
Agorà Democratiche
AGORÀ DEMOCRATICHE
Una nuova legge sulla cittadinanza!
- Descrizione dettagliata
- Le proposte emerse durante ala discussione, alla quale hanno partecipato giovnani attiviste ed attivisti per la cittadinanza, sono state orientate alla modifica dell’attuale impianto normativo che disciplina le modalità di acquisto della cittadinanza, in particolare:
1. Snellimento delle procedure amministrative, che di fatto rappresentano un grande ostacolo burocratico all’ottenimento della cittadinanza da parte dei richiedenti. Si propone, tramite intervento legislativo, di estendere l’istituto giuridico del silenzio – assenso alla procedura amministrativa per ottenere la cittadinanza quando, a fronte della presentazione di un’apposita istanza, il richiedente si scontra con l’inerzia della pubblica amministrazione competente. È necessario il passaggio da una burocrazia inquisitoria a un supporto al richiedente che reclama il suo diritto.
2. Revisione/abrogazione dei c.d. “decreti sicurezza”, colpevoli di aver creato situazioni di segregazione, formativa e lavorativa, e si propone il loro totale superamento. I requisiti richiesti per ottenere la cittadinanza devono riferirsi esclusivamente alla condizione del richiedente, non considerando, ad esempio, i carichi pendenti e/o le condanne dei familiari, in armonia con l’art. 27, comma 1 della Costituzione che sancisce la personalità della responsabilità penale.
3. Ripresa e adeguamento dei Ddl già depositati e fermi presso le competenti commissioni parlamentari in tema di ius soli e/o ius culturae, ripartendo da una nuova nota di metodo che tenga conto delle esigenze dei richiedenti: una legge fatta dalle persone, per le persone. - Quale problema vuole affrontare questa proposta?
- Dall’Agorà Democratica tenutasi a Parma il 27 novembre 2021, avente come oggetto di discussione “Una nuova legge sulla cittadinanza” e organizzata dai Giovani Democratici, sono emersi i seguenti aspetti problematici legati al tema dell’acquisizione della cittadinanza italiana.
Segnatamente, è stato rilevato che il diritto alla cittadinanza, inteso come uguaglianza nelle opportunità, non deve più avere la connotazione negativa di “concessione”, ma deve assurgere a strumento per combattere le distanze formativa e/o lavorative che la sua mancanza crea; per mitigare la condizione di marginalità che vivono i giovani nati e/o cresciuti in Italia, e che sono cittadini italiani. È proprio lo status di cittadino che permette la piena realizzazione della persona umana e la partecipazione alla vita democratica del paese, come sancito dall’art. 3, secondo comma della Costituzione.
- Quali sono le persone, le realtà, le Associazioni, le istituzioni da coinvolgere?
- Le migliaia di giovani che vivono questa condizione in Italia, i c.d. “italiani senza cittadinanza”; le associazioni e gli attivisti che si occupano di questo tema ed esperti (giuristi, sociologi, psicologi, mediatori culturali, personalità istituzionali).
Agorà da cui è emersa la proposta:
Per una nuova legge sulla cittadinanza!
Il diritto è, per dirla con il pensiero di un grande giurista come Stefano Rodotà, “scienza pratica che incontra la vita”. Nel nostro Paese, però, la strada affinché il diritto alla cittadinanza incontri la vita di migliaia di giovani nati in Italia (da genitori stranieri) è ancora in salita; manca l’enzima in grado di accelerale questo processo, non più rinviabile. La legge 5 febbraio 1992, n. 91, che attualmente disciplina la materia relativa all’acquisizione della cittadinanza, si basa ancora principalmente sul principio dello ius sanguinis e prevede, in estrema sintesi, tre modalità per l’accesso alla cittadinanza: la nascita (da padre o madre cittadini italiani), la naturalizzazione e il matrimonio. Vogliamo promuovere un’Agorà che intenda riflettere sulla necessità che una riforma di tale disciplina è necessaria.
Un’Agorà, democratica, nella quale svolgere una discussione aperta e profonda sul tema; confrontarsi sull’urgenza di aprire al ius soli, al ius culturae all’interno di un dibattito che abbia la capacità di affrontare le posizioni ideologiche di chi oggi pensa di poter “trovare protezione” in società chiuse che si auto-rassicurano affidandosi al vincolo identitario di sangue. Se è vero, come affermato dalla Corte costituzionale nella sentenza n. 172 del 1999, che una «comunità̀ di diritti e di doveri, più ampia e comprensiva di quella fondata sul criterio della cittadinanza in senso stretto, accoglie e accomuna tutti coloro che, quasi come in una seconda cittadinanza, ricevono diritti», è altresì vero che la cittadinanza è un elemento essenziale per far sì che le persone possano godere pienamente di tutti i diritti fondamentali ed è, dunque, cruciale per definire un carattere essenziale della democrazia, e cioè il suo essere inclusiva ed aperta alla partecipazione quale importante strumento democratico. Le migliaia di ragazze e ragazzi italiani senza cittadinanza rappresentano una vera ferita, un vulnus di civiltà che rende più debole e povero il nostro Paese e, appunto, la nostra democrazia.
È arrivata l’ora di approvare immaginare una nuova legge sulla cittadinanza e di approvarla, al più presto! L’Agora si svolgerà lungo tutto il pomeriggio di sabato 27 novembre 2021, a partire dalle ore 15.00, presso "LOSTELLO | persone, progetti, pensieri" all’interno del Parco Cittadella della città di Parma.
Saranno presenti giovani attivisti ed attiviste per i diritti di cittadinanza. Hanno già confermato la loro partecipazione: Davide Skenderi, Insaf Dimassi, Anass Hanafi, Ihsane Ait Yahia, Bernard Dika, Renald Haxhibeku, Victoria Oluboyo, Ouidad Widy Bakkali, Marwa Mahmoud (elenco in aggiornamento).
Al termine dell’Agorà, a partire dalle ore 20.00, sarà possibile per i partecipanti cenare assieme nello stesso luogo (disponibilità limitata, è gradita la prenotazione almeno alcuni giorni prima dell’Agorà). Per partecipare e prenotare il tuo posto puoi scrivere anche ad agorademocraticaparma@gmail.com L'Agorà sarà trasmessa in diretta Facebook dalle pagine dei Giovani Democratici Parma, del Pd Parma e dei Giovani Democratici dell'Emilia-Romagna.
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