
Agorà Democratiche
AGORÀ DEMOCRATICHE
Laboratorio permanente su Education for Economy and Employability
- Descrizione dettagliata
- La Visione
L’Education e in particolar modo la Technical Education con i suoi tre livelli: formazione professionale di primo livello (low), istruzione tecnica e professionale quinquennale (medium) e istruzione tecnica superiore (high) è ormai riconosciuta come una leva strategica per contribuire a una crescita economica sostenibile, anche immediata, una crescita occupazionale sostenibile, non precaria, e in molte situazioni può essere una misura che aiuta a prevenire la migrazione economica.
L’argomento deve essere affrontato nella filiera complessiva rappresentata dalle tre E: Education-Economy-Employability, e studiato e costruito in modo sistemico.
Il Tema
Il risultato a cui tendere deve essere un nuovo sistema di Technical and Vocational Education and Training, sintetizzato in TVET, per allinearci a un linguaggio internazionale.
La definizione di un possibile sistema TVET nazionale, coerente con le politiche economiche e sociali del Paese, richiede l’applicazione di un approccio metodologico olistico, che fa uso di apposite “grammatiche” già ben definite.
L‘applicazione del concetto di Debito Buono
Il prodotto finale che dovrebbe fissare le linee guida per una complessiva riforma di questa tipologia di Education, deve indicare in modo molto chiaro come i relativi investimenti necessari (che devono essere considerati debito buono) possono produrre un oggettivo ROI (return on investment), declinato nei sottoindicatori del ROI sul sistema scolastico, del ROI sul sistema economico e del ROI sulla employability non precaria.
I numeri attesi
La costruzione di un serio sistema TVET può determinare un piano straordinario di employability non precaria ma di professioni di medio -alto livello, oggi fortemente richieste dalle imprese più potenzialmente in grado di fare crescita (esempio settori manifatturiero e terziario avanzato che operano prevalentemente nell’export) e non presenti, per almeno 50.000 giovani all’anno più l’indotto.
Da dove partire
Si propone, a questo scopo, la costituzione di un laboratorio permanente per la promozione dell’Education for Economy and Employability, la valutazione delle esperienze in atto e la valutazione dell’efficacia delle politiche in questo settore. Il laboratorio permanente può essere inizialmente costituito nell’ambito del Partito Democratico con l’ambizione di definire il possibile modello. Il lavoratorio deve prevedere il coinvolgimento di esperti di tutta la filiera: education-Economy-Employability.
Possibili conseguenza
Un nuovo sistema di TVET richiederebbe un nuovo sistema di governance, soprattutto politica, completamente diversa dall’attuale, probabilmente con la suddivisone del ministero attuale in due ministeri: il primo dell’Education e il secondo per la Technical and High Technical Education. Questo sistema di governance è già attivo in moltissimi Paesi, sia sviluppati che in via di sviluppo
- Quale problema vuole affrontare questa proposta?
- La scarsa qualificazione tecnico professionale dei giovani italiani
- Quali sono le persone, le realtà, le Associazioni, le istituzioni da coinvolgere?
- Istituzioni formative
Agorà da cui è emersa la proposta:
Education for employability (E4E)
Perché in Italia è così difficile trovare lavoro? In Italia solo un disoccupato su dieci riceve assistenza dai centri per l’impiego, contro sette su dieci in Germania, perché questo accade? Per una ragione molto semplice: manca la cultura dell’employability, una disciplina che i centri per l’impiego dovrebbero conoscere molto bene.
E’ un argomento complesso che ha bisogno di conoscenze e competenze adeguate. Fino a quando l’education non sarà al primo posto dell’agenda politica, non ne usciremo e avremo perdita di posti di lavoro, perdita di competitività delle nostre aziende, impoverimento complessivo della società volta verso un progressivo declino. Quali passi verso una vera politica di education e di employability?
VALERIO RICCIARDELLI ALESSANDRO MELE – COMETA MAURIZIO DEL CONTE – UNIBOCCONI E AFOL MILANO
Elenco dei sostenitori
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