
Agorà Democratiche
AGORÀ DEMOCRATICHE
Riformare la Provincia autonoma di Trento trasferendo risorse, personale e competenze ai Comuni e alle Comunità
- Descrizione dettagliata
- Lo Statuto di Autonomia prevede che spettino di norma agli enti locali le funzioni amministrative , ma nel tempo a fronte di un forte trasferimento di competenze alla Provincia non è seguito un decentramento, per cui oggi l'accentramento provinciale è enorme e gli enti locali sono stati declassati. Si vuole attivare una riforma della Provincia in base ai principi di sussidiarietà e responsabilità, trasferendo risorse , personale e competenze che rendano i territori protagonisti. Solo con servizi diffusi è possibile per un territorio alpino evitare la concentrazione urbana e ridurre la mobilità . Il centrosinistra non ha avuto il coraggio di farlo fino in fondo quando era al governo,c'è bisogno di rilanciare la capacità di riforma se si vuole riconquistare il consenso per ritornare al governo della Autonomia
- Quale problema vuole affrontare questa proposta?
- eccesso di accentramento di funzioni e di servizi in capo alla Provincia e conseguente centralizzazione nella città di Trento a scapito della possibilità di tenere vive e popolate le realtà di valle e di montagna
- Quali sono le persone, le realtà, le Associazioni, le istituzioni da coinvolgere?
- le comunità locali e le loro espressioni civiche e politiche, le forze del centrosinistra a partire dal PD
Agorà da cui è emersa la proposta:
Comunità di valle. La riforma che non c'è.
Dopo la legge provinciale del 2020 che ha commissariato le Comunità di valle in attesa della riforma annunciata dalla Giunta provinciale, è stato presentato un disegno di legge che modifica la governance delle Comunità in attesa di una riforma generale. L'ennesimo rinvio da parte di un governo provinciale che non sa cosa fare delle Comunità, né sa come riorganizzare i servizi gestiti dai Comuni e dalle Comunità. Già il commissariamento ha comportato problemi nella gestione dei servizi, a partire da quelli sociali, ma soprattutto ha paralizzato la programmazione e la pianificazione urbanistica assegnate alle Comunità.
La nuova proposta di legge affronta il tema del governo delle Comunità di valle, sostituendo l' Assemblea di comunità, eletta direttamente dalla popolazione, con la Conferenza dei sindaci , ma lasciando una Assemblea per la pianificazione urbanistica. Una gran confusione che ricade su Comunità e Comuni compromettendo la qualità dei servizi.
Non si affronta il problema del governo delle valli, né la crescita delle Comunità locali, si concentra l'amministrazione e il governo a livello provinciale e si lascia ai Comuni il problema della gestione associata e della condivisione delle scelte economiche e sociali che riguardano un comune territorio. L'unica idea è quella di impedire un governo condiviso delle valli e dei territori omogenei, per lasciare alla Provincia ogni potere di decisione e di contrattazione con i Comuni.
C'è bisogno di analizzare la situazione che si è creata nelle Comunità commissariate e nei Comuni in difficoltà per la confusione creata, entrare nel merito del disegno di legge proposto, riprendere il confronto tra amministratori e comunità locali per individuare la strada da percorrere per rilanciare il decentramento amministrativo e la sussidiarietà e per costruire forme concrete di autogoverno locale. All’incontro, aperto alla partecipazione e al contributo di tutti, interverranno tra gli altri: Egon Angeli, presidente della Assemblea della Vallagarina per la pianificazione urbanistica Stefano Barozzi, sindaco di Mori Stefano Bisoffi, presidente della Comunità della Vallagarina Alessio Manica, consigliere provinciale PD Andrea Miniucchi, assessore urbanistica Rovereto Alessandro Olivi, consigliere provinciale PD Enrica Zandonai, ex assessora politiche sociali L’incontro verrà trasmesso in diretta facebook sulla pagina del PD del Trentino
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