequenti ed intense;
(-) interventi specifici per l'efficientamento energetico degli edifici, con focus sulla qualità dell'aria e degli ambienti sia esterni sia interni;
(-) analisi degli impatti indotti sulla biosfera e sulla genosfera (attacchi sul genoma) dai livelli di inquinamento globale, ormai diffuso in tutte le matrici ambientali (aria, acqua, suolo) e su tutti gli esseri viventi, per cui l’ambiente terrestre, nell’insieme delle sue caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche, è fortemente condizionato su scala sia locale sia globale dagli effetti dell’azione umana (Antropocene)
(-) presentazione del documento "investire precocemente in salute: azioni e strategie nei primi 1000 giorni di vita" Conferenza permanente per i rapporti tra Stato, Regioni e le province autonome di Trento e Bolzano", con individuazione delle principali azioni preventive che possono essere adottate da politiche nazionali, locali, nonché da operatori sanitari e genitori.
(-) analisi degli effetti cancerogeni degli inquinanti atmosferici con focus sulle valutazioni della IARC - Agenzia Internazionale di Ricerca sul cancro, organismo dell'OMS, presentazione dei fattori causali documentati o sospetti nell'eziologia dei tumori infantili e correlazione agli effetti di mitigazione che azioni di pianificazione urbana e dei trasporti possono avere, in sinergia con interventi di ampliamento degli spazi verdi, miglioramento della qualità dell'aria, cambiamenti nella produzione e nel consumo di cibo, in sintesi politiche di co-benefici per la salute.
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2 commenti
Vi presentiamo le proposte che rappresenteranno la base della serata di giovedì:
1.Rendere le zonizzazioni urbane di calore uno strumento normativo di programmazione e gestione territoriale rappresenta una esigenza per le nostre città. La nostra sfida si fonda sull'unione del concetto di sostenibilità con quello di benessere termico e globale della persona per ogni età e condizione. In quest'ottica la programmazione di interventi di rigenerazione microclimatica urbana sposa la ricetta europea della "città dei15 minuti " dove la persona è al centro di una rosa di elementi di comfort, tutti ugualmente concorrenti a rendere gli insediamenti urbani più freschi e vivibili, garantendo il diritto al ristoro e al verde. Non si propongono solo interventi urbanistici di mitigazione del calore (ad es. l'installazione di infrastrutture verdi e blu o il ricorso a materiali raffrescanti in edilizia), ma anche interventi di regolamentazione delle pressioni termiche prodotte dagli impianti di raffreddamento e condizionamento, la cui errata installazione o la cui sovrapposizione sono spesso responsabili di isole di calore urbano. In tal senso, si propone che la classificazione termica del territorio disciplini e vincoli le modalità impiantistiche per il controllo delle condizioni termo-igrometriche degli ambienti confinati (condizionamento e riscaldamento) al fine di limitare il più possibile gli impatti sul territorio, facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili su mercato. L'obiettivo è quello di risanare zone soggette ad estese anomalie termiche e di fornire un indispensabile strumento di pianificazione, di prevenzione e di risanamento dello sviluppo urbanistico, residenziale, commerciale e industriale. In quest’ottica diventa fondamentale associare alla zonizzazione termica urbana una serie di valori limite delle sorgenti meccaniche di calore (valori limite di emissione, valori limite assoluti di immissione, valori di attenzione e valori di qualità), definiti in relazione allo stress termico da calore a cui la popolazione viene esposta, alle caratteristiche morfologiche e alle destinazioni d’uso e di fruizione delle singole zone, nonché ai tempi di esposizione alle sollecitazioni termiche. Il criterio di base dovrà tendere ad omogeneizzare e al contempo contenere gli incrementi di calore di natura antropica consentiti per le diverse aree, limitando in adeguata proporzione le immissioni termiche.
2. Correlare i livelli di inquinamento termico atmosferico alle emersioni patologiche con approccio di analisi epigenetica e focus sui primi 1000 giorni di vita;
3. Obiettivo della proposta è quella di chiedere l'ammodernamento dell'esistente parco impiantistico dei sistemi di condizionamento e di riscaldamento, secondo le migliori tecnologie disponibili sul mercato valutate in relazione al contenimento degli impatti prodotti, articolando il processo di dismissione e adeguamento funzionale con step temporali precisi e vincolanti. Risulterà imprescindibile attuare una programmazione nazionale degli interventi modulati in ordine di priorità, che possa introdurre un sistema di incentivazione premiante in base alla riduzione di inquinamento atmosferico prodotto. Per quanto attiene alle reti Smart, la proposta richiede al contempo lo sviluppo di algoritmi di demand response legati non solo ai picchi o ai cali di disponibilità elettrica in base alla produzione ma anche alle attenuazioni richieste da una rilevazione di innalzamento delle temperature.
4. Applicare e rendere imprescindibile la conoscenza del documento " Investire precocemente in salute: azioni e strategie nei primi mille giorni di vita" approvato dalla Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano;
5. Azioni di politica sociale : la formazione verso gli stakeholders, informazione e educazione nelle scuole su quali rischi porta l’ inquinamento ambientale -climatico e quali possibili interventi possano essere attivati da parte di ciascuno per ridurre l’impatto delle influenze chimiche, fisiche, biologiche e sociali avverse sulla popolazione e sulla natura.
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