
Agorà Democratiche
AGORÀ DEMOCRATICHE
Ambiente: la tecnologia della vita - Anticipare la scadenza 2050 puntando sull'impronta ecologica e sulle foreste.
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Questa Agorà è promossa da iscritti al PD di Zola Predosa (BO) e da cittadini non iscritti impegnati da tempo sui temi ambientali, che assieme hanno contribuito ad elaborare il documento allegato, come base di discussione. Il governo del territorio deve svolgere una funzione sociale cioè quella di salvaguardare gli spazi vitali per il benessere dei cittadini e delle loro comunità (Art. 42 della Costituzione). Il suolo è una risorsa limitata e non rinnovabile, vitale per l’uomo e le specie viventi. Si degrada rapidamente, mentre si rigenera lentamente. Nel rapporto 2021 SNPA (Sistema Nazionale per la protezione dell'ambiente) si rileva che il consumo di suolo è stato 11 volte maggiore del ripristino di aree naturali: 56,7 km² di nuovo consumo contro 5 km² di aree naturali ripristinate, per un saldo netto di 51,7 km² di suolo consumato. Nonostante 175mila abitanti in meno. La velocità di consumo di suolo netto ... si mantiene, come negli ultimi anni, a 14 ettari al giorno … con perdita spesso irreversibile di aree naturali e agricole … per realizzare nuovi edifici, infrastrutture, insediamenti commerciali, ecc. dentro e fuori le aree urbane. Se a fronte della chiara indicazione normativa la risposta è quella dei dati riscontrati, c’è da chiedersi quale situazione riscontreremo nel 2050? Inoltre la deforestazione crescente è una delle cause del riscaldamento globale, dell’aumento della CO2 e dell’intensificarsi dell’effetto serra, della perdita di biodiversità, del dissesto idrogeologico, ecc. … PROPOSTA: ANTICIPARE LA SCADENZA 2050, PUNTANDO SULLA IMPRONTA ECOLOGICA E SULLE FORESTAZIONE URBANA E NON Fondamentale è delimitare le pratiche urbanistiche (cioè l’insieme dei provvedimenti atti a determinare il futuro di un territorio per organizzarlo in zone abitative, industriali e di servizio) in un quadro politico innovativo volto al “saldo zero nell’utilizzo del suolo”. La volontà politica va indirizzata: 1) al sostegno delle iniziative locali per il “saldo zero nell’utilizzo del suolo”; 2) a premiare finanziariamente la Pubblica Amministrazione impegnata in questa prospettiva. 3) ad una pianificazione del territorio basata su uno strumento finora poco utilizzato: l’impronta ecologica, cioè il calcolo del saldo fra le grandezze negative (ad esempio consumo di suolo, risorse consumate, rifiuti prodotti, CO2 compresa) e quelle positive atte a compensarne gli effetti (come forestazione urbana e non, riqualificazione di aree degradate, mantenimento delle radici identitarie ecc.) … … continua ed approfondisci nel documento allegato
La sala può contenere in sicurezza fino a massimo 60 persone in presenza, fino ad altre 60 si potranno collegare online
Sintesi dell'Agorà
Durante l’Agorà è emerso un sentire comune dei partecipanti sull’urgenza della transizione ecologica e come, mentre eventi globali come la guerra in Ucraina rischiano di rallentare questo processo assolutamente necessario, ci siano tante azioni possibili a livello locale per farlo proseguire nella giusta direzione. Tra queste durante i vari interventi sono state citate ad esempio l’investimento sul verde urbano, a partire da nuove piantumazioni di alberi e creazione di nuovi parchi urbani; una maggiore e migliore manutenzione del verde che c’è e che si vuole creare; privilegiare il riuso di spazi già edificati ed abbandonati per ridurre fino ad arrestare il nuovo consumo di suolo; la valutazione dell’impronta carbonica di ogni nuovo intervento urbanistico per poterla compensare con altrettanti interventi di mitigazione per ottenere la neutralità carbonica di ogni intervento; la protezione del verde urbano attraverso l’estensione dei vincoli paesaggistici; il censimento delle aree pubbliche su cui poter coinvolgere cittadini ed associazioni per una progettazione del loro futuro utilizzo “no profit” a favore della collettività. E’ emerso anche come sia opportuno ragionare su un nuovo modello di sviluppo che non preveda una continua scelta tra salvaguardia dell’ambiente e sviluppo economico, perché il futuro del cambiamento climatico è già davanti a noi e se si continua ad anteporgli le esigenze economiche arriveremo ad un punto che non ci sarà più nulla da fare e crollerà anche l’economia assieme all’ecosistema. E’ emersa l’esigenza di misurare esattamente le emissioni carboniche in modo che si possano valutare correttamente e concretamente le contromisure da mettere in atto e si possa anche valutare man mano se si sta andando verso una reale diminuzione delle stesse. Come è emersa la necessità di investire in ricerca, a partire dal livello Universitario, per mettere a punto nuove tecnologie e procedure per affrontare il problema nel medio-lungo termine con maggiore certezza di operare nella giusta direzione e coerentemente ai vari livelli decisionali e operativi. Infine l’auspicio che tutte queste iniziative possibili a livello locale siano sempre più supportate da investimenti pubblici a livello statale, in modo che i Comuni non debbano cercare i fondi per finanziare gli interventi per l’ambiente a discapito di altri servizi o investimenti utili alla comunità. Le proposte emerse sono le seguenti: - l’applicazione sempre più diffusa e puntuale del Patto dei Sindaci per raggiungere la neutralità carbonica ed arrestare il consumo netto di suolo, puntando soprattutto sulla valutazione dell’impronta carbonica di ogni intervento e sulla sua compensazione tramite nuove piantumazioni di alberi il più vicino possibile - la sollecitazione affinchè questa neutralità sia raggiunta prima del 2050, anteponendo la soluzione dell’emergenza climatica a qualsivoglia sopravvenienza, guerra inclusa - l’assoluta preferenza del riuso dei suoli urbanizzati per limitare fino ad arrestare il nuovo consumo di suolo ed il ritorno non oneroso alla comunità dei terreni su cui non sono stati realizzati interventi autorizzati entro un determinato e limitato lasso di tempo - la protezione delle foreste, disincentivando l’uso delle biomasse forestali per la produzione di energia e la conversione delle centrali a biomasse in luoghi di produzione di carbone vegetale da usare come ammendante agricolo. - La realizzazione di laboratori di ricerca post laurea volti alla creazione di una vera e propria struttura "a caduta verticale" per sostenere in maniera appropriata e su base scientifica gli enti che operano sullo sviluppo del territorio.
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Nei commenti che seguono riporterò le riflessioni più approfondite sorte nel gruppo organizzatore di questa Agorà, da cui far scaturire delle proposte specifiche
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