
Agorà Democratiche
AGORÀ DEMOCRATICHE
Digitalizzazione, governo e lettura della città di Ferrara e del suo territorio: gestire la complessità.
- Descrizione dettagliata
Digitalizzazione e governo della città debbono consentire scelte appropriate il che significa acquisire conoscenza dei bisogni e delle criticità sociali, economiche e ambientali delle città di Ferrara, tramite un monitoraggio permanente. Interrogare la città vuol dire generare mappe tematiche che consentano di verificare l’attuazione del Piano (Piano Regolatore /PUG) e la realizzazione del PUG che la nuova Legge regionale urbanistica dell’Emilia Romagna prevede venga strutturato attraverso una miriade di accordi con i privati e con Enti.
Tali accordi debbono essere orientati e conclusi in funzione delle scelte strategiche per la città (es. Via Ravenna , vista come porta est alla città oggi in forte crisi a causa delle scelte fatte o mancanza dell’attuazione di previsioni)
L’utilizzo di mappe digitalizzate deve rappresentare in futuro uno strumento di percezione continua della città (si portano ad esempio: google maps e earth che aiutano a capire in modo chiaro questa azione di lettura e di interrogazione continua) e di monitoraggio delle trasformazioni in atto.
Oggi per esprimere il concetto di riqualificazione urbana della città in senso eco sostenibile si ricorre al termine di rigenerazione urbana per esprimere un nuovo modello di sviluppo di città che metta a sistema digitalizzazione, interventi integrati (pubblico-privato), modelli industriali innovativi, innovazione tecnologica e di processo, inclusione sociale, opportunità di occupazione e nuove competenze e nuovi servizi.
Ferrara per la sua conformazione presenta varie opportunità di rigenerazione urbana sia ad est dove sorgono ampie aree pubbliche di proprietà del demanio militare che a nord-ovest dove insistono la stazione ferroviaria, aree commerciali, industriali in parte dismesse e in parte funzionanti , la zona industriale a nord della città che, ci auguriamo, sarà destinata a trasformazioni e innovazioni produttive e un quartiere come quello del GAD divenuto nelle ultime elezioni terreno di propaganda politica, per la presenza di un consistente numero di extracomunitari, che richiede un ripensamento e la definizione di una nuova "vision” di riqualificazione urbana capace di riscattarlo da un marchio di degrado che non si merita.
È su quest’ultima porzione di territorio che si è concentrata l’attenzione dei partecipanti all’Agorà del 26 settembre a Pontelagoscuro-Ferrara in Piazza Bruno Buozzi.
Sono emersi spunti e suggestioni per una sua futura riqualificazione che si riportano di seguito:
la stazione ferroviaria: per la sua conformazione odierna, di stazione che taglia in due una vasta area comunale, risulta prevalentemente orientata, in termini di servizi e di trasporti, verso il centro città. Sarebbe invece necessario ripensarla come elemento di connessione tra il lato che guarda il centro storico e il lato ovest con un progetto che coniughi la riqualificazione dell’area antistante la stazione con la creazione sul lato ovest di una nuova piazza, con il potenziamento dei terminali della mobilità (pullman e parcheggi), e la realizzazione di servizi di ristorazione e commerciali, anche per incoraggiare il recupero di ampie zone ad ovest della città abbandonate al degrado.
Sarebbe così possibile ripensare allo sviluppo e alla rigenerazione urbana di quell’area con un progetto per la città storica e per la città della manifattura con interessanti potenzialità di rigenerazione e di sviluppo della Ferrara4.0.
Si propone inoltre di acquisire al demanio pubblico aree (attualmente deprezzate) site sempre sul lato ovest da destinare a riforestazione urbana e a servizi per i cittadini (palestre, centri giochi ecc..), in cui trasferire anche l’attuale stadio. L’effetto sulla città e su l'area del quartiere Gad, oggi ostaggio dello stadio, sarebbe rivoluzionario.
In tal modo sarebbe possibile anche intercettare parte del traffico proveniente da nord ovest che abitualmente si riversa nel centro cittadino e offrire opportunità di ampliamento per le facoltà universitarie che insistono su via Saragat, con particolare riferimento ai laboratori di ricerca e al tecnopolo.
Il quartiere GAD potrebbe essere interessato da un progetto partecipato di riqualificazione edilizia e urbana per migliorare la qualità edilizia, ripensare la gestione del traffico, valorizzare e qualificare le aree verdi e quelle destinate allo sport, ai parchi giochi e disegnare i servizi di prossimità in funzione alle esigenze degli abitanti; in sostanza il progetto sarebbe destinato a migliorare la vivibilità del quartiere.
- Quale problema vuole affrontare questa proposta?
- Come utilizzare la rigenerazione urbana per la riqualificazione di parti importanti di città, come la zona a nord ovest e trasformare Ferrara una città smart city
- Quali sono le persone, le realtà, le Associazioni, le istituzioni da coinvolgere?
- Cittadini, abitanti del quartiere, comune, altri enti pubblici, imprese produttive, urbanisti, associazioni di categoria; università, associazioni del terzo settore, professionisti
Agorà da cui è emersa la proposta:
Digitalizzazione, smart working e smart city
Il PNRR ha tra i suoi obiettivi strategici quello di superare il gap tecnologico e organizzativo che separa l’Italia dagli altri paesi europei nel campo del digitale. Ipotizzando che gli obiettivi del PNRR, con riguardo alla diffusione del digitale e della banda larga e ultra larga, siano raggiunti nei prossimi anni, come immaginiamo che si trasformeranno la nostra città e il suo territorio con l’avanzare dell’informatizzazione. Quali trasformazioni interesseranno gli enti locali, il lavoro, la scuola, l’Università della città di Ferrara? Queste alcune delle domande che saranno poste ai partecipanti all’Agorà del 26 settembre 2021 che, grazie alle idee e agli spunti offerti dai partecipanti, consentirà di delineare un futuro per la città capace di cogliere le grandi opportunità offerte dall’innovazione tecnologica legata al digitale, di tradurle in miglioramenti della vita economica, sociale e sanitaria, di assicurare maggior benessere ai cittadini e di garantire un’efficiente gestione della città. La discussione si soffermerà anche sui cambiamenti conseguenti alle nuove opportunità di occupazione offerte da internet e su come si trasformerà il lavoro di molte persone. Si parlerà anche dello sviluppo di una città orizzontale, in cui i confini tra centro e periferia divengano sempre più sfumati e il tessuto urbano si esprima in una rete policentrica interattiva e raggiungibile in tempi accettabili con ogni mezzo: piste ciclabili, autobus, auto, metropolitana di superficie ecc... e la digitalizzazione consenta di sviluppare una nuova idea di prossimità che agisca come leva per promuovere comunità coese e attive.
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