
Agorà Democratiche
AGORÀ DEMOCRATICHE
Italiani all’estero: politiche per la mobilità intra-Europea
- Descrizione dettagliata
- 1. Iniziative territoriali
Strutturare un gruppo di lavoro permanente con i rappresentanti delle realtà intervenute nell’agorà affinché le tematiche affrontate possano essere approfondite e alcune proposte pertinenti possano essere formulate. Un primo output su cui lavorare potrebbe essere rappresentato dall’elaborazione di un volume su “I tuoi diritti in Belgio”, dato che l’Agorà si è tenuta a Bruxelles, al fine di replicare la buona pratica rappresentata dal libro di Alessandro Bellardita “I vostri diritti in Germania”. Il gruppo di lavoro può iniziare la sua attività a Bruxelles e ampliarsi con il coinvolgimento di realtà operative in altre città Europee.2. Iniziative legislative a breve termine
Collaborare con i rappresentanti parlamentari per un impegno che abbia la finalità di un aumento dei fondi destinati ai patronati all’estero. Tale obiettivo è da incardinare nei lavori per la prossima legge di bilancio.3. Iniziative a lungo termine
➢ Investire su un lavoro Ministero degli Esteri-Ministero del Lavoro-CGIE affinché i canali di quest’ultimo (sito web) diventino un terminale per la ricerca di informazioni utili alla pianificazione del periodo di mobilità all’estero.
➢ Lanciare l’idea della creazione di un dipartimento inter-ministeriale partendo dal Ministero degli Esteri e dal Ministero del Lavoro.
➢ Portare le questioni relative alla mobilità all’estero nel tavolo della Conferenza Stato-Regioni e lavorare su una maggiore attribuzione delle competenze al livello regionale (livello di maggiore prossimità istituzionale alle persone che programmano la propria mobilità). - Quale problema vuole affrontare questa proposta?
- Mancanza di fondi e di infrastrutture capaci di rispondere ai bisogni della "nuova immigrazione"; Necessità di ampliare le politiche a supporto di chi pianifica di lasciare temporaneamente o stabilmente l’Italia per opportunità formative e/o professionali.
- Quali sono le persone, le realtà, le Associazioni, le istituzioni da coinvolgere?
- Italiani all'estero e le loro Associazioni, Parlamentari eletti nella Circoscrizione Estero, Patronati, CGIE, Comites, FILEF, Ministero degli Esteri, Ministero del Lavoro
Agorà da cui è emersa la proposta:
Italiani all’estero: politiche per la mobilità intra-Europea
Da cosa partiamo Il dibattito politico contemporaneo ci presenta il tema della migrazione quasi sempre come un fenomeno in entrata. Tuttavia, i flussi migratori in uscita sono altrettanto rilevanti. Basti pensare che nel 2021 gli italiani regolarmente registrati all’estero erano circa 600.000 in più rispetto agli stranieri in Italia (5.6 milioni iscritti all’AIRE contro 5 milioni iscritti in Italia, secondo ISTAT). La migrazione in uscita oggi assume caratteristiche ben diverse rispetto a quella del passato, in particolare in confronto al periodo successivo alla fine del secondo conflitto mondiale. Le italiane e gli italiani si muovono non solo per necessità ma anche per cercare nuove opportunità sia lavorative che educative e spesso lo fanno con una prospettiva di breve periodo. Sono cambiate le motivazioni e i tempi della mobilità. Se consideriamo gli italiani che lasciano il nostro paese per raggiungerne un altro nell’Unione Europea, questi godono certamente dei diritti correlati alla cittadinanza europea ma spesso riscontrano diverse difficoltà di accesso alle informazioni e al supporto necessario per rispondere ai propri bisogni, di fatto trovandosi limitati nell’accessibilità ai diritti in questione. Inoltre, la natura frammentaria e temporanea dei fenomeni di migrazione all’estero indebolisce gli italiani che si trovano spesso in nuovi paesi senza la capacità di orientarsi e sfruttare appieno le possibilità offerte dalla mobilità intra-Europea. Molto spesso interfacciarsi con le autorità locali e nazionali del posto di arrivo presenta diversi ostacoli per azioni come il cambio di residenza, l’accesso ai servizi, la ricerca di lavoro, l’iscrizione all’università o ad altri servizi educativi. I lavoratori, in particolare, incorrono spesso in situazioni complesse da gestire per quanto riguarda la sicurezza sociale, le condizioni di lavoro, la capacità contrattuale sul proprio salario, l’accesso al welfare, la formazione, la tassazione. Ancor più, i lavoratori frontalieri, o quelli con contratti atipici, devono spesso far fronte a condizioni di particolare discriminazione, a causa del loro status mal definito e poco protetto. Mentre il dibattito politico italiano si concentra su incentivi al rientro o su misure indirizzate agli italiani già stabilizzati in un altro Paese, il confronto sulle politiche a supporto di chi pianifica di lasciare temporaneamente l’Italia per opportunità formative e/o professionali è pressoché assente. Così, da un lato, si assottiglia il contatto con coloro che sono in partenza e di conseguenza la loro tutela che ne favorirebbe, in un secondo momento, anche un rientro capace di valorizzare il sistema paese dal punto di vista culturale, produttivo, lavorativo; dall’altro, si perde l’occasione di incentivare i cittadini a beneficiare dei vantaggi e delle opportunità che la mobilità, specialmente intra-UE, può offrire. I bisogni e le domande poste dalla “nuova emigrazione” sono tanti e complessi e il più delle volte non corrispondono a quanto tradizionalmente è previsto da enti di supporto esistenti. Un confronto su di essi e sulle politiche ad essi indirizzate non può certamente esaurirsi in una singola Agorà. Ad ogni modo, risulta sempre più urgente la necessità di avviare un dibattito in merito alla condizione degli italiani all’estero. Con l’agorà “Italiani all’estero: politiche per la mobilità intra-Europea” ci si pone dunque l’obiettivo di avviare il dibattito su questi temi per poi continuare a discutere e ad approfondire nel corso di ulteriori iniziative future. Promotore: MOVIMENTA Parteciperanno: Monica Frassoni, componente dell'Osservatorio degli Indipendeti delle Agorà Democratiche, INCA Belgio (Association italo-belge pour l'assistance); FILEF (Federazione Italiana de Lavoratori Emigrati e Famiglie); CGIE (Consiglio Generale degli Italiani all'Estero); Parlamentari eletti all'estero; Esperti Obiettivo Agorà - Agenda setting - Avviare un dibattito su un ambito di politiche ad oggi non affrontato - Completare il dibattito sugli italiani all’estero portando il focus sulla fase di partenza - Lanciare una serie di iniziative per approfondire i temi affrontati durante l’Agorà
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