
Agorà Democratiche
AGORÀ DEMOCRATICHE
Voto dove Vivo: il voto dei fuorisede tra diritti e digitale
Comitato Voto dove Vivo, Partito democratico, +Europa, Italia Viva, Volt Italia, Primavera degli Studenti, Nidil CGIL.
In Italia esiste un paradosso per il quale un nostro cittadino che vive all'estero può votare senza problemi in occasione delle elezioni politiche o dei referendum, mentre un cittadino fuorisede è costretto a "tornare a casa" per esercitare un proprio diritto fondamentale. La legislazione elettorale italiana infatti non prevede, differentemente da quanto accade in molti altri Paesi, delle forme di esercizio del diritto di voto fuori dal Comune di iscrizione nelle liste elettorali.
Pertanto, in occasione di ogni tornata elettorale o referendaria, i cittadini italiani che vivono in un luogo diverso da quello in cui sono residenti, per ragioni di studio, lavoro o cure mediche, sono costretti ad una scelta: tornare a casa, sostenendo ingenti costi per le trasferte o rinunciare a votare. In aggiunta, gli scarni rimborsi per treni, aerei, o altri mezzi di trasporto, falliscono il loro obiettivo di garantire un effettivo sostentamento alle spese di viaggio. Il quadro appena descritto rende impellente una riflessione sulla necessità di introdurre nel nostro ordinamento – compatibilmente con il dettato costituzionale - strumenti che consentano di esprimere il suffragio con modalità alternative al voto in presenza (per esempio con il voto postale, il voto anticipato presso le prefetture o il voto elettronico).
In questa direzione si muove la proposta di legge "Voto dove Vivo" (A.C. 1714), depositata dall'On. Marianna Madia, sottoscritta da numerosi parlamentari di varie forze politiche e attualmente in discussione nella Commissione Affari costituzionali della Camera dei deputati. La discussione su questo tema, inoltre, non può prescindere dal tenere debitamente in considerazione la transizione digitlale e l'imporsi della cd. "Spid Democracy", che rendono doverosa una riflessione sull'opportunità di avviare delle sperimentazioni per la digitalizzazione dei processi elettorali.
Interverranno: Marianna Madia (deputata PD), Andrea Giorgis (deputato PD), Giuditta Pini (deputata PD), Riccardo Magi (deputato +Europa), Massimo Ungaro (deputato Italia Viva), Gianluca Guerra (co-presidente Volt Italia) Seguirà il dibattito aperto tra i/le partecipanti.
ID riunione: 848 7962 4918 Passcode: 489617
Sintesi dell'Agorà
L’Agorà ha avuto a oggetto un’articolata discussione sul tema del voto fuori sede. Partendo da un quadro generale proposto dall’On. Chiara Gribaudo, anche con riferimento alla posizione del Partito democratico sul tema, l’On. Andrea Giorgis ha in seguito fornito le ragioni dell’opportunità di addivenire a una modifica della legge elettorale volta ad introdurre forme alternative di esercizio del voto, focalizzandosi altresì sui profili di carattere costituzionale di maggiore rilievo. La discussione si è arricchita successivamente con le testimonianze di Andrea Giua (Primavera degli Studenti), il quale si è soffermato sulle difficoltà che incontrano gli studenti fuori sede nel recarsi a votare; di Giacomo Gnoli (Nidil CGIL), il quale ci ha portato a conoscenza degli ostacoli riscontrati dai lavoratori nel far ritorno nel luogo di residenza per esprimere il voto e di Sofia Fabiano (Senatrice Accademica Roma Tre), la quale ha illustrato il funzionamento del sistema di voto elettronico utilizzato per le consultazioni accademiche. La parte finale della discussione si è aperta con un intervento dell’On. Giuditta Pini, che ha ricordato i tentativi di riforma sul tema che erano stati esperiti senza successo nel corso della precedente legislatura, passando, quindi, a un intervento di Gianluca Guerra (co-presidente Volt Italia). Infine, l’On. Riccardo Magi e l’On. Massimo Ungaro, ci hanno portato il loro contributo rispettivamente sui i pro e i contro del voto elettronico e sulle modalità di voto attualmente in uso per gli italiani residenti (o temporaneamente) all’estero. Dopo un denso dibattito, l’On. Marianna Madia, prima firmataria della proposta “Voto dove Vivo” (A.C. 1714), ha concluso l’Agorà rimarcando l’impegno del Partito democratico sul tema del voto fuori sede.
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