
Agorà Democratiche
AGORÀ DEMOCRATICHE
Un’ università ben radicata nel territorio e protagonista dello sviluppo di Ferrara
- Descrizione dettagliata
- La conoscenza, la ricerca e l’innovazione come volano per lo sviluppo del territorio e delle competenze
L’Università e il sistema scolastico specie quello legato alla formazione professionale possono considerarsi volano di innovazione economica e sociale. Come partecipanti all’Agorà del 26 settembre 2021 a Pontelagoscuro-Ferrara, Piazza Bruno Buozzi intendiamo lavorare affinché l’Università cittadina possa svolgere un ruolo strategico nel favorire la ricerca avanzata e quella fondata sul trasferimento al sistema economico di innovazioni tecnologiche orientate allo sviluppo sostenibile e alla salvaguardia dell’ambiente. Le finalità riguardano il miglioramento delle performance del sistema produttivo a partire da una agricoltura di qualità e il sostegno tecnico e di competenze alle start up innovative sempre nel campo dell’eco sostenibilità. Il miglioramento e la crescita produttiva, l’avvio di nuove imprese e la trasformazione di quelle esistenti tramite riconversione tecnologica e nuovi insediamenti produttivi potranno consentire a molti giovani laureati e diplomati della nostra università e degli istituti professionali di stabilirsi a Ferrara con indubbio vantaggio per la crescita della popolazione ferrarese. L’Università svolgendo il suo ruolo educativo e formativo può imprimere una svolta positiva nell’acquisizione di elevate competenze non solo da parte degli studenti, ma anche dei professionisti che lavorano ed operano nelle pubbliche amministrazioni, garantendo quel rinnovamento e snellimento della PA da tante parti invocate.
Riteniamo inoltre che si debba invertire una tendenza che ha visto il nostro Ateneo nell’ultimo mandato più orientato ad affrontare i temi prettamente legati alla vicende interne e all’attività istituzionale, piuttosto che rivolto a sviluppare quella terza missione che si affianca alle due missioni “tradizionali” della didattica e della ricerca e che esprime la capacità di un’università di integrarsi con il tessuto sociale economico e culturale cittadino e di essere soggetto attivo, capace di interagire con le istituzioni ad ogni livello e con gli attori del territorio.
Questo in sintesi uno dei temi prioritari emersi durante l’Agorà nel corso della quali sono stati definiti i seguenti punti da approfondire nei prossimi mesi:
la collaborazione dell’Ateneo con il mondo produttivo nel trasferire tecnologia e ricerca applicata alle aziende per migliorane la produttività, favorire l’insediamento di nuove realtà economiche e la creazione di start up innovative;
la partecipazione dell’Università ai tavoli di lavoro provinciali e regionali istituiti per definire le linee strategiche e progetti di sviluppo del territorio orientati all’acquisizione di finanziamenti;
la valorizzazione del ruolo che la nostra Università svolge in campo sanitario, garantendo all’interno dell’azienda ospedaliera quell’apporto di conoscenza, innovazione e di ricerca a garanzia del miglioramento continuo delle prestazione e dei servizi sanitari resi ai cittadini ferraresi;
l’ apporto scientifico dell’Università nel campo della formazione di nuove competenze e in quelle: ambientali, medico sanitarie, tecnologiche (discipline STEM), giuridico-economiche e dell’urbanistica che rientrano tra gli obiettivi prioritari di sviluppo futuro di Ferrara. Si auspica anche il potenziamento della formazione continua ( long life learning)
l’accoglienza degli studenti in termini di fruibilità e qualità e quantità dei servizi (ristorazione, disponibilità di alloggi, accesso alla mobilità urbana, all’attività sportiva e ricreativa, ai musei, agli eventi culturali, alla possibilità della loro partecipazione alla vita sociale, associativa e culturale cittadina),
il contributo alla valorizzazione del patrimonio monumentale cittadino, tramite la riqualificazione, la ristrutturazione ed il restauro di immobili storici destinati a sede universitaria.
Sarebbe anche il caso di ripensare al ruolo tipologico dell’Università di Ferrara nel suo rapporto con la città. L’Università è connotata come un cluster di facoltà sparse nella città: questo non è per nulla un fatto negativo, anzi, è tipico della struttura della matrice della citta storica Europea . Il Campus recentemente proposto ad est della città va esattamente nella direzione opposta e sarebbe dirompente per l’equilibrio della struttura urbana senza riceverne qualcosa di positivo in cambio. Accettare questa proposta significherebbe rinunciare ad un progetto olistico per Ferrara ed al rapporto osmotico tra città ed università
- Quale problema vuole affrontare questa proposta?
- Il ruolo dell'Università nel contesto cittadino e la sua capacità di collaborare con gli enti locali e il territorio nella elaborazione ed attuazione di progetti di sviluppo per la città
- Quali sono le persone, le realtà, le Associazioni, le istituzioni da coinvolgere?
- università, docenti universitari, scuole superiori, comune e altri enti locali, categorie economiche, enti di sviluppo, cittadini, associazioni
Agorà da cui è emersa la proposta:
Digitalizzazione, smart working e smart city
Il PNRR ha tra i suoi obiettivi strategici quello di superare il gap tecnologico e organizzativo che separa l’Italia dagli altri paesi europei nel campo del digitale. Ipotizzando che gli obiettivi del PNRR, con riguardo alla diffusione del digitale e della banda larga e ultra larga, siano raggiunti nei prossimi anni, come immaginiamo che si trasformeranno la nostra città e il suo territorio con l’avanzare dell’informatizzazione. Quali trasformazioni interesseranno gli enti locali, il lavoro, la scuola, l’Università della città di Ferrara? Queste alcune delle domande che saranno poste ai partecipanti all’Agorà del 26 settembre 2021 che, grazie alle idee e agli spunti offerti dai partecipanti, consentirà di delineare un futuro per la città capace di cogliere le grandi opportunità offerte dall’innovazione tecnologica legata al digitale, di tradurle in miglioramenti della vita economica, sociale e sanitaria, di assicurare maggior benessere ai cittadini e di garantire un’efficiente gestione della città. La discussione si soffermerà anche sui cambiamenti conseguenti alle nuove opportunità di occupazione offerte da internet e su come si trasformerà il lavoro di molte persone. Si parlerà anche dello sviluppo di una città orizzontale, in cui i confini tra centro e periferia divengano sempre più sfumati e il tessuto urbano si esprima in una rete policentrica interattiva e raggiungibile in tempi accettabili con ogni mezzo: piste ciclabili, autobus, auto, metropolitana di superficie ecc... e la digitalizzazione consenta di sviluppare una nuova idea di prossimità che agisca come leva per promuovere comunità coese e attive.
Elenco dei sostenitori
Segnala un problema
Questo contenuto è inappropriato? Facci sapere perché
Condividi: