
Agorà Democratiche
AGORÀ DEMOCRATICHE
Piccoli Comuni, grandi comunità
02
dicembre
2021
15:30 - 18:30
Conteggio dei partecipanti
50
Organizzazioni partecipanti.
-
Riferimento: AD--MEET-2021-08-90
Versione 26 (di 26) vedi altre versioni
I piccoli Comuni sono storicamente l'ossatura dell'Italia democratica e repubblicana, luoghi del confronto, della progettazione partecipata e, da ultimo, emblema della resilienza italiana. Non è più rinviabile il tempo di un loro riposizionamento istituzionale che ne rafforzi storia e identità. Garantire l'accessibilità e la qualità dei servizi a tutti i cittadini deve essere la priorità del Partito Democratico e del Centrosinistra.
Sintesi dell'Agorà
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In Italia ci sono 7914 comuni, di questi 5.498 (69,5% sul totale) hanno una popolazione inferiore a 5.000 abitanti. Tali comunità sono quelle che dovrebbero garantire la gestione e la valorizzazione di gran parte del territorio collinare e montano del nostro paese mentre lo spopolamento che c'è stato negli ultimi decenni di queste comunità ha portato in particolare all'abbandono dei "Centri Storici" di questi piccoli comuni e dei territori da queste comunità gestiti. Occorre ricordare che questi piccoli centri storici sono il luogo di grandi identità dove sono vissute e si sono sviluppate le culture e le tradizioni popolari delle varie comunità che rappresentano le specificità caratteristiche dei vari territori italiani.
Se vogliamo far rivivere questi territori lo Stato deve farsi carico del recupero e delle valorizzazione di questi centri storici (es: edifici ed aree pubbliche, servizi tecnologici e sociali, ristrutturazione facciate edifici privati, ecc.) analogamente a come è già stato fatto per gran parte dei comuni del nord e del centro italia. Tali interventi portano come trascinamento anche rilevanti investimenti privati(rapporto 1:5) per la riqualificazione delle singole unità immobiliari e per l'avvio di eventuali attività. In particolare se questi borghi ridiventeranno attrattivi sia per fini turistici (seconde case, alberghi diffusi, ristoranti, ecc.) sia per fini economico/sociali (laboratori artigianali, residenze per anziani, musei, ecc.) si potranno ripopolare e potranno perseguire una nuova identità.
Se si riuscirà a valorizzare questi luoghi si otterranno dei benefici per tutta la comunità nazionale in quanto ogni singolo borgo diventerà un luogo di attrazione ed un presidio di tutto il territorio circostante.
Per realizzare questo progetto si potrebbero utilizzare in gran parte i fondi del PNRR ed in parte quelli Europei per lo Sviluppo sostenibile con il fine di recuperare e valorizzare i centri storici ed i territori attualmente abbandonati e farli diventare luoghi di attrazione per i vari territori (es: Borghi Più Belli d'Italia); a tal fine se ipotizzassimo un intervento su 3.000 centri storici dei piccoli comuni per una spesa media di 10,0 ML di euro a sito possiamo stimare una spesa totale di circa 30,0 Miliardi. In particolare tale investimento non richiede l'utilizzo di nuovi suoli da urbanizzare ma è rivolto al recupero ed alla valorizzazione di strutture ed aree comuni esistenti che al momento sono parzialmente o totalmente abbandonate e con tempo destinate al degrado.
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