
Agorà Democratiche
AGORÀ DEMOCRATICHE
Riconoscimento delle malattie croniche e invalidanti femminili
- Descrizione dettagliata
- Vanno riconosciute le malattie croniche e invalidanti come la vulvodinia e neuropatia del pudendo, l'endometriosi, inserendole nei Livelli essenziali di assistenza del Sistema sanitario nazionale.
Sono necessari:
- individuazione e attivazione di un presidio pubblico specializzato in ogni regione;
- accesso agevolato al telelavoro e allo smart working per lavoratrici e lavoratori;
- permessi retribuiti per malattia in base alla gravità della patologia;
- esenzioni per diagnosi e cure;
- investimenti nella ricerca per aumentare il sapere scientifico,
- sostegno alle associazioni che aiutano le donne che soffrono di queste patologie, realizzazione di campagne di informazione e sensibilizzazione a partire dalle scuole;
- formazione specifica per i percorsi di ginecologia e delle professioni sanitarie collegate.
- Quale problema vuole affrontare questa proposta?
- Salute riproduttiva e sessuale delle donne, consapevolezza del proprio corpo
- Quali sono le persone, le realtà, le Associazioni, le istituzioni da coinvolgere?
- Parlamento, Governo, Ministero della Salute, Regioni, associazioni, ordini professionali di categorie sanitarie
Agorà da cui è emersa la proposta:
Libere di scegliere: discutendo di salute sessuale e riproduttiva
Agorá organizzata da Caterina Cerroni
L’esperienza del Covid ha reso evidente l’importanza del Servizio Sanitario Nazionale e della sua capacità di erogare servizi su base universalistica ed egualitaria. Ma sappiamo che così non è, che negli anni definanziamento e politiche diverse delle Regioni hanno creato disparità territoriali molto forti. Questo è avvenuto tanto più sul terreno della tutela e promozione e della salute sessuale e riproduttiva. Attorno a questo tema sono spesso precipitate opzioni ideologiche, freno al sostegno delle libere scelte procreative delle donne. Ad esempio la legge 194 - che ha regolamentato l’interruzione volontaria di gravidanza, reso legale l’aborto riconoscendo alle donne il diritto di decidere per sé stesse e per la propria salute - non viene applicata dovunque allo stesso modo. L’accesso all’Ivg è spesso un percorso difficile, condizionato da posizioni etiche, caratterizzato da marcate disuguaglianze territoriali. Questo è avvenuto sul terreno dell’applicazione della legge 194, ma anche su quello della promozione della procreazione medicalmente assistita, del parto a casa, dello sviluppo della rete dei consultori familiari. Oggi la tutela della salute sessuale e riproduttiva va affrontata in modo integrato, con attenzione verso le povertà, le diseguaglianze di genere e i comportamenti sociali a rischio, ed è fondamentale un approccio di salute pubblica. Nuove generazioni si sono rese protagoniste di politiche di prevenzione e sostegno, si pensi alla battaglia per l’abbassamento dell’iva sui prodotti igienici femminili o alla richiesta della contraccezione gratuita. Così come una nuova consapevolezza del proprio corpo ha portato all’emersione di patologie trascurate o mai riconosciute. L’agorà libere di scegliere vuole essere un momento di confronto sullo stato dell’arte e di elaborazione di proposte a sostegno della salute riproduttiva e sessuale, della consapevolezza del proprio corpo. Cecilia D’Elia, Caterina Cerroni, Paola Bocci, Sara Lilli, Laura Onofri
Elenco dei sostenitori
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