
Agorà Democratiche
AGORÀ DEMOCRATICHE
Costruzione di nuove case popolari, riduzione della fiscalità sul canone concordato, riduzione dei tempi per gli sfratti
- Descrizione dettagliata
- Nella situazione odierna, infatti, Milano,
nonostante un quadro generale di grande offerta (800.000 alloggi di proprietà privata e
circo 60.000 di proprietà pubblica fra Aler ed MM) rischia di diventare una città “per
pochi”, “escludente” nei confronti della classe media e dei giovani, che verrebbero
“espulsi” verso i comuni dell' hinterland. I ceti più fragili verrebbero esclusi anche dall'
housing sociale. Ultimamente il valore delle case è aumentato del 30-40% in alcuni
quartieri di periferia e le nuove residenze in programma non sono sufficienti al fabbisogno.
Inoltre l' espandersi del fenomeno dell' Airbnd ha sottratto ulteriori appartamenti privati
all' affitto. Mettere un tetto agli affitti però porterebbe verosimilmente ad un incremento
del “nero”, come verificatosi a Berlino. Si sente il bisogno di un coinvolgimento dello
Stato e dello stesso PD a livello nazionale attraverso i propri parlamentari.
L' housing sociale gioca un ruolo importante nella risposta al fabbisogno abitativo
ed, in parallelo, rappresenta un' opportunità per progetti di rigenerazione urbana (vedasi
ad es. l' ex Macello e il progetto denominato 5Square in via Amidani/Antegnati)
soprattutto quando va a riqualificare aree abbandonate senza ulteriore consumo di suolo. In
3-4 anni potremmo avere a Milano 10.000 nuovo alloggi a prezzi convenzionati, ma l'
obiettivo da porsi per poter calmierare il mercato è di 50.000.
Per la propria parte, il Comune ha approvato il Piano Offerta Abitativa e lanciato un
bando per case popolari con un aumento della percentuale degli alloggi riservati agli
indigenti e ai soggetti fragili, prevedendo contratti dove gli affitti sono garantiti per tre
anni dall' Amm.ne Comunale e percorsi di inserimento al lavoro.
Da segnalare infine l' attività di cooperative come Dar Casa, la cui base sociale è
composta da soggetti fragili che non hanno accesso all' ERP e che vengono accompagnati
in un percorso abitativo ed oltre. - Quale problema vuole affrontare questa proposta?
- “Diritto all' abitare: quali soluzioni?”
- Quali sono le persone, le realtà, le Associazioni, le istituzioni da coinvolgere?
- Comune, Aler, MM, Cooperative sociali
Agorà da cui è emersa la proposta:
Diritto all'abitare: quali soluzioni?
Il tema dell'abitare coinvolge nella nostra città, e nell'area metropolitana, migliaia di cittadini e di famiglie. C'è una difficoltà nell'accesso alla prima abitazione, sia in affitto che per l'acquisto, che interessa vaste fasce della popolazione, e senza adeguati interventi di mitigazione sui prezzi si rischia che Milano, come ha sottolineato in una recente intervista (Repubblica del 22 Gennaio) lo stesso Assessore alla Casa, Maran, si svuoti, che resti una “città per pochi”.
Attualmente, infatti, nonostante un quadro generale di grande offerta (circa 800.000 alloggi di proprietà privata, 35.000 case Aler e 23.000 di proprietà del Comune) a Milano c'è una domanda di affitto insoddisfatta che riguarda soprattutto la fascia di popolazione con un reddito tra i 1000/1500 euro la mese, quella in grado di sostenere un canone di locazione tra i 50 e gli 80 euro al mq annuo che non può accedere agli alloggi pubblici, ma allo stesso tempo fa fatica ad entrare nell' ERS (Edilizia Residenziale Sociale), quella promossa da cooperative, fondazioni etc., il cui canone è di 80/100 euro al mq annuo, adeguato per redditi tra i 1600 e i 2000 euro al mese. Si tratta molto spesso di giovani con lavori precari e sottopagati. Nel settore privato attualmente a Milano la media è di 4783 euro al mq per l'acquisto e di 200 euro al mq annuo per l' affitto. Ciò vuol dire che per l'acquisto di una abitazione di 80 mq servono circa 380.000 euro, per affittarla circa 1400 euro al mese. Del patrimonio pubblico abbiamo circa 10.000 alloggi sfitti a fronte di una lista di attesa di circa 16.000 famiglie (dati ottobre 2020).
Una forte correlazione poi è intervenuta negli ultimi due anni tra il tema del lavoro e quello dell'abitare. Anche se in questa fase si stanno registrando importanti segnali di ripresa, la pandemia ha inciso notevolmente sulla capacità delle famiglie di far fronte al costo dell' abitazione principale, sia che si tratti di affitto sia che si tratti di mutuo. Da non dimenticare inoltre il problema degli sfratti, il cui blocco è scaduto il 7 Gennaio. Sappiamo che l' Amministrazione comunale si è posto quello della casa come uno dei più importanti problemi da affrontare. Nell'Agorà, con la partecipazione di rappresentanti dell'Amministrazione comunale, del sindacato, della cooperazione e del mondo accademico, si vogliono individuare gli strumenti ed i percorsi ritenuti utili a fronteggiare le riportate criticità.
PARTECIPANTI:
Raffaele MAGNOTTA - Dipartimento Abitare e quartieri - moderatore Pierfrancesco MARAN - Assessore alla Casa del Comune di Milano Giuseppe JANNUZZI -Segr. Gen. Sunia Milano Carlo CERAMI - Presidente REDO Sgr SpA Matteo BUSNELLI - Lega COOP Lombardia Federico BOTTELLI - Pres. Commissione Casa Comune di Milano Sara TRAVAGLINI - Pres. Cooperativa DAR CASA Silvia MUGNANO - Prof. di sociologia urbana presso Università Bicocca Caterina ANTOLA - Presidente Municipio 3 Milano
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