
Agorà Democratiche
AGORÀ DEMOCRATICHE
Istituzione punti unici di accesso alle prestazioni ed ai servizi socio-sanitari
- Descrizione dettagliata
- Il PUA, Punto Unico di Accesso è uno sportello dedicato e aperto all'utenza con problematiche complesse ed è inserito all'interno dell'Unità Operativa Integrazione Socio-Sanitaria. E' un servizio di accoglienza della domanda, orientamento e presa in carico dell'utente. Si è proposto di emendare il d.d.l. 1827 nella parte in cui non lo prevede, così da poter migliorare l'accesso anche per le cure psicologiche.
- Quale problema vuole affrontare questa proposta?
- L'agorà mira a colmare le lacune del sistema sanitario nazionale e regionale perché si possa garantire a tutti ed in modo gratuito il diritto alla salute mentale
- Quali sono le persone, le realtà, le Associazioni, le istituzioni da coinvolgere?
- Sono stati già coinvolti alcuni tra i nostri rappresentanti istituzionali in Parlamento nonché i rappresentanti istituzionali della Regione Calabria, un rappresentante del forum sanità del PD ed una componente della direzione nazionale del PD, un'associazione di categoria (Altra Psicologia) e l'Enpap. Lo sviluppo del progetto prevede in futuro anche il coinvolgimento dei sindacati di categoria.
Agorà da cui è emersa la proposta:
Diritto alla salute mentale-Istituzione dello psicologo di base
All’indomani della crisi pandemica le sfide non saranno soltanto economiche. Tutt’altro. Questo periodo ha cambiato radicalmente le nostre abitudini e ci siamo dovuti adattare alle difficili istanze del momento. In particolare è necessario soffermarsi sulle difficoltà a cui bambini e ragazzi hanno dovuto far fronte. Quelli dell’infanzia e dell’adolescenza dovrebbero essere dei periodi ricchi di incontri con gli altri e con il mondo, non di isolamento. Eppure la pandemia non ha permesso ai giovani di vivere come avrebbero dovuto poter fare. Didattica a distanza e la chiusura centri sociali e sportivi non hanno difatti favorito di certo lo sviluppo della socialità, con delle conseguenze che si teme non saranno risolvibili a breve termine. Inevitabile, a questo punto, rilevare come difatti il Covid ha prodotto una situazione di incertezza emotiva, soprattutto nei giovani che hanno contratto il virus. E’ bene sottolineare come in realtà tutte le fasce d’età sono state colpite dalla psico-pandemia. Il problema è insieme sanitario e sociale e passa attraverso la ripartizione delle competenze tra stato-regioni, la medicina prossimità ed il divario economico acuito dalla pandemia. Se da una parte il servizio sanitario offre la possibilità di ricorrere ad un servizio di psicoterapia presso i consultori, d’altro canto bisogna considerare come si tratti pur sempre di strutture che non sono presenti ovunque e come d’altro canto è pur sempre previsto il pagamento di un ticket, la cui copertura economica da parte delle famiglie non è da darsi per scontata. La salute, anche quella mentale, non è un lusso. Infatti il cosiddetto Decreto Calabria introduce la figura dello psicologo soltanto ove i MMG si dotino di un’equipe multiprofessionale e che consenta loro un incremento dell’utenza. Diversamente si sono dotati di un vero e proprio servizio di psicologia di base soltanto la Regione Campania e la Regione Puglia, quest’ultima per un primo anno di prova. Sono state senz’altro queste le motivazioni che hanno mosso la sensibilità politica di quanti senatori hanno presentato il DDL N. 1827 titolato “Istituzione dello psicologo di cure primarie”. In seguito all’analisi del disegno ed all’incontro con la senatrice Paola Boldrini, vorremmo offrire, in occasione delle agorà, ulteriori spunti di riflessione in materia, certi che quanto è già stato proposto è un ottimo punto di partenza rispetto a tematiche alle quali si è finalmente riconosciuta rilevanza politica.
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