
Agorà Democratiche
AGORÀ DEMOCRATICHE
Un “villaggio” virtuale – e non solo – costruito attorno a un supercomputer in Campania
- Descrizione dettagliata
- La disponibilità di un supercomputer in Campania, insieme alle necessarie infrastrutture, potrebbe costituire un punto di svolta per lo sviluppo del territorio. Il Newest Generation Village, cioè il villaggio (virtuale e non solo) costruito attorno al supercomputer, diventerebbe un punto di eccellenza per la ricerca, per lo sviluppo di nuove attività industriali, un supporto per i processi decisionali – anche di livello nazionale – un aiuto per la semplificazione amministrativa della P.A. (immaginiamo la centralizzazione dei DB) e persino un centro di attrazione turistica. L’indotto avrebbe enorme impatto sociale: formazione avanzata, nuove prospettive didattiche attraverso la simulazione di sistemi complessi, incremento di occupazione, che sarà maggiormente qualificata. Ovviamente in molti casi i servizi connessi al villaggio potranno consentire riduzione di mobilità e dunque vantaggi ambientali. Quindi il progetto ricade appieno nei canoni dello sviluppo sostenibile, avendo ricadute positive in ambito economico, sociale e ambientale.
- Quale problema vuole affrontare questa proposta?
- La necessità di creare un punto di eccellenza di livello internazionale in Campania, per consentire aggregazioni di imprenditori e fruitori per la crescita culturale ed economica del territorio. La carenza di centri di eccellenza su un territorio, come è noto, ne rende lo sviluppo estremamente meno efficace e più lento.
- Quali sono le persone, le realtà, le Associazioni, le istituzioni da coinvolgere?
- La dirigenza regionale, anche se data la rilevanza del progetto sarà necessario comunque interagire con le istituzioni nazionali.
Agorà da cui è emersa la proposta:
Innovazione tecnologica: strumento o obiettivo?
Agorá organizzata da Gaetano Lamberti
Il concetto di innovazione implica quello di cambiamento, e, si sa, cambiare a volte vuol dire distruggere: da qui le enormi resistenze, soprattutto di carattere endo-culturale, che hanno portato l’Italia, nonostante punte di eccellenza sublimi, ad essere fanalino di coda nell’adeguamento della società ai tempi, alle metodologie, alle elementari conquiste della civiltà. Eppure l’aggancio alle “prime in classifica” è a portata di mano, a volte è solo una questione di scelte: risolvere i mille piccoli problemi della quotidianità già ci farebbe fare un balzo in avanti. Qualcuno la chiama semplificazione, un termine che può abbattere, in nome di una mobilità intelligente quanto ridotta all’indispensabile, in un colpo solo inquinamento, traffico, stress, ore lavorative perse. Pertanto l’innovazione si presenta con le tre facce di una mitologia che da sempre propone l’archetipo del poliedro: quella del “problem solving”, nutrito, facile, che dovrebbe cominciare dalle scuole elementari; l’altra, quella dello spirito inventivo, del “salto nel futuro” dei grandi temi; e infine la terza, quella dei cambiamenti sociali, che debbono essere insieme l’obiettivo e la scaturigine della metamorfosi, creando opportunità uniche a vantaggio di popolazioni, come la nostra, che inconsapevolmente calpestano tutti i giorni le strade lastricate d’oro dell’archeologia e dell’arte. Nel corso dell’Agorà, dedicata proprio all’innovazione, verranno dibattuti i temi legati a tale triarchia, con contributi preziosi che potrebbero, chissà, innescare proprio il cambiamento che tutti aspettano.
Elenco dei sostenitori
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