
Agorà Democratiche
AGORÀ DEMOCRATICHE
Il PNRR un'occasione da cogliere. Quali riforme per il SSN?
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Il PNRR comporterà un ingente afflusso di risorse economiche, contiene proposte molto interessanti ed innovative circa la medicina territoriale, ma non si occupa della medicina ospedaliera, ripone un'eccessiva fiducia nella digitalizzazione, non considera il problema della regionalizzazione sanitaria e non considera che per la piena attuazione del programma sia indispensabile una riforma del SSN. Non accontentiamoci del denaro in più, che cmq non si tradurrà in spesa corrente, ma cambiamo le regole.
Sintesi dell'Agorà
Introduzione con la constatazione generale che ad oggi la “politica” non ha ancora pienamente colto l’opportunità che il PNRR le dà per riflettere e proporre idee per il cambiamento del SSN, proposte al momento lasciate solo ad AGENAS: compito del PD è quello di avere un’idea di medio-lungo periodo del futuro del SSN e sulla base di questa utilizzare il PNRR per investimenti che vadano in quella direzione. I temi proposti e affrontati sono stati i seguenti: Sul tema del “regionalismo differenziato (RD) in Sanità”, proposto da 3 Regioni del Nord, la maggioranza degli interventi ne hanno evidenziato i limiti e i rischi: la pandemia ha mostrato i limiti di una gestione eccessivamente regionalizzata (frammentazione territoriale) della Sanità e, al contrario, la necessità di un governo centrale in determinate situazioni, con il supporto delle importanti agenzie ed enti nazionali (AGENAS, ISS, ecc.) ; il RD aumenterà le già ampie differenze e diseguaglianze territoriali nella Sanità e nella attuazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA); le Regioni virtuose hanno un dovere di solidarietà nei confronti delle Regioni ancora in affanno sui LEA. Sul tema della libera professione extra-moenia tutti gli interventi hanno sottolineato la assurdità di questa opzione sul piano aziendale e manageriale, dal momento che genera concorrenza sleale al SSN da parte degli stessi dipendenti, e cha và abolita. Sul tema della libera professione intra-moenia, tutti gli interventi hanno evidenziato come questa pratica sia uno strumento di ineguaglianza sociale in aperto contrasto con lo spirito della Legge 833: potrebbe essere giustificata come strumento per la “libera scelta del professionista”, ma la attuale mancanza dei controlli e del monitoraggio previsti dalla vigente legislazione la rende un “saltafila” delle liste di attesa possibile solo a chi ha disponibilità economica. Sul personale sanitario tutti gli interventi hanno sottolineato la attuale carenza di tutte le figure professionali, dovuta da un lato agli errori nella programmazione della formazione (numero chiuso mal programmato e numero di borse di specializzazione mal programmati) e dall’altro dalla tuttora di fatto vigente limitazione dell’incremento di assunzioni in vigore. Un evidente rischio è che, perdurando il blocco delle assunzioni ai livelli del 2004 (con una minima deroga prevista da quest’anno)ed essendoci carenza di personale che esce dalle scuole di formazione, le Case della Comunità (il contenente) costruite grazie al PNRR rimangano vuote di personale (il contenuto), anche perché non appare all’orizzonte un aumento del Fondo Sanitario Nazionale adeguato a finanziare la assunzione di tutto il personale e i beni di consumo necessari . Su ruolo e inquadramento dei MMG tutti gli interventi hanno concordato che l’attuale status di liberi professionisti a convenzione con il SSN sia un errore da eliminare.Il passaggio alla dipendenza deve essere un obiettivo chiaro ed esplicito, da praticare con forme graduali .Altro elemento discusso è stata la molteplicità delle tipologie contrattuali che sono oggi presenti nel mondo sanitario, giudicate sbagliate da tutti gli interventi. Il tema della telemedicina:dovrà affiancare ma non sostituire (“manca il personale, metto un monitor…”), le visite ambulatoriali e domiciliari tradizionali, permettendo una maggior prossimità e vicinanza da parte del SSN.Necessarie almeno 2 fattori: una adeguata formazione ed adeguate infrastrutture.
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