
Agorà Democratiche
AGORÀ DEMOCRATICHE
Percorsi di alfabetizzazione digitale.
- Descrizione dettagliata
- Riteniamo necessario realizzare progetti di tutoraggio digitale, al fine di ampliare la percentuale di persone in grado di effettuare sia le operazioni più basilari come l’uso di applicazioni di messaggistica, che operazioni più complesse come il commercio digitale. Questi corsi, pubblici, potrebbero aiutare concretamente le persone mediante nozioni pratiche e la spiegazione delle procedure da effettuare per concludere operazioni. Durante lo svolgimento dei corsi stessi, potrebbe essere utile che vi partecipassero persone di diverse fasce di età, in modo che si possa sviluppare un vero e proprio scambio generazionale: gli incontri potrebbero partire proprio da spiegazioni svolte dai ragazzi, i quali possono presentare ai più adulti la logica dei social network e di una tecnologia con la quale durano meno fatica di altri a stare al passo. Proponiamo anche una maggiore apertura delle scuole medie e superiori all’apprendimento con strumenti digitali quali tablet e computer. Ciò favorirebbe non solo le possibilità di apprendimento, ma aiuterebbe anche i ragazzi nell’impatto col mondo dell’istruzione secondaria ed universitario. Inoltre, sarebbe utile l’istituzione di ore dedicate appositamente al buon uso degli strumenti tecnologici a partire dalle scuole elementari. Queste ore di educazione digitale non solo permetterebbero di accrescere la percentuale di utenti connessi, ma aumenterebbero la consapevolezza dei navigatori digitali del futuro.
- Quale problema vuole affrontare questa proposta?
- Scarse competenze nell'utilizzo del mezzo digitale. Secondo il Parlamento ed il Consiglio europeo, le competenze digitali sono una delle otto competenze chiave per l’apprendimento permanente, utili ad ogni cittadino per inserirsi nel tessuto sociale e lavorativo.
- Quali sono le persone, le realtà, le Associazioni, le istituzioni da coinvolgere?
- Amministrazioni comunali, Ministero dell'innovazione tecnologica e transizione digitale, ricercatori, cittadini, Scuola, Ministero dell'Istruzione, Ministero dell'Università e della Ricerca.
Agorà da cui è emersa la proposta:
In-formiamoci: per una transizione digitale consapevole
Il periodo che stiamo vivendo viene spesso classificato come “era digitale”, erroneamente inteso come un momento storico in cui chiunque ha a disposizione servizi e informazioni in breve tempo. Ma è davvero così? Lo strumento digitale oggi è una risorsa essenziale, tuttavia ad alcuni è precluso quello che ormai si è affermato come “diritto alla digitalizzazione”: ciò ha dato vita al famoso “digital divide”, che indica il divario tra le persone che dispongono di tali mezzi e coloro che, invece, ne sono privi. Tale situazione può essere dovuta a diversi fattori: condizioni economiche, livello di istruzione, caratteristiche personali (età, sesso), appartenenza a gruppi, qualità delle infrastrutture e provenienza geografica. Si rischia così di rafforzare ulteriormente la frazione tra il centro e le periferie, zone che potrebbero invece essere valorizzate qualora si investisse in infrastrutture digitali. Sull’altro fronte, l’accesso a una ricchezza indeterminata di informazioni, può produrre disorientamento ed è la ragione per cui si discute sullo sviluppo di una consapevolezza di utilizzo di questi strumenti. Per uscire dalla cacofonia del presente, serve un’ottica aperta ma allo stesso tempo critica, che sia di contrasto alle fake news e che sappia utilizzare al meglio tutte le potenzialità della rete.
Elenco dei sostenitori
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