
Agorà Democratiche
AGORÀ DEMOCRATICHE
Sostenibilità subito: facciamo presto, per il mondo che vogliamo
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L’Italia ha bisogno di un nuovo modello di sviluppo, in grado di conciliare sostenibilità ambientale, sociale ed economica. L’emergenza climatica ci richiede di agire con urgenza e di ripensare l’organizzazione del nostro modello produttivo e della nostra società, su numerosi livelli. Come farlo, senza lasciare indietro nessuno?
A Bologna discuteremo insieme di come il mondo del lavoro e delle imprese possono accompagnare la transizione verso modelli più verdi e più giusti, di come le città possono diventare laboratori per nuove pratiche di sostenibilità, di come preservare biodiversità e qualità del territorio. Insieme a noi ci sarà il Segretario Nazionale del Partito Democratico, Enrico Letta, che aprirà e chiuderà i lavori.
Ti invitiamo ad arrivare con almeno 15 minuti di anticipo all’evento, così da facilitare le operazioni di controllo dell’avvenuta registrazione alla piattaforma e all’evento.
Se non potrai essere presente di persona, potrai comunque seguire la diretta radio su https://immagina.eu/.
Ti aspettiamo!
Sintesi dell'Agorà
La pre-Agorà di Bologna ha rappresentato la seconda tappa della settimana di lancio delle Agorà Democratiche.
Il Segretario Nazionale del Partito Democratico, Enrico Letta, ha aperto l’evento presentando obiettivi e struttura del percorso, spiegandone gli obiettivi e sottolineando le opportunità di partecipazione e di apertura offerte da questo nuovo strumento.
La discussione si è quindi articolata in una serie di brevi interventi (massimo 4 minuti), nei quali persone con esperienze e profili diversi hanno esaminato le numerose sfaccettature dei temi della sostenibilità. I numerosi spunti sviluppati, si sono articolati lungo 5 sottotemi principali:
- Il cambiamento climatico è un’emergenza che deve essere affrontata con un senso di priorità.
- Ragionare in termini di sviluppo sostenibile richiede di integrare dimensione ambientale, sociale ed economica all’interno di una cornice che garantisca regole democratiche e trasparenti.
- Imprese e mondo del lavoro devono essere coinvolte ed incentivate nel processo di transizione verde, così da permettere che le tecnologie necessarie siano sviluppate e adottate in quanti più ambiti possibile.
- La transizione ambientale deve garantire una maggiore vivibilità dei territori e una maggiore coesione sociale, rendendo effettivi numerosi diritti oggi messi in discussione (a partire da quello al cibo e ad un’alimentazione sana)
- Le città devono svolgere un ruolo di traino nella transizione ambientale. Potendo contare su buone infrastrutture e competenze diffuse, i centri urbani devono diventando laboratori per sperimentare su larga scala nuove tecnologie e nuove processi.
A conclusione della giornata è nuovamente intervenuto Enrico Letta, per sottolineare i principali spunti emersi e la bontà del metodo di confronto sperimentato. Ha voluto inoltre spiegare che l’appuntamento di Bologna era una pre-Agorà, perché il percorso delle Agorà Democratiche è ancora in fase di test e di lancio: da settembre, ciascuno potrà proporre di organizzare un’Agorà e chiedere la parola agli eventi organizzati da altri.
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1 commento
Bisogna riprendere il discorso sui LIMITI DELLO SVILUPPO iniziato nel 1973. In effetti le varie agenzie dell ONU in questi 49 anni hanno sviluppato il discorso. L'agenda 2030 firmata a Parigi nel 2015 in questi ultimi 7 anni ha indotto a iniziare a pensare in termini di SOSTENIBILITA'. Ciò è positivo ma non sufficiente: ad esempio i sussidi a filiere di prodotti che non potranno avere futuro, per evitare nel breve periodo crisi economiche e sociali (fallimenti di imprese e disoccupazione). Benchè l'UE abbia stabilito il 2035 come termine della produzione di veicoli con motori endotermici vengono ancora annunciato bonus per il loro acquisto, appoggiato da una pubblicità fortemente diseducativa che continua a solleticare la fantasia-e-domanda del consumatore. Il PD in colloquio con i sindacati confederali dovrebbe organizzare importanti eventi pubblici nei, dopo adeguata preparazione-ricerca, presentare in dibattito gli assi strategici futuribili per una trasformazione del settore produttivo in un contesto temporale di 10-15 anni. Ovviamente mettendo in primo piano l'occupazione. Un altro esempio è l'industria nazionale dei vaccini: ora che abbiamo avuto la lezione della pandemia Covid-19 dobbiamo porre l'obiettivo strategico di poter disporre nel ns paese di un potenziale di ricerca-sviluppo-produzione in continuo aggiornamento, senza aspettare che arrivi la prossima pandemia. A proposito di sostenibilità, sarebbe opportuno affrontare laicamente il tema dell' aumento preoccupante della popolazione mondiale. Ciò anche in relazione alla diminuzione delle nascite ed all'immigrazione in Italia .
Ennio Galante, Milano
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