
Agorà Democratiche
AGORÀ DEMOCRATICHE
L’arresto del consumo del suolo ed il riuso dei suoli urbanizzati.
- Descrizione dettagliata
- L’ Articolo 42 della Costituzione prevede: “La proprietà è pubblica o privata. I beni economici appartengono allo Stato, ad enti o a privati. La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti. La proprietà privata può essere, nei casi preveduti dalla legge, e salvo indennizzo, espropriata per motivi d'interesse generale. La legge stabilisce le norme ed i limiti della successione legittima e testamentaria e i diritti dello Stato sulle eredità.”
In questo quadro è necessario ristabilire che l’intoccabilità della proprietà privata deve essere parametrata alla tutela della funzione sociale. Se ciò non avvenisse verrebbero a decadere le tutele giuridiche e le condizioni di intoccabilità.
In questo quadro l’utilizzo del suolo non va più considerato a prescindere dalla destinazione, indicando un utilizzo solo nel caso di riuso e rigenerazione del patrimonio esistente.
I principi del riuso e della rigenerazione urbana vanno perseguiti immediatamente con nuovi strumenti di pianificazione e di conoscenza del territorio.
Serve prevedere misure di incentivazione per l’affermazione di azione virtuose e indirizzate a finanziare:
1) i Comuni e a loro forme di associate per interventi di riuso, rigenerazione urbana e bonifica di territori.
2) Soggetti pubblici e privati che per necessità di ampliamento dell’attività produttiva procedano al riuso di edifici dismessi.
3) Soggetti pubblici e privati che intendono recuperare edifici ed infrastrutture che appaiono incongrui con il contesto del paesaggio;
4) La rinuncia a diritti di edificazione con congrui fondi compensativi.
- Quale problema vuole affrontare questa proposta?
- Parametrare la proprietà pubblica e privata alla funzione sociale.
- Quali sono le persone, le realtà, le Associazioni, le istituzioni da coinvolgere?
- Il Parlamento Nazionale, le Assemblee Regionali, L’ANCI e L’URPER.
Agorà da cui è emersa la proposta:
Ambiente: la tecnologia della vita - Anticipare la scadenza 2050 puntando sull'impronta ecologica e sulle foreste.
Questa Agorà è promossa da iscritti al PD di Zola Predosa (BO) e da cittadini non iscritti impegnati da tempo sui temi ambientali, che assieme hanno contribuito ad elaborare il documento allegato, come base di discussione. Il governo del territorio deve svolgere una funzione sociale cioè quella di salvaguardare gli spazi vitali per il benessere dei cittadini e delle loro comunità (Art. 42 della Costituzione). Il suolo è una risorsa limitata e non rinnovabile, vitale per l’uomo e le specie viventi. Si degrada rapidamente, mentre si rigenera lentamente. Nel rapporto 2021 SNPA (Sistema Nazionale per la protezione dell'ambiente) si rileva che il consumo di suolo è stato 11 volte maggiore del ripristino di aree naturali: 56,7 km² di nuovo consumo contro 5 km² di aree naturali ripristinate, per un saldo netto di 51,7 km² di suolo consumato. Nonostante 175mila abitanti in meno. La velocità di consumo di suolo netto ... si mantiene, come negli ultimi anni, a 14 ettari al giorno … con perdita spesso irreversibile di aree naturali e agricole … per realizzare nuovi edifici, infrastrutture, insediamenti commerciali, ecc. dentro e fuori le aree urbane. Se a fronte della chiara indicazione normativa la risposta è quella dei dati riscontrati, c’è da chiedersi quale situazione riscontreremo nel 2050? Inoltre la deforestazione crescente è una delle cause del riscaldamento globale, dell’aumento della CO2 e dell’intensificarsi dell’effetto serra, della perdita di biodiversità, del dissesto idrogeologico, ecc. … PROPOSTA: ANTICIPARE LA SCADENZA 2050, PUNTANDO SULLA IMPRONTA ECOLOGICA E SULLE FORESTAZIONE URBANA E NON Fondamentale è delimitare le pratiche urbanistiche (cioè l’insieme dei provvedimenti atti a determinare il futuro di un territorio per organizzarlo in zone abitative, industriali e di servizio) in un quadro politico innovativo volto al “saldo zero nell’utilizzo del suolo”. La volontà politica va indirizzata: 1) al sostegno delle iniziative locali per il “saldo zero nell’utilizzo del suolo”; 2) a premiare finanziariamente la Pubblica Amministrazione impegnata in questa prospettiva. 3) ad una pianificazione del territorio basata su uno strumento finora poco utilizzato: l’impronta ecologica, cioè il calcolo del saldo fra le grandezze negative (ad esempio consumo di suolo, risorse consumate, rifiuti prodotti, CO2 compresa) e quelle positive atte a compensarne gli effetti (come forestazione urbana e non, riqualificazione di aree degradate, mantenimento delle radici identitarie ecc.) … … continua ed approfondisci nel documento allegato
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