
Agorà Democratiche
AGORÀ DEMOCRATICHE
Un treno verde per uno sviluppo sostenibile delle aree interne del Gran Sasso
- Descrizione dettagliata
L’Agorà Democratica promossa dal PD Teramo e che ha messo insieme autorevoli spunti di riflessione, ha evidenziato la difficile situazione patita dalle aree interne montane del Gran Sasso d’Italia a causa del fenomeno dello spopolamento acuito, negli ultimi anni, dagli eventi sismici del 2009 e del 2016.
Interventi e spunti di riflessione estremamente puntuali hanno messo in evidenza come tali aree, particolarmente ricche di un patrimonio di storia, arte, cultura e tradizioni, necessitano oltre che di servizi, di una sanità di prossimità, di benefit fiscali e tributari, di infrastrutture digitali e di politiche di sviluppo sostenibile, ma anche di collegamenti compatibili con la vasta area protetta.Il Gran Sasso rientra, per quasi la totalità, nell'omonimo Parco Nazionale per cui le infrastrutture e gli investimenti devono rispettare il piano del Parco Nazionale D’Abruzzo e le limitazioni ed indicazioni in esso dettagliate.
Considerato che ai piedi della montagna è in progettazione una rete ferroviaria per l’alta velocità, per evitare di isolare sempre più le aree interne montane del
Gran Sasso occorre estendere il tracciato in modo da creare collegamenti con Roma ma
anche con la costa adriatica.
Rete ferroviaria che partendo dalla città di Teramo, passando per Montorio al Vomano, giunga fino al territorio aquilano estendendosi quindi fino alla ricca e sviluppata costa adriatica.
Una rete ferrovia del Gran Sasso D’Italia, quindi, per treni ad idrogeno e elettrici c.d. “verdi”, che colleghi i paesi e i borghi delle aree interne ricchi di storia, testimonianze artistiche, culture e tradizioni di altri tempi: in questo modo il turista può spostarsi con facilità tra le diverse zone d’Abruzzo, passando dal mare alle ricchezze naturalistiche del Gran sasso D’Italia.
Non solo. Tale rete ferroviaria metterebbe, altresì, in rete tra loro i paesi e i meravigliosi borghi montani, generando crescita demografica e sviluppo economico, invertendo la rotta dello spopolamento e incoraggiando famiglie e residenti a restare in loco, sfruttando la comodità di più agevoli forme di spostamento.Un “treno verde” che colleghi le aree interne del nostro Gran Sasso e si ricolleghi a quelle
già avviate progettualità di Alta Velocità sulla dorsale adriatica e tirrenica, è dunque
possibile: si dovrà valutare con puntualità il tracciato, si dovrà ragionare ad esempio su
come collegarlo ad altre modalità di trasporto (penso ai bus ad idrogeno o ai bus elettrici
oggetto già di un bando a cura dell’ente Parco, ad esempio), si dovrà contestualmente
prevedere strumenti per lo sviluppo sostenibile che sia un rilancio dell’economia.Accorciando le distanze, incoraggiando le opportunità di lavoro, favorendo lo scambio di
presenze turistiche, snellendo gli svantaggi attuali del pendolarismo per motivi di lavoro e
studio, potremo scrivere una nuovo corso per la nostra montagna.Crederci è un dovere morale, politico, istituzionale.
- Quale problema vuole affrontare questa proposta?
- La mobilità sostenibile per il superamento dell'isolamento e spopolamento delle aree interne montane dell'appennino - Gran sasso D'Italia - valorizzazione e sviluppo
- Quali sono le persone, le realtà, le Associazioni, le istituzioni da coinvolgere?
- Comuni del cratere sisma 2009 e 2016, provincia di L'Aquila e di Teramo, le due città capoluogo Teramo e L'Aquila, Ferrovie dello Stato, Ministero della coesione sociale e dei trasporti, regione abruzzo, Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
Agorà da cui è emersa la proposta:
Un treno verde per uno sviluppo sostenibile delle aree interne del Gran Sasso
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