
Agorà Democratiche
AGORÀ DEMOCRATICHE
Non abbiamo possibilità di scelta. L'unica strada è una transizione energetica verso fonti rinnovabili
Think tank Ecco, Legambiente, Articolo uno
Nell’ambito della recente Cop26 di Glasgow, così come in quello dell’Unione Europea, sono stati stabiliti obiettivi ben precisi in ordine alla riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra. Tale riduzione dovrà consistere almeno nel 55% entro il 2030, e i Paesi dovranno essere allineati con il raggiungimento di un sistema a zero emissioni nette entro la metà del secolo. Tutto ciò è dovuto all’ormai ineluttabile urgenza di dare forma a soluzioni concrete e globali per far fronte all'emergenza climatica, nonché per attuare una transizione energetica giusta ed equa in tutto il mondo. Per poter realizzare questi propositi, ciascun Paese dovrà necessariamente accelerare il processo di fuoriuscita dalla produzione energetica a carbone e a fonti fossili, come il gas, incentivando gli investimenti nelle rinnovabili. Pur essendo evidente che la scelta sia obbligata, ancora ad oggi, le intenzioni non sono chiare e i quadri normativi sono confusi e contraddittori, come dimostra il caso della Spezia, sede di questa Agorà. Qui è infatti prevista la sostituzione di una delle più grandi centrali termoelettriche, attiva da 60 anni, con una nuova centrale a Turbogas. L’Agorà del Coordinamento Provinciale PD della Spezia discuterà sulle modalità con cui accelerare il processo verso la transizione sostenibile, anche attraverso la messa in discussione delle contraddizioni attualmente esistenti. Il confronto avrà ad oggetto, nello specifico: - le modifiche necessarie al meccanismo attuativo del Capacity Market, uno strumento legislativo che privilegia le fonti fossili nel nostro paese a discapito delle FER; - gli strumenti adatti a rimuovere gli ostacoli di natura legislativa e burocratica che frenano le installazioni di impianti a fonti energetiche rinnovabili. l’importanza della partecipazione del territorio nelle scelte della transizione energetica; - le azioni necessarie alla creazione di un futuro scenario energetico in linea con gli ambiziosi obiettivi citati.
Sintesi dell'Agorà
AGORA’ 9.12.2021 – Non abbiamo possibilità di scelta. L’unica strada è una transizione energetica verso fonti rinnovabili.
1. Sessione plenaria (30 min.);
2. Fase dell’elaborazione delle proposte (1h/1h e mezza);
3. Votazione (30 min).
Si è optato per la modalità ibrida per poter avere interventi anche fuori provincia. Il tema della transizione energetica è un tema critico, ricco di contraddizioni, per questo motivo si è discusso di come sia importante fare elaborazione politica per creare soluzioni. E' un tema nazionale ma anche provinciale e molto spesso i territori che vivono da vicino la transizione ecologica come La Spezia, sede di una centrale termoelettrica destinata ad essere sostituita da una nuova centrale a gas, non hanno voce in capitolo. Anche all'interno del partito occorre migliorare moltissimo la fase di ascolto e il coinvolgimento degli iscritti nella stesura delle proprie politiche ambientali-energetiche, a partire dal livello provinciale, magari istituendo nuovamente il Dipartimento politiche energetiche. Si è discusso sul capacity market, un meccanismo insensato che favorisce in modo sconsiderato la costruzione di nuove centrali a gas. La configurazione attuale del capacity market è profondamente sbagliata perché si basa su una mancato precedente aggiornamento del PNIEC che sarebbe stato necessario a seguito dell’approvazione della Legge europea sul Clima, con cui non è coerente. Oggi le nuove centrali a turbogas ricevono dal Capacity Market 15 anni di remunerazione grazie ad aste a cui concorrono. È una lettura quantitativamente e qualitativamente errata, perché non tiene conto delle alternative alle centrali a gas: batterie, varie forme di accumulo, demand/response, idrogeno verde Queste tecnologie esistono e in Italia, pur essendovi un mercato elettrico moderno e avanzato, vengono ignorate. Siccome il mercato le ignora, i soldi dei cittadini vengono investiti in combustibili fossili. Dal 1° Gennaio 2022 inizieremo a pagare le prime centrali costruite con il capacity market, iniziando con 1,3 miliardi che poi saliranno. Occorre ricalibrare e ripensare il Capacity Market per far sì che possa effettivamente aiutare la transizione ecologica, in particolare riservando almeno il 50 % delle aste Occorre altresì individuare strategie d’uscita da un sistema energetico basato sulle fonti fossili senza rimanere schiavi di logiche inaccettabili, inattuabili e non sostenibili. La costruzione di nuove centrali a gas non può essere la risposta per raggiungere in tempi brevi gli obiettivi di decarbonizzazione e soprattutto non può essere la risposta per territori che hanno dato tanto in termini di impatto ambientale e sanitario perché da decenni sede di centrali termoelettriche. Questi territori meritano di avere proposte innovative, progetti in grado di dare risposta alle istanze del presente e del futuro, dall’occupazione giovanile alla sostenibilità ambientale. Grande importanza dovranno avere le comunità energetiche e regimi fiscali agevolati per chi decide di investire sugli impianti ad energia rinnovabile. Esistono già delle norme regionali finalizzate a ciò, basta applicarle Nel raggiungimento dei target di decarbonizzazione fissati è importante avere a disposizione in modo trasparente dati sui quali inserire ed elaborare possibili scenari. Terna pubblica a questo proposito un rapporto di adeguatezza Italia in cui si possono leggere la metodologia e i risultati, su orizzonti temporali di medio-lungo termine (2025-2030), per la valutazione delle risorse di generazione necessarie a garantire l’adeguatezza del sistema elettrico negli scenari considerati, ma è necessaria una trasparenza rispetto alla quantità effettiva di gas e di capacità necessari a questo scopo. Occorrerebbe promuovere uno studio super partes sull'analisi di Terna coinvolgendo anche Università, i centri di ricerca e think tank specializzati sul settore.
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