
Agorà Democratiche
AGORÀ DEMOCRATICHE
1) Proposta di riforma e armonizzazione delle normative su migrazione, accoglienza e integrazione per una gestione efficiente, solidale e sostenibile
- Descrizione dettagliata
- I necessari interventi migliorativi, sui diversi piani (legislativo, applicativo, amministrativo) devono essere concepiti entro una più generale riforma della legislazione nazionale sul fenomeno migratorio che dovrebbe veder superata l’impostazione difensiva/securitaria riveniente dalle leggi Turco-Napolitano e Bossi-Fini e che preveda:
- Meccanismi di ingresso per lavoro adeguati alla realtà produttiva e economica italiana
- Sponsorship privata
- Strumenti per attrarre studenti e ricercatori
- Meccanismi agevoli per i ricongiungimenti familiari
- Ingresso di professionalità sociali (es. sanitarie)
- L’istituzione della figura del Garante del Migrante e/o Rifugiato a tutti i livelli: nazionale, regionale, territoriale
In merito al sistema SAI si propone
1. Ripristinare integralmente le tre protezioni: Asilo, Sussidiaria, Umanitaria
2. Rendere il sistema SAI “strutturale” e limitare la permanenza nei CAS a max 60 gg
3. Nei CAS, in ogni caso, dovrebbero essere comunque forniti servizi di accoglienza e integrazione
4. Coinvolgimento e responsabilizzazione delle Regioni
5. Istituzione di una cabina di regia nazionale partecipata da Ministeri competenti, regioni, terzo settore
6. Introduzione delle quote assegnate alle Regioni abbinate a un sistema premiale a beneficio degli Enti locali titolari di progetti
7. Potenziamento e stabilizzazione dei finanziamenti e attribuzione di una quota alle regioni per sviluppare sistemi a rete territoriale
8. Introduzione diffusa, a tutti i livelli dell’istruzione, della formazione alla Cittadinanza Globale (UNESCO)
- Quale problema vuole affrontare questa proposta?
- adeguare la normativa italiana alla realtà e superare la visione difensiva rispetto alla migrazione e all'accoglienza e integrazione dei rifugiati e richiedente asilo
- Quali sono le persone, le realtà, le Associazioni, le istituzioni da coinvolgere?
- Partiti e movimenti del centro sinistra italiano. Gruppi parlamentari del centro sinistra. Associazioni impegnate nel settore migrazione/accoglienza
Agorà da cui è emersa la proposta:
Rifugiati e richiedenti asilo in Sardegna: una solidarietà negata
La Sardegna è penultima tra le regioni, prima solo del Veneto, nel contribure all‛accoglienza ed all‛integrazione di rifugiati e richiedenti asilo. Donne, uomini, bambini perseguitati o oppressi, provenienti da tanti paesi, chiedono aiuto avendone diritto, ma la nostra isola è sorda a questi appelli. Sono troppo pochi i Comuni sardi che accolgono questa umanità sofferente. Molti Sindaci, anche volendo aderire alla rete SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione), si scontrano con i pregiudizi alimentati dalla narrazione sovranista, con un sistema troppo centralizzato e sono lasciati soli da una Giunta regionale insensibile al problema. Una vergogna per tutta la Sardegna che deve essere al più presto lavata!
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1 commento
A mio parere e senza nulla togliere al merito dell'iniziativa, credo che il tema vada affrontato in modo sistemico e cioè creare una vera integrazione, all'Italia l'immigrazione è necessaria non si fanno figli, la destra scarica sull'immigrato tutto e ne approfitta per un ritorno elettorale la sinistra rilancia con un dentro tutti, credo che sia il momento di affrontare in modo serio utile e pragmatico il problema.
1 l'immigrato deve diventare un cittadino e come tale ha diritti e doveri e deve sottostare alle leggi Italiane.
2 le quote, l'accoglienza indiscriminata non è accettata dalla popolazione è un fatto e dobbiamo accettarlo perchè accogliendo tutti non si aiuta ne il Paese ne l'immigrato che finisce ghettizzato e strumento politico mentre dovrebbe essere una risorsa per il Paese e per se stesso, creare un sistema di integrazione è un obbligo e un dovere, ma per farlo bene devi dare una misura altrimenti diventa caos.
3 Serve creare un percorso credibile di inserimento sia nella società che nel mondo del lavoro, i centri d'accoglienza non dovrebbero essere dei Lager ma dei centri istituzionali e di integrazione alla pari di una scuola, dove insegnar loro la lingua, le basi civiche e di legge e di diritto, tentando di formare dei nuovi cittadini e non solo mantenere dei disperati che per necessità fuggono dietro un sogno illusorio.
Un tempo l'immigrato non regolare quando trovava lavoro e alloggio poteva regolarizzarsi e inserirsi nella società, oggi con questa legge assurda moltissimi sono clandestini e se non puoi regolarizzarti sei fuori non vivi ma sopravvivi e in queste situazioni la criminalità avanza, ma è colpa e conseguenza di un'accoglienza malfatta e malsana.
4 alloggi e il problema delle graduatorie per un alloggio popolare, questo è un tema complesso, magari sarebbe utile garantire il 50 % degli alloggi ai cittadini Italiani in difficoltà, questa soluzione potrebbe forse alleviare i malumori di chi (e sono molti) accetta con difficoltà di non avere una casa.
Forse sarebbe il caso di riformare l'edilizia agevolata, magari sollecitando l'affitto con riscatto piuttosto che l'assegnazione, è dimostrato che un bene di proprietà venga mantenuto meglio, e comunque i comuni non sono delle immobiliari ma dei gestori di servizi, in parte devono gestire le emergenze ma serve un Sistema che Dia una casa alla gente.
Pur condividendo con Voi il desiderio di accogliere il maggior numero possibile di nuovi cittadini, vi sollecito a riflettere e a cercare di ottenere il massimo possibile e decoroso e magari tentare di farlo bene :-)
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