
Agorà Democratiche
AGORÀ DEMOCRATICHE
4. Crisi climatica: una nuova sensibilità per cambiare gli stili di vita
- Descrizione dettagliata
- La crisi climatica è come una malattia e come tale è necessario interrogarsi sulle cure che incidono sui sintomi e meglio ancora sulle cause. Per curare il clima occorre un cambio di marcia non più rimandabile: il tempo è scaduto. È necessario che la politica si assuma la responsabilità di sostenere e così di incidere sul cambio degli stili di vita, sulla modifica dei modelli produttivi per contenere il riscaldamento climatico. Occorre stimolare una sensibilità tra i nostri cittadini, diffondere una cultura del rispetto delle risorse mettendo in atto politiche di comunicazione e ricostruzione dei rapporti sociali per far capire ai cittadini che i primi valorizzatori delle risorse (idrica- rifiuti-energetica) sono loro.
- Quale problema vuole affrontare questa proposta?
- Un approccio alla questione climatica che veda ognuno di noi protagonista e responsabile rispetto a quanto sta accadendo al clima e quindi alla vita sulla terra.
Gli effetti del cambiamento climatico sulle risorse naturali essenziali per la vita non possono essere eliminati o contenuti solo attraverso la realizzazione di infrastrutture (bacini di raccolta dell’acqua, invasi, dighe, razionalizzazione della risorsa, riduzione degli sprechi, investimento nelle energie rinnovabili per ridurre la produzione di gas serra): occorre un cambio, consapevole e reale, dei nostri stili di vita. - Quali sono le persone, le realtà, le Associazioni, le istituzioni da coinvolgere?
- I partiti politici, il mondo dell'associazionismo interessato ai temi dell'economia sostenibile, i/le cittadini/e, le istituzione pubbliche
Agorà da cui è emersa la proposta:
Crisi climatica: tempo scaduto! pnrr tra emergenza energetica e idrica: interventi per la toscana del sud.
Agorá organizzata da Roberta Bemoccoli
Nelle ultime settimane l’assenza di precipitazioni e le temperature sempre più alte in tutta Italia, fenomeni entrambi legati ai cambiamenti climatici, hanno causato una penuria d’acqua che ha messo in difficoltà il Paese, con gravi ricadute per l’agricoltura. Il riscaldamento climatico, tuttavia, può essere fortemente limitato attraverso politiche energetiche incisive nell’ambito delle energie rinnovabili (idroelettrica, eolica, solare, da biomassa geotermia), presupposti essenziali per una energia sostenibile riducendo la dipendenza dai combustibili fossili e così i gas serra. Il 6 luglio il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, a fronte di un territorio per il 90% in condizione di siccità estrema, ha firmato lo stato di emergenza regionale per la crisi idrica e ha convocato la cabina di regia regionale. Obiettivo, fare il punto sui danni provocati dalla siccità, avviare il percorso per scrivere la legge per la semplificazione delle procedure per la realizzazione, anche da parte dei privati, di invasi e individuare almeno 5 progetti di laghi e laghetti con opere da sbloccare o da realizzare. Il tempo è davvero scaduto. Occorre agire prontamente per contrastare, attraverso un’adeguata programmazione, i drammatici effetti del cambiamento climatico. Con questo incontro – partendo da una più generale riflessione sulle necessità del territorio toscano e in particolare della Toscana del Sud rispetto all’emergenza idrica ed energetica e dalla particolare attenzione riservata dal PNRR alla mission “rivoluzione verde e transizione ecologica”, vogliamo arrivare ad elaborare proposte concrete che siano di stimolo alla politica.
Elenco dei sostenitori
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