
Agorà Democratiche
AGORÀ DEMOCRATICHE
Montagna e aree interne: nel cuore dell’Italia che vogliamo
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La montagna e le aree interne rappresentano oggi un grande volano per lo sviluppo dell'intero Paese. Luoghi ideali per attuare politiche integrate, che coniughino tutela e sviluppo, e che siano in linea con l’agenda 2030.
A Belluno, una delle tre province italiane interamente montane, vogliamo sviluppare una discussione collettiva che generi proposte adeguate alla peculiarità di questi territori e che accentuino il valore che le aree interne e le terre alte assumono oggi nel tessere quelle indipensabili relazioni tra loro e con altre specificità del Paese.
Usciamo dal nostro solo perimetro per un ragionamento più ampio alla luce del PNRR e delle altre strategie nazionali ed europee.
Lo faremo insieme, con il contributo di chi proviene dalle montagne e dalle aree interne di tutta Italia e con il Segretario Nazionale del Partito Democratico, Enrico Letta.
Ti invitiamo ad arrivare con almeno 15 minuti di anticipo all’evento, così da facilitare le operazioni di controllo dell’avvenuta registrazione alla piattaforma e all’evento.
Se non potrai essere presente di persona, potrai comunque seguire la diretta radio su https://immagina.eu/.
Ti aspettiamo!
Programma
Tavoli di lavoro [ 10:00 - 12:30]
Plenaria e chiusura [ 12:30 - 14:00]
Sintesi dell'Agorà
La pre-Agorà delle montagne e delle aree interne si è svolto il 22 agosto in provincia di Belluno, organizzata dal PD provinciale ed inserita nel contesto della Festa dell’Unità locale, la cui squadra di volontari ha supportato e garantito logistica e quell’atmosfera di convivialità che ha implementato la partecipazione e il benessere di tutti i partecipanti.
Alla luce del momento particolarmente propizio sia in termini di discussione culturale sia in termini programmatori nazionale ed europea (Agenda 2030, programmazione europea 20/27, PNRR), i territori montani e delle aree interne d’Italia sono stati invitati a confrontarsi e a condividere proposte per costruire linee d’azione rispondenti ad alcuni obiettivi generali quali:
- dare piena realizzazione agli obiettivi di coesione e interdipendenza tra parti del paese, dando peso e valore alla “questione territoriale”
- superare stereotipi e contrapposizioni geografiche e tematiche, montagna/ città, sviluppo/tutela, innovazione/tradizione, centro/margine, nord/sud, per raggiungere sviluppo durevole e sostenibile, primo obiettivo dell’Agenda 2030, e affrontare i nuovi scenari introdotti da crisi epocali come quella climatica e pandemica;
- riconoscere il peso e la massa critica competitiva a questi territori che rappresentano il 60% del paese e milioni di abitanti, ma anche il più grande serbatoio di risorse ambientali e ecosistemi indispensabili per lo sviluppo dell’intera Italia e consentire la transizione ecologica
- rimettere al centro delle politiche nazionali la consapevolezza che mantenere la montagna e le aree interne “abitate” implica il ripristino dello stato di diritto dei servizi consacrati dalla Costituzione (sanità, scuola, lavoro …) integrandolo con il diritto alla modernità e alla partecipazione nelle politiche innovative e di sviluppo competitivo del paese;
La giornata è stata organizzata utilizzando un mix di metodi di partecipazione e di ascolto attivo che consentissero il protagonismo della moltitudine di attori coinvolti , non solo del mondo politico ma anche istituzionale, socioeconomico, sociale e culturale .L’agorà è stato quindi uno spazio di confronto e di progettualità che, nel rispetto delle specificità dei singoli territori, ha restituito linee d’azione unitarie e dato visibilità a diverse esperienze già messe in atto nell’ultimo decennio, a partire dalla Strategia Nazionale delle Aree interne, anche al fine di implementarne la trasmissibilità e l’attuazione. E’ emersa chiara, in tal senso, l’importanza di avere un sistema stabile di relazioni utile alla conoscenza e alla messa a sistema di buone pratiche che hanno le potenzialità per dare input a politiche trasversali di sviluppo e costruire il primo osservatorio politico delle buone pratiche delle montagne e delle aree interne.
In estrema sintesi, dopo un primo momento dedicato all’accoglienza e alla condivisione del metodo di lavoro comune, i partecipanti hanno lavorato suddivisi in tavoli di lavoro organizzati sulla base di tre pilastri tematici di discussione: governance, modello si sviluppo e attrattività dei territori, comunità e servizi. Nell’insieme si sono formati otto tavoli, di cui uno virtuale, a cui hanno partecipato nel complesso circa 150 persone.
I tavoli sono stati guidati da facilitatori che, dopo una prima plenaria in cui hanno preso voce alcuni rappresentanti dei territori e dei diversi mondi coinvolti, hanno restituito una sintesi delle proposte emerse. Queste sono state trascritte e messe a disposizione di tutti i partecipanti che hanno potuto “votare” le proposte stesse così da poterle gerarchizzare e anche farle diventare patrimonio comune.
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