
Agorà Democratiche
AGORÀ DEMOCRATICHE
Matrimonio Egualitario in Italia
- Descrizione dettagliata
- Il 26 settembre scorso in Svizzera si è tenuto il referendum sul matrimonio egualitario ed ha vinto il Sì col 64% e senza essere sceso sotto il 50 in nessuno dei 23 Cantoni.
Questo ha reso l’Italia l’unico paese dell’Europa occidentale (escluse le micronazioni) a non avere il matrimonio per le coppie omosessuali.
Questa è una vergogna per uno stato come l’Italia pioniera nel passato di diritti, anche LGBT:
1786 il Granducato di Toscana diventa il primo paese al mondo ad abolire la pena di morte,
1890 l’Italia legalizza l’omosessualità in un’Europa nella quale la maggioranza degli stati la considerava reato,
1982 l’Italia diventa il terzo paese al mondo a riconoscere le persone transgender.
Ricordiamoci però che dove non abbiamo eccelso abbiamo peccato e veramente di brutto, infatti fino al 1981 erano legali le barbarie del delitto d’onore e del matrimonio riparatore ed ora l’Italia coi diritti LGBT si sta comportando come faceva con le donne fino agli anni ‘70.
In Italia ci vuole questa legge di civiltà e da cinque anni non se ne parla perché i partiti considerano le unioni civili come dei matrimoni de facto, ma un grande stato come l’Italia non può accontentarsi di un compromesso e di essere maglia nera nell’Europa occidentale, dove tra l’altro i diritti LGBT non sono affatto di sinistra ma bipartisan: ad esempio nel 2004 la Francia di Chirac ha approvato una legge anti-omofobia, il Regno Unito nel 2014 col governo conservatore di David Cameron ha legalizzato il matrimonio e le adozioni gay, stessa cosa nella Germania di Angela Merkel nel 2017.
Per questo ora che si è svolto il referendum svizzero bisogna portare di nuovo al dibattito del Parlamento questa questione che non è né comunista né anticlericale ma di pura civiltà. - Quale problema vuole affrontare questa proposta?
- Diritti LGBTQIA+, Diritti civili, Uguaglianza
- Quali sono le persone, le realtà, le Associazioni, le istituzioni da coinvolgere?
- Parlamento (Movimento 5 Stelle, Gruppo Liberi e Uguali, +Europa,
Azione, Italia Viva, correnti più liberal di Forza Italia), Associazioni
LGBTQIA+
Agorà da cui è emersa la proposta:
Matrimonio egualitario in Italia
Il 26 settembre in Svizzera, nota per essere stata storicamente uno stato retrogrado e conservatore, si farà il referendum sul matrimonio egualitario e se dovesse vincere il Sì (favorito nei sondaggi) l’Italia diverrebbe l’unico paese dell’Europa occidentale (escluse le micronazioni) a non avere il matrimonio per le coppie lesbiche e gay. È una vergogna per uno stato come l’Italia pioniera nel passato di diritti anche LGBT (1786 il Granducato di Toscana diventa il primo paese al mondo ad abolire la pena di morte, 1890 l’Italia legalizza l’omosessualità in un’Europa nella quale la maggioranza degli stati la considerava reato, 1982 l’Italia diventa il terzo paese al mondo a riconoscere i transgender) avere questa maglia nera, ma ricordiamoci che dove non abbiamo eccelso abbiamo peccato e veramente di brutto, infatti fino al 1981 erano legali le barbarie del delitto d’onore e del matrimonio riparatore ed ora l’Italia coi diritti LGBT si sta comportando come faceva con le donne fino agli anni ‘70. In Italia ci vuole questa legge di civiltà e da cinque anni non se ne parla perché i partiti considerano le unioni civili come dei matrimoni de facto, ma un grande stato come l’Italia non può accontentarsi di un compromesso e di essere maglia nera nell’Europa occidentale, dove tra l’altro i diritti LGBT non sono affatto di sinistra ma bipartisan: ad esempio nel 2004 la Francia di Chirac ha approvato una legge anti-omofobia, il Regno Unito nel 2014 col governo conservatore di David Cameron ha legalizzato il matrimonio e le adozioni gay, stessa cosa nella Germania di Angela Merkel nel 2017. Per questo il 26 settembre, in concomitanza col referendum svizzero, cercheremo di riportare di nuovo al dibattito questa questione che non è né comunista né anticlericale ma di pura civiltà.
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