
Agorà Democratiche
AGORÀ DEMOCRATICHE
Conversazione con Gianrico Carofiglio: guerra, giustizia e etica politica
Dopo sei mesi di viaggio le Agorà Democratiche (che oggi contano quasi 400 eventi e oltre 600 proposte) continuano a crescere ogni giorno di più. Vogliamo quindi rafforzare la nostra comunità creando nuovi spazi di confronto aperto e di ascolto reciproco.
Per questo motivo, due volte al mese, organizzeremo per i cittadini e le cittadine delle Agorà delle sessioni interattive con uno degli Osservatori Indipendenti.
Partendo dalla discussione di alcune delle proposte emerse in questi mesi sulla piattaforma, si svilupperà un dialogo diretto fra tutti noi. Puoi proporre in anticipo le tue domande all’ospite tramite un questionario che troverai sulla pagina di ciascun evento.
Ti ricordiamo che questi momenti sono riservati ai soli iscritti alla piattaforma delle Agorà Democratiche, per partecipare ti basta cliccare sul pulsante arancione REGISTRATI in alto a destra.
Iniziamo questa serie di incontri con il Coordinatore dell’Osservatorio, lo scrittore Gianrico Carofiglio dove parleremo del tema della guerra, giustizia e dell'etica politica.
Aiutaci a costruire una discussione interessante e partecipata riempiendo questo form ed inviandoci le tue domande CLICCANDO QUI.
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40 commenti
In questo particolare momento dove nel mondo sventolano vessilli di guerra e dove la perseverante barbarie dell'uomo sovrasta la civiltà mi è difficile fare commenti su giustizia ed etica politica.
Posso solo dire di essere grato ai nostri padri costituenti per avere dato al nostro Paese un documento monumentale sempre di attualità e dove viene espresso chiaramente il ripudio della guerra.
Mi riferisco in particolare all'articolo n.3 dove vengono sanciti i principi basilari del convivere civile affermando che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale senza distinzioni di sesso, razza, religione, orientamento politico e condizione economiche e sociali e che tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge.
In relazione a questo dettato mi domando e vi domando se riteniamo che questi principi universali di buon senso e civiltà siano rispettati nel nostro Paese ed in particolare se tutti siamo uguali davanti alla legge.
Per quanto attiene invece all'etica politica ritengo che ce ne sia molto poca in un Paese dove si fomenta l'odio per lo straniero o per il diverso in un disegno Machiavellico dove il fine giustifica i mezzi.
Sempre con rispetto Giovanni Ballerini iscritto al PD circolo Battifollo e Crociata di Sarzana SP
Conversazioni con Gianni Nigro
Buon giorno, vorrei sapere quale deve essere la corretta interpretazione dell'art. 11 della nostra Costituzione circa l'impiego di nostre truppe fuori dal territorio nazionale e se non sarebbe giunta l'ora di costituire una alleanza solo Europea senza gli Stati uniti in quanto gli interessi europei non sempre coincidono con quelli degli stati uniti. Grazie
Articolo 11
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
Credo e penso che il dettato costituzionale sia chiaro e non lascia discrezionalità alle interpretazioni quello è il principio ed il nostro Paese deve mantenere fede al dettato costituzionale e ogni azione diversa costituirebbe una violazione della costituzione
Ritengo, ed è un parere personale, che l'invio di nostre truppe in altri paesi sia pure in missione di pace, siano pur sempre una partecipazione sul teatro della guerra.
Sempre con rispetto Giovanni Ballerini iscritto al PD circolo Battifollo e Crociata di Sarzana SP
Vorrei anche ricordare alcuni dei fatti più cruenti che le nostre Forze Armate hanno subito durante le missioni di pace all'estero:
- il 12 novembre 2003 nella guerra d'Irak nella città di Nassiriya durante la missione denominata " Operazione Antica Babilonia" in uno dei più gravi attentati terroristici trovarono la morte 12 Carabinieri, 5 militari dell'Eserito e 2 civili italiani;
- la missione Nato il Afghanistan durata oltre 10 anni con un contingente di militari italiani di 800 unità con 53 morti dei quali 31 in azioni ostili.
Costo della missione di pace per il.Paese Italia 8,7 miliardi 870 milioni dei quali erogati direttamente alle Forze Militari Afgane.
Poi sappiamo tutti com'è andata a finire con gli Americani che hanno abbandonato gli Afgani al loro crudele destino e noi Paese Italia abbiamo evacuoato con un ponte aereo spettacolare 5000 profughi che fuggivano dalla barbarie e dalle rappresaglie e li abbiamo portati nel nostro Paese;
- dobbiamo anche ricordare i 7.600 militari italiani ammalatisi di tumore a causa dei proiettili all'uranio impoverito utilizzato durante i bombardamenti NATO in Kosovo e 400 dei quali poi deceduti;
L'elenco è lungo se consideriamo anche le missioni in Medio Oriente.
Tutte questo per capire che le missioni meritorie di pace fanno pur sempre parte della guerra in particolare quando dobbiamo constatare che in Afghanistan 31 militari italiani sono stati uccisi in azioni ostili e che eravamo di supporto alle forze Nato ma gli Americani facevano la guerra e quindi implicitamente dovevamo fare la guerra ingaggiando combattimenti con i guerriglieri Afgani di vera guerra.
E allora mentre nella costituzione si ripudia la guerra volere o volare con le missioni Nato dove siamo coinvolti per adesione siamo sempre sui campi di battaglia in mezzo alla guerra.
Le mie potrebbero sembrare considerazioni e conclusioni cervellotiche ma la realtà è che l' ipocrisia non fa parte del mio DNA ed allora chiamiamole con il vero nome "missioni di guerra " a fianco della coalizione NATO.
Il dettato costituzionale del ripudio della guerra è un po' come quello che tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge.
Sempre con rispetto e nella libertà di pensiero Giovanni Ballerini iscritto al PD circolo Battifollo e Crociata di Sarzana SP
mi permetto di fare un piccolo commento a quanto da lei esposto.
lei cita l’Articolo 11:
“L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli …” e successivamente: “ … Ritengo, ed è un parere personale, che l'invio di nostre truppe in altri paesi sia pure in missione di pace, siano pur sempre una partecipazione sul teatro della guerra…” riafferma il concetto con: “… E allora mentre nella costituzione si ripudia la guerra volere o volare con le missioni NATO dove siamo coinvolti per adesione siamo sempre sui campi di battaglia in mezzo alla guerra. … chiamiamole con il vero nome "missioni di guerra " a fianco della coalizione NATO…”
Mi permetta alcune considerazioni:
la NATO è un’organizzazione di difesa e non di offesa e quando si cerca di intervenire in difesa di un popolo oppresso certamente si entra in un teatro di guerra. Lei ha mai tentato di dividere due persone che litigano senza ricevere a sua volta qualche piccola ammaccatura? E se uno dei due contendenti sta massacrando l’avversario più debole, lei cosa farebbe per fermare il violento? Le offrirebbe un mazzo di fiori?
L’Articolo 11, scritto da chi la guerra l’aveva subita e quindi a sua volta fatta per difendersi, ci indica di non usare la guerra come “strumento di offesa”. Quando la NATO ha posto fine al genocidio del Kosovo ha commesso un atto spregevole? Certo si è entrati in guerra! Dovevamo continuare a citare l’Articolo 11 e lasciare che Milošević continuasse a fare massacri?
La NATO ha fatto grandi errori ed io l’ho criticata più volte ma meno male che esiste.
Credo che i suoi due interventi siano strettamente legati a quanto sta avvenendo in Ucraina. Cosa dovremmo fare a suo avviso? Lasciare che quel pazzo di Putin stermini tutta la popolazione di Kiev appellandoci all’Articolo 11? Non vorrei che questo suo estremo pacifismo mascheri il solito pensiero del “tanto non sono problemi nostri”. Io piango quando vedo dei giovani ragazzi fatti a pezzi da bombe lanciate da un folle. Fanno benissimo a difendersi anche se questo vuol dire rispondere alla violenza con la violenza. Ed il nostro intervento, a mio avviso, vuol dire difendere ed onorare la nostra costituzione che è improntata sul rispetto del prossimo ed in difesa dei più deboli. Mi rincresce che lei la pensi in altro modo. Forse conoscerà questo aforisma di Bertolt Brecht ma mi permetta di riportarlo alla sua attenzione: “Prima di tutto vennero a prendere gli zingari. E fui contento perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei. E stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, ed io non dissi niente, perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c'era rimasto nessuno a protestare.”
Aiutarsi a vicenda purtroppo vuol dire anche sporcarsi le mani.
Rispettando le sue opinioni le invio cordiali saluti.
Maurizio Volpe un semplice cittadino.
Gent/mo signor Maurizio Volpe, secondo il suo pensiero che naturalmente rispetto in quanto ogni individuo è libero di esprimersi e autodeterminarsi secondo le proprie convinzioni senza condizionamenti esterni la NATO non dovrebbe stare a guardare e implicitamente intervenire per scatenare la terza guerra mondiale per non consentire a quel pazzo di Putin di sterminare tutta la popolazione di Kiev?
Gentile signor Maurizio mi domando e le domando se non sia il caso di attenerci al dettato costituzionale la dove si afferma che l'Italia promuovere e favorisce le organizzazioni internazioni allo scopo di mantenere la pace e la giustizia fra le Nazioni?
Ed ancora mi domando e le domando quanti militari e civili italiani dovranno ancora sacrificare la loro vita nelle missioni perché la storia ci insegna che in qualche parte del mondo ci sono stati e purtroppo ci saranno conflitti fra Nazioni.
Lei ha ricondotto il mio pensiero ad un estremo pacifismo di un luogo comune "tanto non sono fatti nostri" mi permetta signor Maurizio di dissentire da questa sua affermazione nella speranza che prevalga il buon senso e la temperanza dei nostri Governanti perché siamo sull'orlo di un possibile conflitto mondiale ed allora sì che diventerebbero fatti nostri .
Mi consenta infine di aggiungere che pontificare è molto facile ma giustificare è molto molto più complicato .
Sempre con rispetto e libertà di pensiero Giovanni Ballerini iscritto al PD circolo Battifollo e Crociata di Sarzana SP
Errata corrige : ci sono nel testo due errori di digitalizzazione che non è possibile correggere dopo l ' invio ed allora preciso che " l' Italia promuove e favorisce le organizzazioni internazionali "
Caro Giovanni Nigro.
credo che la NATO dovrebbe sparire giustamente perché troppo dipendente della america.Siamo stati in irak per combattere contro armi di distruzione di massa, che non esistevano.,quando anche gli ispettori della ONU confermavano la non esistenza, quando si scoprivano false lettere dalla Nigeriache parlavano di invii.di materiale nucleare e dulcis in fondo, dopo non si è trovata neanche una bomba di distruzione di massa.Se propio vogliamo restare nella nato dovremmo esserci come esercito europeo, cosi possiamo presentarci tutti insieme e non come singolo stato che vale poco.
Il discorso che mi sta piu a cuore adesso è l'aumento delle spese militari. trovo incredibile che un paese che rifiuta la guerra , voglia aumentare le spese.abbiamo un ottimo esercito con armi moderne(e se fossimo uniti all'Europa avremmo anche un grande esercito.Lei sa quanto corrisponde all'aumento delle spese militari? circa 8 miliardi di euro!!!! forse la gente non capisce quanto si puo fare con un miliardo! Si potrebbero pagare 31000 insegnanti per un anno(e i miliardi sono 8),si potrebbero pagare 12000 medici ospedalieri,Per ristrutturare i nostri edifici scolastici , secondo il sole 24, ci vorrebbero 200 miliaqrdi di euro.... e noi butteremmo cosi 8 miliardi l'annoper delle armi? saluti luca marino
Conversazioni con Gianni Nigro
Io sono contrario ad ogni intervento in zone di guerra sia con armi che con militari. L'unico intervento possibile è costituito da beni di prima necessità e medicine. Un paese senza armi è più sicuro di ogni altro
Gent/mo signor Gianni Nigro, sono estasiato e gratificato dalle sue parole di buon senso e non in virtù di un pacifismo estremo fine a se stesso ma orientato a mantenere e garantire la pace fra i popoli.
Purtroppo guerra e pace è un binomio inscindibile è un po' come pane e vino 🍷 bianco e nero e così via ma la moderazione e la temperanza devono essere alla base del convivere civile.
Noi come italiani abbiamo il dovere di gridare alto e forte il motto della nostra costituzione del ripudio alla guerra come strumento di offesa e che poi si debba fare la guerra per garantire la pace mi sembra una vera bestialità.
Sempre con rispetto e nella libertà di pensiero Giovanni Ballerini iscritto al PD circolo Battifollo e Crociata di Sarzana SP
Forse non mi sono spiegato bene, racchiudere il proprio pensiero in pochi caratteri non è semplice. Ho cercato di spiegare come a volte si è costretti ad usare gesti estremi per garantire la pace e per proteggere i più deboli ma sono stato percepito come guerrafondaio. Peccato che sia così difficile farsi capire. Ribadisco comunque che in questi giorni il nostro governo, rispettando appieno il nostro dettato costituzionale, insieme all’Europa, ha fatto bene ad utilizzare strumenti di dissuasione economica per fermare quel pazzo. Ma stanno facendo altresì bene a rafforzare le difese ai confini. Mi auguro che abbiate sempre più ragione voi e sempre più torto io.
Cordialmente Maurizio Volpe.
Gent/mo signor Maurizio Volpe, pur nella diversità di opinioni vorrei assicurarle che non la ritengo un guerrafondaio così come non credo di essere un pacifista estremo abbiamo entrambi espresso il nostro pensiero su un problema di enorme importanza ed io per essere stato in passato uomo di legge mi richiamo sempre al rispetto delle leggi e della costituzione.
Tuttavia un' ultima considerazione la devo fare ed è quella che gli Americani si avvolgono della Nato per andare in guerra dove hanno interessi geopolitici ed economici e non tanto per tutelare i più deboli dagli oppressori.
Ma questa è solo una considerazione ed una mia interpretazione personale e non vorrei essere frainteso ma ritengo anche che gli Americani siano da sempre dei guerrafondai e questa asserzione non è ipotetica ma sta nella realtà dei fatti che ci racconta la storia dal Vietnam all'Irak dal Kosovo all'Afghanistan e poi quando i loro interessi cambiano mollano baracca e burattini e lasciano le popolazioni ai loro crudeli destini come hanno fatto di recente in Afghanistan e la storia dopo il Vietnam si ripete.
Certe volte non riesco a frenare il mio istinto sincero e dico quello che penso perché non mi sono mai trincerato dietro l' ipocrisia e mi sono sempre assunto la responsabilità delle mie affermazioni.
Sempre con rispetto nel libero pensiero Giovanni Ballerini iscritto al PD circolo Battifollo e Crociata di Sarzana SP
Mi trova perfettamente in accordo sul comportamento degli Americani, pistola facile da FarWest, nonchè sull'uso discutibile che hanno fatto, a volte, della NATO. Ma continuo a sperare che sia una struttura di pace cercando di non essere troppo ipocritica. E' stato un vero piacere poter scambiare queste opinioni con lei e mi rincresce che lo si possa fare solo per iscritto.
Sperando di poterla incontrare un sincero saluto.
Maurizio Volpe.
Ad onor del vero sono sempre stato a favore della NATO intesa come strumento di difesa perché, purtroppo, la storia ci insegna che in qualche parte del mondo ci sarà sempre una guerra ma sono anche rammaricato dall'uso che né è stato fatto.
Ora sono molto vecchio con difficoltà di deambulazione e combatto le mie battaglie di civiltà con quello che mi è rimasto la cultura e la mente nella recondita speranza di essere ancora utile per un mondo migliore nella pace nella libertà e nella giustizia anche se purtroppo sono ideali illusori.
Nella mia vita sono caduto tante volte ho subito angherie e ingiustizie ma ho continuato a credere nella giustizia ed ogni volta mi sono rialzato con mia forza di volontà e la voglia di vivere.
Non mi sono mai arreso davanti ai problemi ed ho sempre cercato di affrontarli e risolverli ho sempre rispettato e fatto rispettare la legge al servizio dello Stato e nell'interesse dello Stato prestando giuramento di fedeltà alla Repubblica italiana e alle sue leggi.
Forse sono una razza da proteggere perché in via di estinzione.
Piacerebbe anche a me poterla incontrare signor Maurizio Volpe ma i miei problemi di deambulazione non mi consentono di spostarmi facilmente un caro saluto e arrivederci.
Sempre con rispetto nella libertà di pensiero Giovanni Ballerini iscritto al PD circolo Battifollo e Crociata di Sarzana SP
Costa Rica insegna: uno dei pochi paesi al mondo senza esercito dal 1948: 90% di produzione energetica da fonte rinnovabili,ricchezza per abitante in continuo aumento,70 % del territorio protetto,qualita della vita in continuo miglioramento
Dopo la guerra alla pandemia ci ritroviamo a combatterne un’altra, forse ancora più letale, messa in scena dalla minaccia nucleare, per l’abolizione dei poteri coattivi sulle persone e sulla sovranità degli Stati. Oltre le necessarie sanzioni già in atto come ripristinare il diritto internazionale brutalmente calpestato da Putin?
L'Italia é un paese di ottusi? La mail a Paolo Nori - classe 1963, traduttore e blogger, scrittore raffinato, autore di una cinquantina di romanzi- docente del Diartimento di studi umanistici della Iulm, insegna Traduzione editoriale della saggistica russa. In questo caso era stato chiamato dalla Bicocca per un mini- corso su Fedor Michajlovoc Dostoevskij. Un corso che era inopportuno, era scritto nella mail dell'università. "Caro professore, il protettore alla didattica ha comunicato la decisione presa con la rettrice( Giovanna Iannantuoni, ndr) di rimandare il percorso su Dostoevskij. Lo scopo é evitare qualsiasi forma di polemica, soprattutto interna, in questo momento di forte tensione".
Conversazioni con mv.agora
Vorrei partire da un’assunzione: noi del PD siamo tutti per la pace. Il problema è: fino a che punto siamo disposti ad arrivare in nome della pace?
Poi è vero che non si ha sempre lo stesso comportamento con tutti e in tutti i casi, ma questo è un problema di coerenza e non cambia il concetto.
L'Italia è disposta a ricorrere alle armi per la propria difesa. Darei per scontato che lo sia pensando di essere dalla parte del “giusto” (il concetto di giusto è importante) e allora perché non potrebbe contribuire anche inviando armi per aiutare un altro Stato a difendersi, ovviamente se ritiene che questo Stato sia nel giusto. Detto anche in altro modo. Se si ammette il ricorso alle armi per la propria difesa, e anche per tutti i membri della Nato, allora lo si può ammettere anche per chi ha la necessità di difendersi (sempre se riteniamo sia nel giusto).
Il problema è quello iniziale: fino a che punto che siamo disposti ad arrivare in nome della pace, della coerenza e del concetto di giusto (es. uno Stato democratico che si difende da un'invasione militare) ed è questo che dovrebbe essere l'oggetto della discussione.
Marco Vendali - Circolo Andrea del Sarto - Firenze
Caro Marco, mi fa un gran piacere ritrovarti in questa interessante conversazione in un momento particolarmente difficile dove decisioni avventate potrebbero scatenare un nuovo conflitto mondiale.
Mi sono letto e riletto 100 e più volte l'articolo 11 della nostra costituzione e quello che è giusto e non è giusto sta scritto in quel documento monumentale elaborato dai nostri padri costituenti che hanno fatto e subito la guerra e proprio per questo hanno inserito nel testo che l'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa tutto il resto, come diceva Califano nella sua famosa consone, è noia.
Io confido nella saggezza e nella temperanza dei nostri governanti affinché mettano in atto tutti gli strumenti sanzionatori a disposizione per scongiurare il terzo conflitto mondiale della storia perché se dovesse prevalere la tesi degli interventisti il materializzarsi del tragico evento sarebbe inevitabile.
Per molti potrò sembrare un pacifista estremo ma non me ne vergogno anzi ne sono orgoglioso perché il mio non è un pacifismo fine a se stesso ma orientato, nel rispetto della nostra costituzione, a stimolare chi di dovere a promuovere e favorire la pace e la giustizia fra le Nazioni.
Sempre con rispetto nella libertà di pensiero Giovanni Ballerini iscritto al PD circolo Battifollo e Crociata di Sarzana SP
Caro Giovanni, il piacere è mio. Ricordi quello che di scrivevo l'ultima volta?
Abbiamo gli stessi valori e questo dovrebbe unirci e permetterci di comprenderci: anch'io percepisco il problema di fornire armi e lo considero contrario a chi considera la pace come obiettivo primario; prioritario. Ma non siamo Gandi, Maria Teresa e neanche Gino Strada. Anche loro non sarebbero tali e neanche necessari se fossimo tutti così.
Al di là degli errori, delle incoerenze e delle colpe, quando si verificano fatti gravi come l'invasione armata di un paese è bene sia presente almeno un Gandi, ma se lo fossero tutti, difficilmente si riuscirebbe a evitare l'invasione del Paese.
Senza sparare un colpo, o senza avere qualcuno esterno che sparava con noi e ci forniva armi, saremo riusciti a liberarci dai nazifascisti? Il problema richiede veramente delle riflessioni complesse.
Caro Marco, come al solito le tue considerazioni sono di elevato spessore e di contenuti interessanti ed emblematici della tua persona che in parte condivido con alcuni distinguo :
- 1 per mia cultura e deontologia
professionale derivante dal fatto di
essere stato al servizio dello Stato e
delle sue leggi ritengo che si debba,
e prima di ogni altra cosa , sempre
rispettare la legge ed in questo caso
il dettato costituzionale e lo ribadirò
all'infinito a costo di essere ripetitivo;
- 2 il nazifascismo è stato sconfitto con la
la resistenza fatta dai nostri padri e con
l'aiuto degli alleati in un contesto
diverso nel tempo e nei modi.
Oggi ci sono a disposizione strumenti
coercitivi sanzionatori con i quali fare la
la resistenza ed indurre l'aggressore
alla ragione con forti provvedimenti
economici e finanziari;
- 3 il mio timore e credo non infondato è
che se dovesse passare la linea degli
interventisti il terzo conflitto mondiale
della storia sarebbe inevitabile;
- 4 e allora mi domando e vi domando,
pur nella condivisione che l'aggressione
di Putin all'Ucraina sia esecrabile, se
non sia il caso di avere temperanza e
saggezza nelle decisioni da parte degli
Stati membri demandati alle decisioni
da prendere?
Sempre con rispetto e nella libertà di pensiero Giovanni Ballerini iscritto al PD circolo Battifollo e Crociata di Sarzana SP
caro Marco
Anche io come te mi sto chiedendo quando ci si ferma.Ho avuto questo pensiero ancora prima che tutto cominciasse e ho provato a chiedere in giro se tutto questo è iniziato perché la politica ,o meglio la geopolitica, si è spinto troppo in avanti mettendo in giro la voce che l'Ucraina poteva entrare nella Nato.Mi sembra più che logico che Putin non gradisca che la cintura difensiva della Nato gli entri praticamente in casa e adesso la stessa geopolitica non sa come uscire da questo buco in cui ci siamo ,o meglio , ci ha cacciato.
Mi inquieta molto questa situazione, chi ci comanda ha il dovere di valutare fino a che punto convenga impegnarsi per difendere la libertà altrui o meglio ,ancora prima di fare mosse avventate, capire bene con chi si ha a che fare e valutarne preventivamente le reazioni in modo da non dover subire il suo gioco come sta avvenendo in Ucraina in questi giorni.
Caro Luciano Fedi, con il tuo commento mi hai offerto l'opportunità di chiarire alcuni aspetti della vicenda che si trascina da diversi giorni con mezze verità.
L'Italia unitamente ad altri 30 Paesi dell'America e dell'Europa fa parte dell'alleanza NATO e quindi ogni volta che ci sono dei conflitti in qualche parte del mondo e purtroppo ci sono sempre è obbligata per adesione a partecipare alle missioni militari in difesa dei popoli oppressi dagli invasori per ristabilire la pace e la giustizia con l'impiego di uomini e mezzi e con costi ingenti per le casse dello Stato e risultati finali zero assoluto come recentemente avvenuto in Afghanistan perché gli Americani si avvalgono della NATO a seconda delle loro convenienze e quando le loro strategie mutano si ritirano e non gli importa più di difendere le popolazioni dagli oppressori.
La NATO intesa come alleanza di difesa del Nord Atlantico non esiste più e la sua presenza viene percepita dai Paesi non aderenti come in questo caso la Russia di Putin a livello di una minaccia per i loro confini.
La conferma sta nella paventata ipotesi che l'Ucraina potesse aderire all'alleanza per dare il pretesto a Putin di invadere un Paese libero e indipendente al fine di scongiurare la presenza NATO alle porte di casa.
C'è ancora chi utopisticamente pensa che la NATO sia vieppiù un'alleanza indispensabile di difesa dagli invasori al fine di tutelare le popolazioni oppresse e ristabilire la pace e la giustizia.
Ho affermato e lo ribadisco sono sempre stato a favore dell'alleanza ma nella sua originaria finalità per la quale venne costituita nel lontano 1949.
I costi militari per lo Stato Italiano sono in continua crescita e nel corrente anno 2022 si arriverà alla cifra record di 26 miliardi di euro ed allora mi domando se ne valga la pena visti e considerati i deludenti risultati fin qui raggiunti.
Da cittadino qualunque mi domando anche se non sarebbe più giusto utilizzare le risorse per migliorare le condizioni di vita di milioni di cittadini costretti a vivere sotto la soglia della povertà con pensioni da 500 euro al mese?
Sempre con rispetto e nella libertà di pensiero Giovanni Ballerini iscritto al PD circolo Battifollo e Crociata di Sarzana SP
caro giovanni
l'ìialia dovrebbe uscire dalla nato, formare una forza europea e entrare come forza europea nella nato!u¡una cosa sono i singoli stati senza un peso specifico che cercano di indirizzare un corso politico nella nato e altra cosa è l'intera europa capace di influenzare politicamente. qualcuno mi dirà: non siamo capaci di formare una difesa unica, sembra verosimile, ma è necessario che se ne parli in maniera che entri nella testa degli europei una diversa opinione sul ruolo che deve avere l'europa
Caro Luca Marino, sono pienamente d'accordo con te, tuttavia, credo che sarà molto difficile perché c'è da scalare una montagna talmente irta che nessuno ha mai provato a superare e credo anche che non siano ancora maturi i tempi per poter arrivare ad una decisione così dirompente.
Ci vorrebbero più menti libere da condizionamenti come il Governatore della Campania Vincenzo De Luca perché uno solo verrà schiacciato dal sistema come un moscerino.
Penso anche che vent'anni di guerre in Vietnam e in Afghanistan senza uno straccio di risultati se non quelli di aver fatto decine di migliaia di profughi non basti ancora perché vedo un orientamento a senso unico che va verso lo scontro muro contro muro nel ripudio totale alla trattativa e fanno a gara a chi le spara più grosse!!
Ho la sensazione che ci sia un obbiettivo ben preciso che è quello di alimentare la crisi per fare una bella guerra che duri altri vent'anni come quelle del Vietnam e dell'Afghanistan con risultati disastrosi in termini di vittime di orrori e danni incalcolabili dal punto di vista economico.
Sempre con rispetto Giovanni Ballerini iscritto al PD circolo Battifollo e Crociata di Sarzana SP
Conversazioni con Paola Rosati
non ho ricevuto il link pur essendomi registrata all'incontro....
Cara Paola, ci spiace per il disagio.
https://us06web.zoom.us/j/82874834532?pwd=enlhbkM5MjhkYnJGc1RGaHBiVkxlUT09
Password: 123937
Questo è il link e la password.
Conversazioni con SONIA MARIA GIGLIOLI
neanche io ho ricevuto il link....
https://us06web.zoom.us/j/82874834532?pwd=enlhbkM5MjhkYnJGc1RGaHBiVkxlUT09
Password: 123937
Questo è il link
non ho ricevuto il link pur essendo prenotato
https://us06web.zoom.us/j/82874834532?pwd=enlhbkM5MjhkYnJGc1RGaHBiVkxlUT09 (Collegamento esterno)
Password: 123937
Questo è il link per partecipare
Conversazioni con Franco Paracchini
Vorrei sapere se a riunione è in corso oppure ci sono problemi perché non riesco a collegarmi. Grazie
C'è già stata era ieri 2 marzo c.m.alle ore 18,00 tanto si comunica per conoscenza !!
Le notizie di oggi sulla crisi in Ucraina a seguito dell'invasione della Russia, anche in presenza di un momentaneo accordo per il cessate il fuoco, non sono confortanti infatti il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden non esclude un possibile terzo conflitto mondiale con conseguenze tragiche per le popolazioni Europee che ovviamente verranno
coinvolte nel teatro della guerra in quanto aderenti all 'alleanza NATO.
Afferma anche che saranno adottati tutti i provvedimenti sanzionatori a disposizione con misure drastiche di natura economica e finanziaria intese a dissuadere il dittatore Putin dal proseguire sulla via della guerra.
Contemporaneamente vengono rafforzati i sistemi di difesa da parte della NATO con l'ammassamento di uomini e mezzi militari ai confini con la Russia.
Dall'altra parte il dittatore Putin ha allertato il sistema di difesa nucleare della Russia minacciando di farvi ricorso se necessario e questa mi sembra una pura follia da parte di un dittatore che si sente investito di pieni poteri e di onnipotenza mettendo in serio pericolo le sorti del mondo intero.
La giornalista Rula Jebreal afferma che negli USA il provvedimento di Putin è stato preso in seria considerazione e la cosa comincia a diventare sempre più allarmante e complicata.
Mentre ci auguriamo che siano solo minacce constatiamo con grande soddisfazione che i movimenti pacifisti in Italia e nel.mondo ed anche nella stessa Russia si stanno moltiplicando a vista d'occhio nella recondita speranza che possano dissuadere il dittatore dalle sue mire espansionistiche usando la forza delle armi per sottomettere uno stato libero e indipendente.
Viviamo ore difficili e siamo sull'orlo di un possibile conflitto mondiale che confidiamo possa essere scongiurato dalla saggezza delle diplomazie internazionali come prevede la nostra costituzione e nella temperanza e buon senso dei governanti demandati a prendere le decisioni.
Sempre con rispetto e nella libertà di pensiero Giovanni Ballerini iscritto al PD circolo Battifollo e Crociata di Sarzana SP
Giovanni, ma anche all’Agorà,
vorrei sottoporre alla vostra attenzione alcuni argomenti che penso siano importanti spunti di riflessione.
Il primo riguarda un segnale di attenzione che viene dalla nostra storia recente. Le sanzioni che stiamo applicando alla Russia sono pericolose quanto fornire le armi agli Ucraini, in particolare modo in un contesto dove l’informazione è completamente controllata e manipolata.
Dopo la prima guerra mondiale la Germania è stata pesantemente sanzionata, l’inflazione è andata alle stelle e il popolo è stato “umiliato” perché sconfitto. Questo ha causato la nascita di uno spirito nazionalista; il terreno fertile per l’ascesa di Hitler. Le sanzioni, “senza una proposta di fuga”, potrebbero affamare il popolo Russo creando e costruendo uno spirito comune anti occidentale molto pericoloso. Nelle scuole girano cartoni animati che spiegano ai bambini che i cattivi sono gli Ucraini e l’occidente. Quello che dovremmo ottenere è proprio l’opposto: il supporto della popolazione russa contro un governo, contro la dittatura di Putin.
Il populismo e il sovranismo sono due problemi amplificati dalla potenza dei media e dalla crisi dell’autorevolezza e della credibilità della classe politica. L’attacco alla competenza ha raggiunto l’apice, siamo arrivati al punto della rivendicazione dell’ignoranza, della satira distruttiva e dalla semplificazione dei problemi complessi in nome della velocità dell’informazione e dei messaggi. Questa una breve introduzione per il successivo argomento di riflessione.
Prima di tutto vorrei chiarire che penso che Zalensky si stia comportando da eroe, mettendo a rischio la propria incolumità e anche quella della propria famiglia e lottando contro un nemico molte volte più potente, in nome della democrazia e della libertà del proprio popolo. Però…
Zalensky era un comico/attore (conosciamo anche questa storia) che in modo semplice, risoluto, populista e sovranista si è presentato come la persona in grado di risolvere ogni problema. La soluzione è semplice. Tipico dei sovranisti e populisti. Allora mi domando quale sarebbe la situazione attuale se al posto di Zalensky fosse stato eletto un personaggio sulla base delle competenze, con delle navigate e riconosciute capacità politiche e diplomatiche e che non fosse stato un prestanome di Putin. Forse Putin avrebbe invaso in ogni caso l’Ucraina perché il suo ego è veramente smisurato. La dichiarazione rilasciata alla stampa assomigliava veramente al delirio del “Mein Kampf” in versione russa. Semplicemente saltando a piacere qualche anno di storia, Putin si immaginava a capo di “tutte le russie” nella nuova veste dello Zar 2.0.
In Italia ci sono altre similitudini, benché meno incidenti.
- continua --
L’altro giorno ho sentito l’intervista di Floris a Luigi di Maio: certamente un personaggio che non amo molto, è’ ovunque in questi giorni e ripete la lezioncina che ha imparato a memoria. Sembra un disco. Floris gli ha posto una domanda semplice, riferita alle dure sanzioni applicate alla Russia. Nella domanda una metafora: quando il padrone bastona il cane deve assicurarsi che una porta rimanga aperta. La risposta di Di Maio ha mostrato l’assoluta incapacità di “comprendere un testo”. Ha farneticato qualcosa sul fatto che è amico degli animali e che considera Putin peggio di un cane. Non ha capito niente, anche se il testo era facile. Il Ministro degli Esteri che ha ricopre un ruolo istituzionale, particolarmente critico in questo momento, che rappresenta l’Italia nel mondo non perde l’occasione per cercare il consenso populista, a dà della bestia a Putin. Ricordo che Di Maio si è recato a parlare con Zelensky, ma di cosa avranno parlato? Si saranno capiti?
Anche Luigi Di Maio occupa quella posizione grazie al populismo, alla semplificazione dei problemi e delle soluzioni, ai media e alla rivendicazione della “sana” ignoranza contrapposta alle competenze corrotte.
Perché ho fatto queste premesse, perché mi domando e chiedo anche a voi. Cosa sarebbe successo se al posto di Cavour ci fosse stato un comico sovranista, oppure un populista senza alcuna esperienza e capacità politica/diplomatica?
Siamo vittime del nostro tempo e della distruzione delle competenze a favore dei complotti e dei sistemi moderni di comunicazione e condizionamento del pensiero. Dobbiamo lavorare molto per ricostruire la cultura, lo spirito critico e la ricerca della verità. L’ignoranza è il vero pericolo delle democrazie liberali.
Marco Vendali - Circolo Andrea del Sarto - Firenze
Caro Marco, le tue considerazioni come al solito sono la testimonianza di una cultura maturata con la conoscenza della varie situazioni sia del nostro Paese che internazionali ma credo anche che con i sé ed i ma non si concluda nulla perché la realtà dei fatti è e rimane inalterata e vorrei invitare tutti a guardare un video che è emblematico della gravità del momento drammatico che il mondo sta vivendo a causa di un nuovo e spietato dittatore peggio di Hitler.
Sempre con rispetto e nella libertà di pensiero Giovanni Ballerini iscritto al PD circolo Battifollo e Crociata di Sarzana SP
https://fb.watch/byMT3FPwoB/ Al peggio non c'è mai fine e Putin è un pazzo scatenato peggio di Hitler e ora chi glielo racconta a Berlusconi che lo conosceva bene e qualche anno fa affermava che era un vero democratico persona seria e affidabile e garantiva per lui ?
Guardatevi il video che gira su facebook e vi renderete conto di quali mostruosità potrebbe essere capace questo nuovo spietato dittatore
che si presenta all 'orizzonte nella ripetizione di quello che pensavamo non dovesse mai più accadere.
Sempre con rispetto e nella libertà di pensiero Giovanni Ballerini iscritto al PD circolo Battifollo e Crociata di Sarzana SP
Conversazioni con Tiziano Zaccarelli
In questo momento in cui sembra che il male assoluto si concentri in Russia credo che non dovremmo dimenticare tutte le guerre che stanno seminando distruzione e morte tra i civili. Ne cito solo alcune La Siria con la Turchia di Erdogan, paese NATO, sta occupando alcuni territori Siriani e continua a massacrare il popolo Curdo, lo Yemen dove Arabia Saudita e Iran si stanno facendo guerra per corrispondenza, utilizzando armi di provenienza NATo e Russe, Afganistan paese che Sia Russia che Nato hanno occupato e che anche a causa di queste occupazione vede oggi quelle popolazioni soggiogate dai talebani. potrei continuare con il corno d'Africa il centro africa dove le guerre non sono mai finite e anche li le armi sono fornite da Paesi occidentali e Russi. Ora io credo che i Bambini e la popolazione civile Ucraina non sia più uguale di altre. Ci apprestiamo a ricevere quasi un milione di Ucraini, come è giusto che sia, ma fino a ieri c'era chi avrebbe voluto sparare sui barconi dei disperati. Io credo che il pacifismo non possa essere secondo convenienza. Credo che la pace si possa costruire riducendo gli arsenali militari, credo che la pace passi anche per destinare buona parte delle spese per armamenti ed eserciti per alleviare povertà fame che attanaglia quasi mezzo mondo. La guerra così vicina spero risvegli le coscienze e che il pacifismo torni ad essere la bandiera dei più Zaccarelli Tiziano circolo PD Campogalliano (MO)
Caro Tiziano, ho dato il via a questa lunga conversazione prima sulla giustizia ed etica politica e poi giocoforza sulla guerra in Ucraina argomento aggiunto successivamente in questa conversazione con il dott.Gianrico Carofiglio a seguito dell'invasione della Russia di Putin di uno stato libero e democratico.
Il tuo nobile pensiero sulla guerra o meglio sulle guerre passate e presenti in qualche parte del mondo è in perfetta sintonia con il mio e concordo con te quando dici che le risorse andrebbero utilizzate invece che per gli armamenti per alleviare la povertà e la fame nel mondo.
Caro Tiziano purtroppo noi predichiamo nel deserto e veniamo anche scambiati per pacifisti ad oltranza mentre tanta forse troppa gente è di pensiero opposto e sarebbero favorevoli ad un intervento armato per mettere a tacere il dittatore Putin anche a costo di un conflitto mondiale per non parlare del rischio paventato dell'utilizzo del nucleare.
Ho già avuto modo di affermare e lo ribadisco con forza e senza vergogna no alla guerra nel rispetto del dettato costituzionale del ripudio
alla guerra stessa.
Nel nostro Paese ci sono quasi sei milioni di persone senza lavoro e quasi 3 milioni di famiglie che vivono al disotto della soglia di povertà con la miseria di 500 euro mensili ed allora dobbiamo domandarci invece di continuare a giocare alla guerra perché non utilizziamo meglio le risorse per dare dignità a tutte queste persone che la loro guerra la combattono ogni giorno per sopravvivere e per non morire di guerra ma di fame.
Ovviamente sono problematiche enormi e noi comuni cittadini ci sentiamo impotenti di fronte alle strategie dei governi e quando si ha la pancia piena non si pensa ai disperati che non sono più in grado di pagare l'affitto e le bollette costretti a vivere di stenti e nelle baracche senza energia e senza servizi igienici.
Qualcuna potrebbe dire non ci resta che pregare ma io dico non ci resta che piangere perché sono ateo.
Sempre con rispetto e nella libertà di pensiero Giovanni Ballerini iscritto al PD circolo Battifollo e Crociata di Sarzana SP
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