
Agorà Democratiche
AGORÀ DEMOCRATICHE
Accesso alla Procreazione assistita (PMA)
- Descrizione dettagliata
- La Procreazione assistita (PMA) - così come si configura oggi secondo la legge n. 40/2004, nonostante gli interventi migliorativi apportati dalle sentenze della Corte Costituzionale - presenta enormi limiti che vanno superati per renderla pienamente accessibile garantendo standard sanitari unitari, tempi certi, riduzione dell’esposizione economica, ricollocamento dell’offerta privata, accesso per tutte le donne.
Va ampliata la capacità di presa in carico da parte del Sistema sanitario nazionale.
I tempi di attesa imposti dal SSN - che in molte regioni sono spaventosi, fino a 18 mesi e oltre - sono un tema centrale. Nei percorsi di PMA intervenire rapidamente può essere dirimente per la buona riuscita. Ampliare la capacità di presa in carico da parte del SSN significa dare maggiore risposta a una domanda crescente, abbattere i tempi di attesa e nel complesso offrire a un maggior numero di donne standard sanitari unitari;
Va costruito parallelamente un sistema di accreditamento convenzionato per le strutture private che praticano la PMA che coinvolga tutte le regioni d’Italia. E’ un altro tassello importantissimo. Significa garantire il rispetto di standard sanitari universali e l’abbattimento costi per le utenti finali – come si è fatto per i tamponi in pandemia per esempio.
Va garantita la possibilità di accesso per donne single e lesbiche, soggetti che oggi non hanno accesso alle tecniche di PMA e che sono costrette a rivolgersi alle cliniche estere con costi esorbitanti e mancato riconoscimento dei propri desideri e diritti.
- Quale problema vuole affrontare questa proposta?
- Salute riproduttiva e sessuale delle donne, consapevolezza del proprio corpo
- Quali sono le persone, le realtà, le Associazioni, le istituzioni da coinvolgere?
- Parlamento, Governo, Ministero della Salute, Regioni, associazioni, ordini professionali di categorie sanitarie
Agorà da cui è emersa la proposta:
Libere di scegliere: discutendo di salute sessuale e riproduttiva
Agorá organizzata da Caterina Cerroni
L’esperienza del Covid ha reso evidente l’importanza del Servizio Sanitario Nazionale e della sua capacità di erogare servizi su base universalistica ed egualitaria. Ma sappiamo che così non è, che negli anni definanziamento e politiche diverse delle Regioni hanno creato disparità territoriali molto forti. Questo è avvenuto tanto più sul terreno della tutela e promozione e della salute sessuale e riproduttiva. Attorno a questo tema sono spesso precipitate opzioni ideologiche, freno al sostegno delle libere scelte procreative delle donne. Ad esempio la legge 194 - che ha regolamentato l’interruzione volontaria di gravidanza, reso legale l’aborto riconoscendo alle donne il diritto di decidere per sé stesse e per la propria salute - non viene applicata dovunque allo stesso modo. L’accesso all’Ivg è spesso un percorso difficile, condizionato da posizioni etiche, caratterizzato da marcate disuguaglianze territoriali. Questo è avvenuto sul terreno dell’applicazione della legge 194, ma anche su quello della promozione della procreazione medicalmente assistita, del parto a casa, dello sviluppo della rete dei consultori familiari. Oggi la tutela della salute sessuale e riproduttiva va affrontata in modo integrato, con attenzione verso le povertà, le diseguaglianze di genere e i comportamenti sociali a rischio, ed è fondamentale un approccio di salute pubblica. Nuove generazioni si sono rese protagoniste di politiche di prevenzione e sostegno, si pensi alla battaglia per l’abbassamento dell’iva sui prodotti igienici femminili o alla richiesta della contraccezione gratuita. Così come una nuova consapevolezza del proprio corpo ha portato all’emersione di patologie trascurate o mai riconosciute. L’agorà libere di scegliere vuole essere un momento di confronto sullo stato dell’arte e di elaborazione di proposte a sostegno della salute riproduttiva e sessuale, della consapevolezza del proprio corpo. Cecilia D’Elia, Caterina Cerroni, Paola Bocci, Sara Lilli, Laura Onofri
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