
Agorà Democratiche
AGORÀ DEMOCRATICHE
Toponomastica e antifascismo: due proposte di legge contro revisionismo e violenza
- Descrizione dettagliata
- Intendiamo portare avanti due proposte di legge. La prima chiede la revisione della toponomastica dedicata a personaggi politici che hanno partecipato e aderito alla Repubblica di Salò o hanno promosso e contribuito all’applicazione delle leggi razziali.
L’altra intende definire e circoscrivere le sanzioni di comportamenti violenti, intolleranti e razzisti evidentemente ispirati alla cultura fascista.
Chiediamo inoltre che il Governo dia seguito alla Mozione parlamentare per lo scioglimento delle organizzazioni neofasciste.
- Quale problema vuole affrontare questa proposta?
- La memoria non può entrare in contrasto con la verità storica. C’è un tentativo in atto di normalizzare il fascismo storico come elemento identitario della destra che rischia di mettere in discussione il rapporto degli italiani con il loro passato. Questo progetto è alimentato dall’uso del web e dei moderni mezzi di socializzazione. Spesso si è tradotto in violenza esplicita e vigliacca ai danni dei più fragili e di minoranze.
- Quali sono le persone, le realtà, le Associazioni, le istituzioni da coinvolgere?
- Parlamentari, Ministero degli Interni, associazioni, studiosi di storia, di storia del fascismo e di fenomeni sociali
Agorà da cui è emersa la proposta:
Nell'Antifascismo le radici della nostra democrazia. Da Bologna l'impegno per i valori della Resistenza
Il Secondo conflitto mondiale ha lasciato tracce profonde nella storia di Bologna. Ma è la Resistenza che ha fatto la differenza: le basi clandestine, le azioni dei partigiani, le rappresaglie, le bombe e i rifugi, un territorio segnato ad ogni angolo. E’ qui che ha messo radici forti l’antifascismo italiano. E per questo, più tardi Bologna, medaglia d’oro alla Resistenza, pagherà un prezzo altissimo come simbolo della lotta antifascista e contro tutte le ingiustizie. Nell’Antifascismo ci sono le radici della nostra democrazia, dalla Resistenza è nata la nostra Costituzione. L’Antifascismo è un valore in sé, ancora vivo, vitale, potente che ogni individuo, ogni buon cittadino dovrebbe praticare come una religione laica. L’Antifascismo non appartiene solo alla storia: non è un percorso che ci siamo lasciati alle spalle. Sono sempre più moderni i valori del rispetto, della tolleranza, della tutela delle libertà fondamentali, della condanna dell’oppressione, del razzismo e della sopraffazione. Eppure la diffusione di moderni mezzi di comunicazione e di socializzazione ha moltiplicato i canali di affermazione e diffusione di pensieri, atteggiamenti e comportamenti spesso violenti e fascisti. E così Antifascismo oggi più che mai significa tutela delle libertà, delle minoranze, delle diversità, senso di giustizia e democrazia. L’Antifascismo va praticato ogni giorno. Ma soprattutto va insegnato proteggendo la memoria della Resistenza (sostenere i luoghi della memoria: Marzabotto, Sant’Anna di Stazzema, le Fosse Ardeatine, solo per citarne alcuni) e arginare con ogni mezzo chi ancora difende il fascismo contravvenendo in primo luogo alla nostra Costituzione. E’ tempo di riprendere in mano e approvare le leggi in materia di repressione della propaganda fondata sull’esaltazione dei metodi eversivi dell’ordinamento democratico propri dell’ideologia fascista o nazifascista. Tocca agli antifascisti di oggi diffondere e difendere la cultura della pace che è base su cui costruire un paese migliore, socialmente più giusto, aperto e illuminato. Abbiamo ancora molto lavoro da fare.
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