
Agorà Democratiche
AGORÀ DEMOCRATICHE
Bagnoli 30 anni dopo . la bonifica infinita nell'ex area industriale di Bagnoli -Napoli
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Bagnoli 30 anni
Dopo 30 anni statisticamente sono più di una generazione e tra Bagnoli Cavalleggeri e Fuorigrotta abbiamo più di una generazione di cittadini che non hanno mai visto i capannoni dell’ex zona industriale e in particolare Italsider ed Eternit. Da 30 anni vedono un’area immensa con alcune strutture enormi e non sanno a cosa servissero. C’è poi qualche generazione che è cresciuta e convissuto con le industrie che occupavano quell’area, che le ha difese anche quando forse era meglio cominciare a riconvertire, e che ha creduto che si potesse dare una nuova qualità di vita e opportunità di lavoro rigenerando e riqualificando quest’area. Queste generazioni, la memoria storica dei nostri quartieri hanno vissuto questi 30 anni come una grande delusione aumentata anno dopo anno, una vera perdita di speranza. 30 anni di nulla, di progetti visti e rivisti, di studi infiniti ascoltando termini poco conosciuti e sigle misteriose. Carotaggi, caratterizzazione PRARU una marea di termini tecnici e sigle che finora hanno prodotto il nulla. A dire il vero un’opera si è realizzata ed era anche molto bella (era perché ora non si sa cosa ne resta) parliamo del Parco dello Sport pronto per essere consegnato alla città e messo sotto sequestro alla vigilia della sua apertura e a distanza di 10 anni non se ne sa più nulla. Chi ha potuto vederlo e ne ha scritto dice che è stato completamente vandalizzato, ma si potrebbe chiedere ai ragazzi che giornaliermente ci s’intrufolano per giocare a dispetto della presunta pericolosità ambientale che ha prodotto a suo tempo il sequestro. 30 anni di nulla ha generato una totale sfiducia e i cittadini vivono ormai con ironia e distacco gli annunci e la presentazione di progetti che annunciano ogni, volta la svolta, svolta che puntualmente è mancata. E’ possibile lasciarsi alle spalle 30 anni di una bonifica costosissima (soprattutto rispetto ai risultati dati) e interminabile che sembra ormai diventata fine a se stessa? Crediamo sia possibile perché 30 anni sono tanti, le condizioni sono cambiate, sono aumentate le conoscenze, migliorate le tecniche, abbiamo visto paesi che hanno gestito situazioni simili in minor tempo, con inferiore spesa e soprattutto realizzando opere che hanno restituito aree ex industriali alla cittadinanza. Crediamo sia possibile anche a Bagnoli se si comincia a ragionare in termini di messa in sicurezza e affido temporaneo dei suoli. La nomina a commissario del sindaco di Napoli a questo punto appare come l’ultimo treno da non perdere, l’ultima grande occasione per la città e la sua classe dirigente di dimostrare una capacità di governo e confrontandosi con le realtà istituzionali e associative del quartiere, che tenacemente hanno cercato di tenere sempre un faro acceso sul progetto Bagnoli, riprendere il futuro nelle proprie mani.
Sintesi dell'Agorà
Agorà Bagnoli 30 anni dopo Il dibattito sul progetto Bagnoli non ha potuto evitare le riflessioni e le autocritiche su quanto è (o non è) accaduto in questi 30 anni. Tutti gli interventi hanno ribadito l’importanza che riveste il progetto per l’area e la città tutta. Altro punto messo in evidenza è la nuova situazione politica e istituzionale determinatasi con l’elezione a sindaco di Gaetano Manfredi e la sua nomina a commissario per Bagnoli. E' da questa nuova situazione che occorre ripartire per accelerare e concludere in tempi certi gli interventi a terra e sulle opere realizzate ma mai consegnate: Parco dello sport, Porta del parco anzitutto,museo Città della Scienza che come detto dal suo Presidente ,Riccardo Villari sarebbe immediatamente realizzabile in quella che attualmente è l’area parcheggio. Occorre trovare il modo per rendere meno rigido il PRARU sfruttando tutte le possibilità per consegnare parti dell’area alla città con messa in sicurezza e affidi temporanei come si è fatto in tante altre città e regioni europee. A significare questa nuova fase sarebbe bello poter il parco ai cittadini , come proposto dal prof. Di Gennaro, per una passeggiata nell’area con il sindaco in testa. Dai sindacati e dalle associazioni è venuta la richiesta di trovare il modo per rapportarsi con la struttura commissariale per seguire le attività in corso e far si che il progetto Bagnoli torni a vivere tra i cittadini.
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