
Agorà Democratiche
AGORÀ DEMOCRATICHE
Contrasto del caporalato, dello sfruttamento e del salariato e aumento dei salari.
- Descrizione dettagliata
- La Basilicata da tempo è attraversata ed è oggetto di una crescente escalation di atti delinquenziali che ne influenzano negativamente la crescita e lo sviluppo e che meritano maggiore attenzione da parte di tutte le istituzioni. Non esiste l'isola felice e quello che la DIA ci consegna, specialmente nel Metapontino, è un quadro assai preoccupante. Pertanto, occorre assumere come prioritaria la questione della legalità, garantendo risorse e strumenti ma soprattutto intraprendendo una battaglia senza sosta per sconfiggere definitivamente caporalato, sfruttamento e precariato. La questione salariale è una questione sociale e quindi di legalità e di inclusione. Per contrastare il caporalato servono risorse e programmazione.
- Quale problema vuole affrontare questa proposta?
- Aumento del precariato e dello sfruttamento.
- Quali sono le persone, le realtà, le Associazioni, le istituzioni da coinvolgere?
- Istituzioni, organizzazioni sindacali, organizzazioni datoriali.
Agorà da cui è emersa la proposta:
Legalità e Territorio: La Basilicata e la crisi sociale
Agorá organizzata da Maddalena Labollita
Le più recenti operazioni antimafia che hanno interessato il territorio lucano mostrano come il quadro sulla criminalità organizzata in Basilicata desti ormai grande preoccupazione a livello sociale. La storia lucana di questi ultimi 40 anni ci consegna indizi forti di sviluppo della capacità criminale dei clan sia nella fascia ionica sia nelle terre del petrolio. Le organizzazioni criminali puntano al consenso e ad accumulare capitale sociale, instaurando un sistema di regole valido nella rete delle relazioni locali e aggredendo tutti i settori dell’economia regionale in fase di espansione.
Tali associazioni criminali consentono di ritagliare ampi spazi di operatività anche alle “giovani leve" attirandoli con guadagni facili e molto redditizi ed alimentando, così, nel territorio lucano il fenomeno della criminalità giovanile in tutte le sue espressioni. L'inaugurazione della sezione della DIA-Direzione Investigativa Antimafia- in Basilicata, avvenuta il 7 Febbraio in seguito a numerose richieste degli ultimi anni, mostra, dunque, la necessità di consolidare un presidio fondamentale di legalità e sicurezza a tutela della collettività.
Nella prima parte dell’Agorà, con la partecipazione della Vice Presidente del Senato e Responsabile Giustizia e diritti del PD, Anna Rossomando, affronteremo i temi della sicurezza e della legalità, con particolare riferimento al PNRR e ai metodi di contrasto delle infiltrazioni mafiose. Il dibattito porrà poi l’attenzione sulla soppressione del Tribunale di Melfi e del Tribunale di Pisticci (sede distaccata di Matera), in seguito alla riorganizzazione dei Tribunali italiani voluta dall’ex Ministro della Giustizia Severino con d.lgs 155/2012. Tema tanto delicato quanto importante per il futuro della Basilicata, in termini di sicurezza del territorio e di efficienza economica che ne deriverebbero dalla riapertura dei predetti uffici giudiziari.
Ciò si inserisce in un dibattito nazionale sempre più acceso e attuale sul tema della giustizia, ormai terreno di scontro da circa 30 anni, e che sta impedendo di consegnare all’Italia un sistema più efficiente che garantisca il rispetto della legalità insieme alla certezza del diritto e dei diritti dei cittadini, anzitutto quello di ottenere giustizia in temi rapidi. Un sistema giustizia più equo ed efficiente rende lo Stato maggiormente in grado di impiegare tutte le risorse e le energie nel contrasto all’illegalità e alla criminalità, a partire da quella organizzata.
L’iniziativa ospiterà relatori provenienti dalla classe forense lucana, istituzioni pubbliche, amministratori locali, l’associazionismo sociale e le organizzazioni sindacali, affinché si prenda atto di un quadro emergenziale in cui è necessario diventare tutori della legalità territoriale, in una visione programmatica, mediante formazione, promozione culturale e capacità di mobilitazione.
Elenco dei sostenitori
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