
Agorà Democratiche
AGORÀ DEMOCRATICHE
Cittadinanza attiva e partecipazione: le sfide del futuro per Rimini
Circolo PD VPeep/Villaggio 1° Maggio/Grotta Rossa Rimini, Articolo Uno Rimini
Agorá organizzata da Giacomo Gnoli
L’ Agorà è organizzata dal circolo PD V PEEP/ Villaggio 1 Maggio/ Grotta Rossa di Rimini e Articolo Uno Rimini, assieme a diverse associazioni con l'idea di costruire una partecipazione dal basso sulle scelte del territorio. L’ obbiettivo, quindi, è di proporre e costruire nuove forme di partecipazione.
Sintesi dell'Agorà
AGORA’ PARTECIPAZIONE – 9 Maggio 2022 “ La libertà non è star sopra un albero, non è neanche avere un’opinione, la libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione ” G.Gaber Il Circolo del PD di via Euterpe, insieme ad alcuni compagni di Articolo Uno Rimini, ha dato vita ad una Agorà Democratica dedicata al tema della Partecipazione. Lo abbiamo fatto partendo da una serie di colloqui preparatori in un territorio della città chiamato “Grotta Rossa”. Colloqui che ci hanno restituito una domanda di partecipazione inaspettata insieme ad una esigenza di mettere in “rete” le diverse forme di cittadinanza attiva presenti nella zona coinvolta. Alla domanda se e stato un errore l’abolizione dei Consigli di Quartiere nelle città di medie dimensioni, abbiamo risposto che, sì, è stato un errore. Alla domanda se i consigli di Quartiere devono essere ripristinati sul modello basato sui partiti politici, rispondiamo che non è più praticabile quel modello partecipativo. I partiti politici hanno praticato un modello “verticale” di organizzazione, il PD fa in parte eccezione. Il punto di partenza può essere il sostegno attivo delle istituzioni alle attività volontarie che pure esistono e resistono ai processi di omologazione: le parrocchie, le associazioni culturali, sportive, assistenziali, i circoli di partito ove resistono, possono lavorare insieme su progetti, possono far uscire di casa gli anziani piuttosto che i giovani e possono far sentire la voce del quartiere nelle sedi istituzionali. Il modello partecipativo che proponiamo al dibattito delle Agorà parte dalla necessità di mettere in rete le molteplici forme di cittadinanza attiva che si manifestano sul territorio. Unirsi “in rete” è il modo più diretto per dare significato generale alle esperienze settoriali ed è il percorso necessario per ritrovare “spirito di comunità ” come strumento di piena comprensione di sé e degli altri. Addosso a queste reti attive, l’istituzione Comune potrà “cucire” l’abito che definisca le regole dei percorsi decisionali e i flussi di informazione discendenti e ascendenti in grado di produrre partecipazione alle decisioni sul presente e il futuro della città. Le istituzioni devono rispondere alla crescente domanda di welfare, di cultura, di sport, di esercizi di cittadinanza e diritti. Perché ciò non diventi uno schema imposto dall’alto, perché ciò non diventi moltiplicazione di piccoli poteri personali, occorre che all’offerta di servizi corrisponda una comunità che è in grado di ascoltare e di farsi ascoltare. Su questo lato del problema, l’Agorà Partecipazione intende richiamare l’attenzione. Da un intento comune nato fra il Circolo PD di via Euterpe e un gruppo di militanti provenienti dall’ultima esperienza elettorale di Rimini Coraggiosa, si è sviluppato un lavoro di gruppo che ha portato ad una serie di incontri con “portatori di interessi” della frazione riminese della “Grotta Rossa”. Si tratta di un tentativo di individuare un “prototipo” di struttura partecipativa da utilizzare all’interno del percorso che l’Amministrazione Comunale di centrosinistra (appena insediata) dovrà necessariamente affrontare per rispondere al tema della partecipazione delle periferie alla vita e alle scelte della città. L’eliminazione dei Consigli di Quartiere nelle città medie italiane ha interrotto i percorsi di comunicazione fra centro (il Comune, la Giunta Comunale) e periferie urbane. Percorsi che potevano esprimere una comunicazione sia ascendente (dai quartieri al Comune) che discendente (dal Comune agli abitanti dei Quartieri). La cancellazione per legge dello Stato dei Quartieri partiva da un giudizio non positivo sul ruolo di organismi che rappresentavano gli schieramenti cittadini in scala ridotta. Il prototipo che l’Agorà “Partecipazione” intende proporre e sperimentare si basa sul ruolo che la “cittadinanza attiva” è chiamata a svolgere per rivitalizzare il percorso partecipativo. Ci si rivolge in pratica a quelle forze civiche che sono attive socialmente in forme differenziate che vanno dalle associazioni di volontariato in campo culturale, solidaristico, sportivo, a forme più strutturate come i Circoli di partito o le parrocchie. Dopo gli incontri svolti con i portatori di interessi durante i mesi di novembre e dicembre abbiamo evidenziato i seguenti problemi: - Invecchiamento della popolazione residente che mette in evidenza le peculiarità e le necessità conseguenti legate al profilo della popolazione stessa. - A ciò corrisponde un significativo calo demografico che riduce la presenza di bambini in età prescolare o scolare. - Un turn-over molto significativo si registra nelle “case nuove”, troppo piccole per famiglie giovani che tendono quindi a spostarsi e a cercare nuove soluzioni abitative nel momento in cui la famiglia cresce; ciò può rendere complicato lo sviluppo di relazioni durature nel quartiere. - La viabilità e parcheggi e salute e uno dei maggiori problemi per quanto riguarda la Grotta Rossa, circondata da strade ad alta intensità di traffico ( consolare, statale 16, autostrada, e vecchia strada per San. Marino ) - La crescente digitalizzazione di importanti servizi per il disbrigo delle nostre attività quotidiane crea rilevanti difficoltà ad un’estesa fascia di popolazione. Anziani in particolare. Ma non solo. Un esempio: il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE). Che consente di prenotare analisi, visite mediche, prescrizioni farmaci, conoscere esiti di esami clinici. Conservando per tutta la vita la nostra anagrafe sanitaria e consentendo con un semplice click di conoscere ogni anamnesi utile ad ogni processo diagnostico-terapeutico riguardante la nostra salute. Occorre una strategia polivalente per tentare di concretizzare un “info-point informatico” presuppone un approccio integrato, non univoco che possa realizzarsi in tre direzioni complementari: dispositivi e logistica – formazione- individuazione e selezione dell’utenza. Gli incontri preliminari hanno determinato le disponibilità di collaborazione ed elaborato, la seguente proposta con i relativi progetti che dovrebbero dare solidità e continuità all’azione partecipativa: La possibilità di dare vita ad un progetto di Teatro di Quartiere attraverso la esperienza consolidata del Mulino di Amleto. Un’ipotesi di coinvolgimento dei residenti in esperienze di teatro come forma espressiva e di creatività comunitaria; Dare vita ad uno “Sportello di assistenza psicologica di quartiere” per fronteggiare le molte situazioni di disagio psicologico con interventi di primo livello che consentano di classificare il disagio e orientarlo verso i Servizi della Ausl; E’ stata proposta la creazione di “orti di quartiere” soprattutto per svolgere una funzione didattica in rapporto alle scuole presenti nel quartiere. Dare vita ad una “web Radio” di quartiere per facilitare la comunicazione interna ed esterna al quartiere, Ciò comporta un coinvolgimento, anche in percorsi di formazione, della componente meno assidua nella tecnologia digitale. Componente che é anche portatrice di esperienze di vita e di racconto all’interno della comunita. La web-radio potrebbe trovare sede nei locali parzialmente recuperati dell’ex cinema Astoria, interessato tra l’altro da un progetto di valorizzazione che potrebbe godere di finanziamento regionale. La rivalutazione dell’ “eco-museo” della zona del Parco Ausa, in grado di raccontare alle nuove generazioni, e non solo, la storia del quartiere, della sua evoluzione, degli equilibri ambientali che sono stati compromessi e di quelli che possono essere recuperati. Il rapporto con le scuole presenti nel quartiere e il sostegno della web-radio di quartiere (di cui al punto 4) possono dare al piccolo eco-museo la capacità di evolvere e cambiare con continui apporti dei residenti. Dispositivi e logistica Possedere o avere a disposizione un computer e/o uno smartphone è condizione imprescindibile. Per una certa modalità di intervento. E ovviamente anche uno spazio in cui operare. I dispositivi possono essere allocati in un contenitore del quartiere. Ad esempio nei centri civici esistenti, là ove si decidesse che il servizio venga lì ubicato. Oppure utilizzare quelli dei formatori o degli “utenti” qualora ne siano in possesso, secondo una differente modalità di intervento. I dispositivi possono essere ricercati su piazza o utilizzando opportunità eventualmente disponibili. Come quelli usati e riparati che gli studenti dei corsi informatici di qualche anno fa del Valturio di Rimini, mettevano a disposizione di chi ne aveva bisogno. Occorrono risorse finanziarie che garantiscano il decollo “in sicurezza” di questa parte del progetto. Per la Formazione trovati dispositivi e spazi occorre individuare i formatori. Recarsi da chi ha bisogno, ovvero il “info-point mobile” vero e proprio. Istituire mini corsi di formazione di base in grado di creare degli account e accedere ai siti. Diverse tipologie di intervento, in ragione di una utenza diversificata: 1) di chi non ha alcuna conoscenza, strumenti o competenza per cavarsela da solo. 2) Di chi ha dei minimi di conoscenze e competenze informatiche , oltre al possesso dei dispositivi, nonché attivare le diverse App per conseguire analoghi obiettivi. Occorre inoltre individuare l’utenza ed una sua selezione per differenziate modalità di approccio in ragione anche delle esperienze fin qui realizzate ( poche ) dalle associazioni del volontariato dai partiti , dai comitati ai consigli parrocchiali,dalle associazioni culturali a quelle economiche Questi temi saranno oggetto con tutti i “portatori di interesse” con l’assemblea Agorà è Partecipazione e successivamente per un confronto con l’Amministrazione Comunale. Rimini 9 Maggio 2022 Nota a verbale (assemblea Agorà Partecipazione del 9 maggio 2022) Come Circolo PD Celle/Rivabella, seppur appartenenti ad una zona geografica spostata leggermente verso nord con caratteristiche e realtà differenti, apprezziamo il lavoro di ricognizione svolto dai soggetti proponenti avviato sul proprio territorio ed il metodo utilizzato. Rimarchiamo la necessità inoltre di riempire di contenuto e di nuova linfa vitale la base associativa creando nuovi stimoli in ambito politico e civico per alimentare una interessante attività di confronto e partecipazione sui territori che preveda risorse e strumenti idonei. Circolo PD Celle/Rivabella Rimini La Segretaria di circolo Damiana Bertozzi
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