
Agorà Democratiche
AGORÀ DEMOCRATICHE
Lotta al riciclaggio: Europa scudo per gli Enti locali
- Descrizione dettagliata
- Nel luglio 2021 la Commissione europea ha presentato un ambizioso pacchetto di proposte legislative per rafforzare le norme dell'UE in materia di antiriciclaggio e contrasto al finanziamento del terrorismo (AML/CFT). Il pacchetto legislativo sarà discusso dal Parlamento europeo e dal Consiglio. In particolare si prevedono, oltre a una VI Direttiva in materia di antiriciclaggio, anche due regolamenti contenenti norme direttamente applicabili. All’interno di questo percorso è necessario dare un ruolo centrale alle Pubbliche Amministrazioni e, soprattutto, agli Enti locali, in particolare: a) bisogna estendere alla PA e agli Enti locali l’obbligo di adeguata verifica (a questo scopo risulterebbe anche utile aggiornare le raccomandazioni del GAFI, integrandovi lo standard dell’obbligo di inserire le PPAA tra i soggetti obbligati alla segnalazione di operazioni sospette); b) è fondamentale che la PA possa sospendere il rapporto continuativo sia per ciò che concerne gli appalti sia per ciò che concerne concessioni, finanziamenti, autorizzazioni, quando la controparte non adempie agli obblighi previsti dall’adeguata verifica e quindi non dichiara la propria titolarità effettiva oppure non si riesce ad avere conferma di essa (principio già esistente nel regolamento UE/2021/241 che interviene sull’utilizzo dei fondi PNRR); c) bisogna integrare sia la black list dei paradisi fiscali sia la grey list dei “paradisi di opacità” inserendo i paesi mancanti, per es. Anguilla e le Isole Cayman; d) si deve Introdurre la norma che chiunque abbia sede nei paesi appartenenti alla black list delle nazioni non collaborative ai fini antiriciclaggio non possa investire in Europa.
- Quale problema vuole affrontare questa proposta?
- Il contrasto al crimine organizzato ha sempre più una dimensione, insieme, locale e internazionale. Gli Enti locali rappresentano, infatti, una prima e fondamentale trincea per la prevenzione e la lotta al riciclaggio (che, secondo Giovanni Falcone, costituisce l’essenza del crimine organizzato). Ciononostante nelle Direttive europee antiriciclaggio le Pubbliche Amministrazioni non sono annoverate tra i soggetti obbligati a segnalare operazioni sospette e ciò si riverbera nelle legislazioni degli Stati membri, depotenziandone l’azione di contrasto.
- Quali sono le persone, le realtà, le Associazioni, le istituzioni da coinvolgere?
- Parlamentari europei Pd, Parlamento europeo, Enti locali
Agorà da cui è emersa la proposta:
Lotta al riciclaggio: il protagonismo degli enti locali nel quadro europeo. Applicazione della 231/2007 e contrasto ai “paradisi fiscali”.
Agorá organizzata da Federico Ferri
Chiediamo che gli Enti locali e l’Europa siano in prima linea nel contrasto al riciclaggio. Licenze edilizie e commerciali, multe, dati ottenuti dal PRA e dal Catasto, contratti elettrici e del gas, dati dell’anagrafe, informazioni fiscali del cittadino, dati rilevati dal controllo del territorio sono informazioni che gli Enti locali possiedono e che possono incrociare, rendendo evidenti anomalie eventualmente sintomatiche di operazioni di riciclaggio. Il Comune di Milano si è dotato, già nel 2014, di un Ufficio Lotta al Riciclaggio, in grado di inoltrare alla Unità di Informazione Finanziaria, presso la Banca di’Italia, segnalazioni di operazioni sospette. Si tratta della pura e semplice applicazione della normativa antiriciclaggio (L. 231/2007, art. 10), che noi chiediamo sia attuata da tutti gli Enti locali e che, unitamente alla clausola di esclusione dai contratti con la PA di chi non dichiara il proprio titolare effettivo (un emendamento che è necessario sostenere, ora che la riforma del codice dei contratti passa alla Camera), costituisce un potente fattore di prevenzione contro l’inquinamento mafioso, ma non solo, dell’economia legale. Queste proposte vanno però inserite in un quadro più ampio, europeo come minimo: per questo è fondamentale che la UE vieti i “paradisi fiscali” nel proprio territorio e che preveda chiaramente, a livello normativo, l’esclusione da eventuali benefici delle imprese in essi radicate.
Ne discuteremo con Pierpaolo Romani (Coordinatore nazionale di Avviso Pubblico), Valentina Rubertelli (Presidente del Consiglio Nazionale del Notariato), Tommaso Luigi Solazzo (Ufficiale di collegamento Consulente della Commissione parlamentare antimafia), Franco Roberti (Parlamentare europeo, già Procuratore nazionale antimafia), Franco Mirabelli (Capogruppo Pd in Commissione parlamentare antimafia), Gian Antonio Girelli (componente della Commissione speciale Antimafia, anticorruzione, trasparenza e legalità di Regione Lombardia, già Presidente della medesima Commissione); Simone Negri (Sindaco di Cesano Boscone, Delegato all’Ambiente e alla Legalità della Città metropolitana di Milano; David Gentili (componente del Comitato antimafia del Comune di Milano, già Presidente della Commissione consiliare antimafia del Comune di Milano), Ilaria Ramoni (componente del Comitato Legalità Trasparenza Efficienza amministrativa del Comune di Milano, consulente della Commissione parlamentare antimafia), Claudia Peciotti (responsabile Giustizia e Lotta alle mafie nella Segreteria regionale del Pd), Federico Ferri (responsabile del Dipartimento legalità del Pd metropolitano milanese).
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