
Agorà Democratiche
AGORÀ DEMOCRATICHE
Mobilità nelle Aree Interne : il TPL come strumento per ridurre le disuguaglianze e portare sviluppo
- Descrizione dettagliata
- Durante l’agorà sono emersi vari problemi a livello locale e regionale, alcuni dei quali possono avere riflessi anche a livello nazionale. Con questo documento proviamo ad elencarli in maniera concisa e a presentare proposte per la loro risoluzione.
Problema: Geomorfologia Amministrativa del Piemonte:
Il Piemonte presenta una situazione particolare: il 51% dei Comuni ha meno di 1000 abitanti ma copre il 41% della superficie regionale, rappresentando tuttavia soltanto il 7% della popolazione piemontese. Di conseguenza il peso politico di questi Comuni non è equivalente alla loro estensione territoriale. La nostra regione risulta essere spesso Torino centrica, ponendo in secondo piano anche città di medie dimensioni come Asti, Alessandria, Cuneo, Biella, Vercelli e Novara.
La costituzione all’articolo 16 sancisce il diritto dei cittadini a circolare liberamente (salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza) sul territorio nazionale. Purtroppo, la disparità di trattamento esistente tra centro e periferie impedisce spesso di esercitare questo diritto, soprattutto se non si dispone di un mezzo di proprietà o non si è in condizione di condurlo. Questa disuguaglianza non solo crea cittadini di serie A e di serie B (chi vive in città rispetto a chi vive in aree rurali ed interne) ma crea anche le condizioni per lo spopolamento delle aree più isolate.Proposta:
• Un Trasporto Pubblico Locale multimodale che assicuri un servizio capillare che consenta di arrivare ai centri nodali locali e nazionali senza problemi che integri servizi navette anche a chiamata, autobus, treno e alta velocità nel modo più semplice possibile;
• Rinnovo del parco mezzi con mezzi meno inquinanti puntando a sviluppare una mobilità basata su elettrico e idrogeno, non appena la tecnologia sarà matura (per questo è necessario incentivarne la ricerca e lo sviluppo);
• Introduzione di treni moderni che consentano di lavorare durante il viaggio (zone predisposte con prese di corrente, tavolini e accesso a una rete wi-fi stabile), così da aumentare l’attrattiva di questo mezzo di trasporto;Problema: Efficienza, chiarezza, qualità e controllo del servizio:
Il trasporto pubblico locale in Piemonte è stato molto trascurato e questo si è riverberato sul servizio, registriamo: tempi di percorrenza lunghi (Alba Milano più di 4 ore) e cadenza di passaggio a singhiozzo, difficoltà di consultazione di orari di partenza e arrivo, mezzi vecchi (l’età media dei treni piemontesi è di ben 17 anni, a fronte di un solo anno di vita dei treni in Emilia-Romagna).
Il rapporto qualità prezzo è basso: i pochi fondi investiti nel trasporto pubblico corrispondono a un servizio scarso, non in grado di attirare chi si deve spostare e non concorrenziali nei confronti del mezzo personale.Proposte:
• Costi standard superamento della spesa storica e delle proroghe all’affidamento;
• Efficientamento del servizio tramite digitalizzazione e introduzione del biglietto unico che armonizzi le diverse modalità di trasporto (su gomma, su ferro e mezzo personale);
• Raccolta dei dati (da mantenere in mano al pubblico) per l’analisi e il miglioramento del servizio.
• Introduzione nei Contratti di Servizio di clausole legate alla qualità del servizio, che tengano anche conto della necessità di garantire sempre il massimo livello di sicurezza per tutti i fruitori del TPL;
• Introduzione di premi di produzione per chi raggiunge i livelli di qualità richiesti;
• Istituzione di un organo che possa controllare la qualità del servizio.Problema: Inquinamento, Transizione Ecologica e Volontà Politica:
Situazione:
Una parte importante del Piemonte è costituita dalla Pianura Padana: la Pianura Padana è, secondo numerose ricerche, una delle aree più inquinate d’Europa. E’ imperativo ridurre il traffico su mezzi personali: in primo luogo per tutelare la salute pubblica e dell’ambiente in secondo luogo perché l’Unione Europea ha posto come obiettivo il trasferimento del 10% del traffico sul trasporto pubblico, fornendo 30 miliardi di euro in finanziamenti europei per il Trasporto Pubblico Locale.
Il territorio italiano, soprattutto al Nord e soprattutto in Piemonte ha un’infrastruttura ferroviaria molto sviluppata, con migliaia di chilometri di rotaia.
Direzione politica attuale:
Il TPL piemontese sconta diversi problemi, primo fra tutti la mancanza di una volontà politica volta a fornire un servizio efficiente ed economico: è evidente che l’attuale giunta Cirio non ritiene di investire nel Trasporto Pubblico Locale. Questo si riflette sulla quantità di risorse che la Regione decide di investire nel TPL: solo lo 0,03% del bilancio regionale (Regioni con popolazione e PIL comparabili come Toscana ed Emilia-Romagna investono rispettivamente lo 0,4% e lo 0,3% del bilancio regionale).
Questa direzione politica implica una riduzione del servizio e una gestione poco avveduta che ha portato la Regione Piemonte ad avere due diversi contratti di esercizio invece di uno solo.
In molte zone interne il servizio ferroviario è assente nel fine settimana oppure è stato totalmente sospeso, perché considerato non economicamente sostenibile.Proposte:
• più Politica - Prendere una posizione politica chiara: dobbiamo inventare il futuro con capacità di progettazione e una visione che coniughi sostenibilità ambientale, economica e sociale, che punti sulla coesione sociale e territoriale che immagini un futuro per le aree interne che si spopolano e per i giovani che spesso lasciano le aree interne, se non l’Italia stessa.
• La politica deve tornare ad essere protagonista e mettere in luce le opportunità che possono derivare dall’investimento nei servizi;
• Possiamo immaginare un futuro sostenibile in cui si possano contenere gli effetti del cambiamento climatico con il progressivo abbandono delle fonti fossili con una riconversione dell’economia (si parla della creazione di una Hydrogen Valley dedicata all’idrogeno che possa convertire l’industria in industria green https://www.ilsole24ore.com/art/sono-gerbido-e-novara-hub-futura-hydrogen-valley-AESdbDG);
• Possiamo immaginare un futuro dove le aree interne possano essere luoghi di lavoro agile grazie alle infrastrutture e ai servizi che consentano a chiunque di raggiungere facilmente qualsiasi luogo, dalla grande città al piccolo paese, incentivando lo smart working, il south working e il turismo sostenibile.
• Possiamo vedere lo sviluppo sociale ed economico che il Trasporto Pubblico Locale può creare tramite nuovi posti di lavoro sia diretti (ovvero chi lavora per le aziende che forniscono il servizio), sia indiretti (le aziende che si occupano di preservare il corretto funzionamento delle infrastrutture necessarie o che producono i mezzi di trasporto.
• Il Trasporto Pubblico Locale come ogni servizio non può essere misurato in termini meramente di profitto, perché non sempre è redditizio dal punto di vista economico se mal gestito. Va quindi istituita una modalità di misurazione della prestazione che tenga in considerazione anche e soprattutto l’impatto ecologico, di coesione sociale e di riduzione dei costi (manutenzione strade) e l’aumento della sicurezza (dovuto a una minore circolazione di veicoli);
• Andando più nello specifico del territorio: i Comuni di Nizza Monferrato e Canelli fanno parte del Sito Unesco PAESAGGI VITIVINICOLI DEL PIEMONTE: LANGHE-ROERO E MONFERRATO. Lo sviluppo di un Trasporto Pubblico Locale, oltre che funzionale allo sviluppo turistico, è necessario per garantire al territorio la sostenibilità dal punto di vista ambientale (e quindi la preservazione stessa delle sue peculiarità che gli sono valse il prestigiosissimo riconoscimento Unesco). - Quale problema vuole affrontare questa proposta?
- Le aree rurali e interne hanno un grave problema di mobilità pubblica, spesso le amministrazioni non ritengono che il TPL sia un servizio su cui puntare, questo comporta lo spopolamento di vaste aree del Paese che rischiano di desertificarsi.
- Quali sono le persone, le realtà, le Associazioni, le istituzioni da coinvolgere?
- Amministrazioni Comunali, Provinciali e Regionali, associazioni di categoria e di pendolari, associazioni che si occupano di coworking, smartworking e southworking
Agorà da cui è emersa la proposta:
Mobilità nelle Aree Interne: una risorsa per inventare il futuro dei nostri territori
Nell'ottica del Next Generation EU, dell' European Green Deal e del conflitto in Ucraina affrancare la mobilità delle persone dai combustibili fossili è una necessità sempre più impellente. Le zone interne subiscono maggiormente la pressione del costo dei carburanti a causa delle frequenti carenze del trasporto pubblico, che costringono i cittadini ad usare il mezzo personale per i propri spostamenti. A ciò si aggiunga l'ulteriore ostacolo alla mobilità per coloro che non dispongono di un mezzo di trasporto proprio o sono impossibilitati a condurlo (in primis anziani e studenti). Avere un Trasporto Pubblico Locale che sia efficiente e diffuso capillarmente è quindi una condizione necessaria per il futuro delle zone interne, minacciate dallo spopolamento e dall'isolamento. In questo incontro cercheremo di individuare modalità di sviluppo del TPL partendo dal caso critico della Valle Belbo, nel Sud Astigiano, che sia sostenibile (dal punto di vista ambientale, sociale ed economico) in un'ottica di sviluppo turistico, di accoglienza di smart-workers e di coesione territoriale e sociale.
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