
Agorà Democratiche
AGORÀ DEMOCRATICHE
Pnrr: rischi e opportunità per il Mezzogiorno
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Agorá organizzata da Antonio Sirianni
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza rappresenta per il Mezzogiorno una sfida: si ha l'occasione di poter colmare (almeno in parte) quelle mancanze che ci hanno visti sempre distanti dal resto d'Italia, ma anche distanti da tutte le regioni d'Europa, abbiamo la possibilità di avere una sanità sviluppata, rinnovare infrastrutture, scuole, continuare e ampliare la ricerca che si fa negli atenei del sud Italia. Ma purtroppo la nostra terra presenta molte insidie, insidie che con l'arrivo di questa mole di fondi si fanno ancora più grandi e cattive: le mafie, la corruzione, i problemi della Pubblica Amministrazione, e gli sprechi da evitare. Quando arriva una mole di fondi di tale portata, ciò che ha condizionato il nostro sviluppo economico e sociale si risveglia, per condizionare la spesa dei fondi e sottrarli alla comunità. Per questo nasce questa Agorà: per confrontarsi con studiosi ed esperti della materia ma anche con tutti gli attori sociali: Imprenditori, associazioni di categoria, sindacati, partiti politici, ma anche e soprattutto cittadini, per elaborare tesi, proposte, sia sui progetti da avviare e sia sui modi per controllare, anche tramite la cittadinanza attiva che questi fondi non siano sottratti al bene comune, ma che siano spesi per il nostro sviluppo. Da Lamezia Terme, città con il consiglio comunale sciolto tre volte per infiltrazioni mafiose deve partire una proposta, ma soprattutto un messaggio: trovare misure per coinvolgere attivamente la cittadinanza nelle proposte e soprattutto coinvolgere la cittadinanza nel controllo dei fondi e della gestione: per il bene comune, per fare ripartire il sud.
Sintesi dell'Agorà
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1 commento
Questi i punti fondamentali da centrare per il rilancio del sistema Italia:
1. Investire per colmare il divario Nord-Sud
2. Facilitare l’ingresso e la permanenza nel mondo del lavoro delle donne
3. Sostenere l’ingresso nel mondo del lavoro dei giovani
4. Investire in ricerca e sviluppo finalizzati all’innovazione di prodotto e di processo e anche nella ricerca di base
5. Investire nella formazione professionale continua, per “cavalcare” l’innovazione tecnologica
6. Investire nelle infrastrutture digitali, ma soprattutto nell’educazione digitale, sia di tipo professionale che sociale.
7. Costruire centri di formazione professionale finalizzati, dinamici, orientati sulla base della domanda nel mondo del lavoro.
Marco Vendali - Circolo Andrea del Sarto - Firenze
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