
Agorà Democratiche
AGORÀ DEMOCRATICHE
Verso una nuova legge quadro urbanistica e Stop al nuovo consumo di suolo
- Descrizione dettagliata
- Dall'incontro è emerso chiaramente come il tema della transizione ecologica degli insediamenti debba passare da una attenta pianificazione urbanistica-territoriale che, oltre alle leggi regionali e alle norme settoriali, possa fare riferimento ad una cornice unitaria per orientare il governo delle trasformazioni secondo criteri di sostenibilità e resilienza coerenti in tutta Italia. Prendendo spunto da alcune leggi regionali più innovative è opportuno ridefinire a livello quantitativo ma soprattutto qualitativo gli standard urbanistici introdotti dal DM 1444 del 1968, partendo dal concetto che gli standard previsti negli anni dell'espansione edilizia non siano sufficienti a supportare le politiche di rigenerazione urbana: per questo è necessario incrementare gli standard di tipo sociale e ambientale (es.: sistemazione e riqualificazione delle infrastrutture verdi e blu, riqualificazione energetica, forestazione urbana, mitigazione e adattamento al cambiamento climatico, ecc.) e rivedere/aggiornare quelli legati alla mobilità (quantità e tipologia delle aree a parcheggio, dotazioni per la mobilità attiva ed elettrica, ecc.).
All'interno della stessa legge potrebbe essere inglobato il tema della riduzione del consumo di suolo che ad oggi non ha trovato sbocchi in Parlamento.
Sebbene le competenze di dettaglio siano poi delegate agli enti locali, appare inoltre opportuno definire a livello nazionale indicatori e valori-soglia minimi riferiti agli obiettivi di sostenibilità dell'Agenda 2030 dell’ONU. - Quale problema vuole affrontare questa proposta?
- La vetustà della normativa nazionale urbanistica, che può e deve dare un nuovo quadro di riferimento alle Regioni, prestando grande attenzione alla sostenibilità ambientale, al fermare il nuovo consumo di suolo puntando tutto sulla rigenerazione urbana e recupero dei contenitori dismessi, fornendo nuovi strumenti alle Regioni e ai Comuni per una pianificazione e un intervento pubblico più decisivi, per calmierare la rendita dei terreni nella trasformazione urbanistica, per la perequazione tra aree, per un sistema dei crediti edilizi che permetta il trasferimento di superfici tra aree private governato dal pubblico sulla scorta del modello spagnolo e di quello tedesco,
- Quali sono le persone, le realtà, le Associazioni, le istituzioni da coinvolgere?
- Tutte le associazioni e gli istituti (INU) che si occupano di urbanistica e di sostenibilità ambientale e di urbanistica. Le Regioni e i Comuni attraverso l'Anci. La Toscana, la Città Metropolitana, il Comune di Firenze e quello di Prato sono senz'altro orientati in questo senso.
Agorà da cui è emersa la proposta:
LA CITTÀ DEL FUTURO PROSSIMO. Prossimità, forestazione, accessibilità, mobilità sostenibile, rigenerazione urbana, innovazione e partecipazione
26 ottobre 2021
21:00 - 00:00
Intendiamo approfondire i temi, i metodi, le politiche urbane per favorire lo sviluppo di città sempre più improntate alla sostenibilità e alla prossimità. Politiche prevalentemente locali che però possono avere un sostegno importante anche sul piano nazionale dalla normativa o dai piani come il PNRR.
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