
Agorà Democratiche
AGORÀ DEMOCRATICHE
Istituzionalizzare i Patti educativi di comunità attraverso un intervento legislativo nazionale
- Descrizione dettagliata
- Per ridurre le disuguaglianze contrastando l’abbandono scolastico e la povertà educativa proponiamo di istituzionalizzare i Patti educativi di comunità attraverso un intervento legislativo nazionale. Essi sono strumenti operativi introdotti recentemente dal Ministero dell’Istruzione ma sperimentati nel nostro Paese, soprattutto in occasione di eventi quali crisi sismiche o, più recentemente, la pandemia da covid 19, per dare alle comunità la possibilità di un nuovo protagonismo e rafforzare non solo l’alleanza scuola famiglia, ma anche quella tra la scuola e la comunità educante. In queste circostanze le comunità, dal basso, hanno saputo, in momenti complessi, interpretare le esigenze formative dei minori, in attuazione del principio di sussidiarietà di cui all’art. 118 della Costituzione.
I Patti mirano alla promozione dell’interesse generale, mediante la tutela di spazi e servizi di interesse pubblico, legati alla identità di un territorio e funzionali allo svolgimento della vita sociale delle comunità, anche attraverso lo sviluppo di esperienze di Service Learning, una proposta pedagogica innovativa che mette gli apprendimenti scolastici a servizio dei bisogni della comunità.
- Quale problema vuole affrontare questa proposta?
- Prevenire e combattere le nuove povertà educative, la dispersione scolastica, il fallimento formativo di un’alta percentuale dei giovani, attraverso un approccio partecipativo, cooperativo e solidale di tutti gli attori in campo che con pari dignità si impegnano a valorizzare e mettere a sistema tutte le esperienze e tutte le risorse del territorio.
- Quali sono le persone, le realtà, le Associazioni, le istituzioni da coinvolgere?
- Scuole, Enti Locali, Istituzioni pubbliche e private, le realtà operative nel terzo settore, le associazioni e anche i singoli cittadini.
Agorà da cui è emersa la proposta:
I servizi di prossimità per infanzia e adolescenza: problemi comuni e buone prassi
Il depauperamento degli organici dovuto al mancato turn over nei servizi di neuropsichiatria infantile ma anche nel servizio sociale e in tutti quegli Enti e istituzioni che si occupano del benessere delle bambine e dei bambini e delle/degli adolescenti, ha determinato un allontanamento, nel tempo e nello spazio, di supporti fondamentali alle famiglie ma anche alle scuole che sempre più spesso sperimentano da sole la difficoltà di intervenire sulle situazioni di disagio e non riescono più realizzare azioni concrete di prevenzione e contrasto.
La pandemia da covid 19 ha certamente visto un incremento delle risorse a disposizione degli istituti scolastici per servizi psicologici, di supporto all’inclusione, di contrasto al disagio e alla dispersione scolastica ma spesso questi progetti non dialogano con eventuali altri presidi territoriali, con conseguente dispendio di risorse e rischio di sovrapposizioni laddove invece sarebbe fondamentale assicurare coerenza e continuità agli interventi educativi Questa agorà intende quindi attivare un momento di confronto e di riflessione sull’importanza di creare strumenti atti a garantire il raccordo tra servizi per l’infanzia e l’adolescenza all’interno del sistema educativo territoriale, veri e propri servizi psicopedagogici territoriali di prossimità, che coprogettino e mettano a sistema le figure che affiancano le scuole e le famiglie, le attività e i progetti già esistenti nelle ASP, nei Comuni, nelle associazioni, affinché nascano piste di lavoro e interventi strutturali in grado di condividere esperienze, competenze e intenti.
Auspicando un coordinamento pedagogico pubblico ma con il contributo di tutti i soggetti operanti in questo campo, si intende proporre la creazione di punti di accesso facilmente raggiungibili da parte delle famiglie, in grado di orientarle ai servizi o dare risposte qualificate ai loro problemi che promuovano ricerca e sperimentazione, scambio di esperienze e di progettualità, implementazione della cultura della valutazione della qualità.
Il Dipartimento Scuola del PD Palermo Metropolitana, per condividere problemi comuni e buone prassi e in vista della co-costruzione di proposte operative, promuove un dialogo che vedrà insieme a espert* e testimoni privilegiat* operanti sul territorio, la partecipazione di:
- Manuela Ghizzoni, responsabile nazionale Scuola e Università del Partito Democratico;
- Grazia Baracchi, Assessora all'Istruzione, Formazione professionale, Sport, Pari opportunità del Comune di Modena;
- Annalisa Libbi, Responsabile Regionale Scuola del Partito Democratico Abruzzo;
- Alfio Marini, Responsabile Dipartimento Scuola del Partito Democratico di Udine;
- Elefteria Morosini Responsabile Dipartimento Scuola del Partito Democratico Milano Metropolitana;
- Maurizio Gentile, psicologo, psicoterapeuta esperto di problematiche sul disagio infanto-giovanile
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