
Agorà Democratiche
AGORÀ DEMOCRATICHE
Sostegno alle imprese per la realizzazione della pariteticità dell’impegno dei coniugi
- Descrizione dettagliata
- Le Imprese devono essere accompagnate in questa rivoluzione. Per le Pmi vanno introdotti anticipi da parte dell’INPS delle indennità da corrispondere. In generale servono sgravi contributivi per le sostituzioni del personale in maternità/paternità e per il part-time di coppia. Va inoltre prevista la riduzione del costo del lavoro per la quota del 20% della maternità/paternità obbligatoria. Le imprese devono essere inoltre assistite nella istituzione del “manager della condivisione”, diretto a migliorarne organizzazione/produttività.
- Quale problema vuole affrontare questa proposta?
- Basso tasso di attività femminile, asimmetria nella ripartizione del carico delle incombenze familiari.
- Quali sono le persone, le realtà, le Associazioni, le istituzioni da coinvolgere?
- Serve un intervento normativo come quello previsto dal ddl Nannicini (2125 del 23 giugno 2021)
Agorà da cui è emersa la proposta:
Genitori alla pari
Agorá organizzata da Luca Filippa
Dobbiamo smetterla di indignarci per le parole di qualche “presunto” imprenditore che deliberatamente viola la legge discriminando donne e giovani. Bisogna passare all’azione. Nel 2022, non è più accettabile che l’80% della differenza di salario tra uomo e donna dipenda dalla scelta di avere figli. Se non facciamo nulla, ora e subito, la parità di genere rimarrà purtroppo un bel sogno. Secondo l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), sulla base delle attuali tendenze sociali in atto ci vorranno 207 anni prima di raggiungere lo stesso tempo impiegato per lavoro retribuito e non retribuito da parte di donne e uomini. Un'eternità. Per fortuna i cambiamenti culturali in atto possono essere accelerati da una strategia complessiva fatta di welfare, congedi, sostegno alla genitorialità e investimenti. Per arrivare presto al vero obiettivo da raggiungere: lo stesso tempo. Lo stesso tempo per uomini e donne dedicato alla carriera lavorativa e alle scelte familiari. Come si può conciliare vita e lavoro? Non si deve, bisogna condividere. Per prima cosa è necessario ridistribuire il carico di lavoro che pesa solo sulle donne, divise tra professione e figli, carriera e cura, affermazione e famiglia. Questo è l’obiettivo del disegno di legge “Interventi per l’equità di genere nel tempo dedicato al lavoro e alla cura dei figli”, che vede come primo firmatario il Senatore Tommaso Nannicini. Dodici articoli, tre livelli di intervento: persone, imprese, territori. E poi: - congedi obbligatori e identici per entrambi i genitori, - anticipi retributivi e sgravi contributivi alle imprese, - bandi aperti per rafforzare i servizi territoriali. Non basta una riforma, serve una rivoluzione culturale perché la conciliazione diventi realtà. E’ il momento di aggredire uno squilibrio scaricato sempre e solo sulle donne, perché fare un figlio è un lavoro che si fa in due.
Partecipano Susanna Camusso, Loredana De Petris, Valeria Fedeli, Chiara Gribaudo e Tommaso Nannicini.
Ne discutono:
- Michela Cella (docente Università Bicocca, Milano)
- Cristina Coviello (avvocata)
- Roberto D’Incau (consulente HR)
- Diana De Marchi (consigliera comunale PD, Milano)
- Elena Di Biase (senior director)
- Donatella Fornaciari (Dipartimento Famiglia e Pari Opportunità – PD)
- Paola Gilardoni (Segretaria CISL Lombardia)
- Cristina Maranesi (Coordinamento Donne Democratiche Lombarde)
- Azzurra Rinaldi (ricercatrice Unitelma Sapienza, Roma)
- Andrea Rosa (dirigente)
- Giacomo Zani (collettivo Mica Macho)
Per ulteriori iscrizioni, usate il campo dei commenti dell’Agorà
Elenco dei sostenitori
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