
Agorà Democratiche
AGORÀ DEMOCRATICHE
Casa della Comunità centro di riferimento obbligatorio per tutti i servizi locali per la salute
- Descrizione dettagliata
- Il PD deve mettere in atto tutte le azioni necessarie affinché ogni nuova norma o regolamento nazionale relativa a “salute-benessere-sanità” preveda la Casa della Comunità come centro di riferimento obbligatorio, prevedendo inoltre che:
- direzione-coordinamento della Casa della Comunità sia rigorosamente pubblico;
- medici e pediatri di famiglia siano coinvolti nei meccanismi di coordinamento della Casa della Comunità con ruolo centrale, con possibilità di operare sia presso la Casa della Comunità stessa sia presso propri studi, specialmente nelle realtà a bassa densità abitativa;
- diventi strutturale il rapporto con i Comuni ed il coinvolgimento delle associazioni del terzo settore, sia nel coordinamento, sia nello svolgimento dell’attività socio-sanitaria. - Quale problema vuole affrontare questa proposta?
- Mancanza di coordinamento-integrazione tra i diversi servizi alla persona (sanitari, sanitario-assistenziali, sociali).
- Quali sono le persone, le realtà, le Associazioni, le istituzioni da coinvolgere?
- Ministero Salute, Regioni, Comuni e Associazioni di Comuni; Professionisti della salute, Ordini delle professioni sanitarie, Sindacati dei lavoratori e dei pensionati, associazioni di malati-cittadini.
Agorà da cui è emersa la proposta:
Lombardizzare il Servizio Sanitario Nazionale: un rischio da scongiurare. Come?
Più sintomi mostrano che è in atto il tentativo di esportare in tutta la nazione il modello del Servizio Socio-Sanitario lombardo, nonostante abbia mostrato tutta la sua fragilità, preesistente, in occasione dell’epidemia COVID.
In questa Agorà Democratica cercheremo di individuare le azioni, e di proporle al PD nazionale, necessarie per bloccare questo rischioso orientamento.
Per un primo approfondimento: https://www.saluteinternazionale.info/2021/09/lombardizzare-il-ssn/
Il giorno prima dell'evento, le persone registrate all'Agorà riceveranno via mail il link per partecipare online.
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3 commenti
Le Case della Comunità indicate nel PNRR devono essere definite in accordo tra Regione (loro enti preposti) e le Amministrazioni Comunali al fine di trovare luoghi, definire servizi sanitari e socio- sanitari con l'obiettivo di rispondere concretamente alle molteplici necessità di "salute" a favore della cittadinanza che molto ha sofferto in questi mesi di pandemia Covid.
Devono avere bacino utenti Max 15 -20000 È non 50.000 come propone Moratti !
Si allontanerebbe ancora di più rapporti nel territorio
Il pd deve spingere affinché sindaci e consiglieri comunali di area pd si muovano attivamente, anche coordinandosi in una logica consortile, per influire sulle scelte delle aziende sanitarie nella localizzazione delle case della Comunità
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