
Agorà Democratiche
AGORÀ DEMOCRATICHE
Dare una decisa accelerazione alla Transizione Energetica in Italia per attuare gli obiettivi europei di lotta al riscaldamento globale
- Descrizione dettagliata
- Stiamo facendo troppo poco per attuare la Transizione energetica indispensabile a fermare il Riscaldamento globale. Secondo le valutazioni degli scienziati, se continuiamo così le temperature a fine secolo non aumenteranno di 1,5-2°C, ma addirittura di 3-4°C, e il cambiamento climatico, di cui purtroppo si vedono già gli effetti, diventerà irreversibile.
Perciò proponiamo:
- di fissare obbiettivi più ambiziosi rispetto ai piani del governo Draghi (cosiddetto "piano Cingolani"), che se da un lato riconosce la necessità di produrre circa 650 TWh all’anno da fonti rinnovabili nel 2050, dall’altro prevede solo circa 60 GW di nuove fonti energetiche rinnovabili (di cui 42 GW di fotovoltaico);
- progettare e pianificare l’adeguamento della rete elettrica per consentire di gestire in sicurezza i flussi di energia, che in futuro saranno superiori a quelli attuali per consentire di sostituire le fonti fossili entro il 2030, in linea con gli obbiettivi europei;
- progettare e pianificare i sistemi di accumulo dell’energia per sfruttare pienamente le fonti “intermittenti” come l’eolico e il fotovoltaico, preferibilmente con sistemi a “idrogeno verde” ed impianti collocati di preferenza in prossimità delle maggiori utenze industriali;
- fare una corretta informazione per far sì che tutte le persone si rendano conto della “dimensione” del problema e delle azioni necessarie a risolverlo. - Quale problema vuole affrontare questa proposta?
- Stiamo tutti facendo troppo poco per la Transizione energetica indispensabile a fermare il Riscaldamento globale e il Cambiamento climatico in atto. Occorre fare di più per non lasciare ai nostri figli un ambiente alterato e degradato.
- Quali sono le persone, le realtà, le Associazioni, le istituzioni da coinvolgere?
- Il Partito Democratico, il Governo, il Parlamento, le Regioni, i Comuni, i media.
Agorà da cui è emersa la proposta:
Quale Fotovoltaico per la transizione energetica
In questa Agorà ci proponiamo di discutere su come dare una decisa accelerazione alla produzione di FER attraverso il fotovoltaico, che è ormai una tecnologia matura, in molti casi economicamente conveniente, e soprattutto è il nostro migliore alleato nella lotta contro il cambiamento climatico ormai in atto. Il recente piano del ministro Cingolani riconosce la necessità di produrre circa 650 TWh all’anno da fonti rinnovabili nel 2050, ma prevede solo 60 GW di nuove FER al 2030, di cui circa 42 di fotovoltaico. Noi crediamo che sia troppo poco, e che sia necessario fare molto di più, anche stabilendo obbiettivi vincolanti per ciascuna Regione, nell’ambito della propria programmazione territoriale, per quanto riguarda le nuove installazioni. Prioritariamente il nuovo fotovoltaico andrà installato sui tetti delle abitazioni e delle industrie, e nell’ambito delle Comunità energetiche; ma occorre incentivarlo di più, anche semplificando le procedure autorizzative e burocratiche. Tuttavia, considerata la dimensione della transizione energetica che sarà necessaria di qui al 2050, questo non basterà. Bisognerà quindi pensare anche ad impianti a terra sfruttando terreni agricoli improduttivi, marginali e che non alterino il paesaggio. Purtroppo rischiamo in questo senso un “effetto nimby” da parte di ambientalisti che considerano il fotovoltaico quasi come un nemico dell’ambiente, mentre invece è il nostro principale alleato per prevenire effetti irreversibili a danno dell’ambiente, della biodiversità, dell’agricoltura e del paesaggio stesso; e di amministratori timorosi di prendersi responsabilità. Bisogna superare queste resistenze facendo da un lato corretta informazione, e dall’altro adottando e migliorando le nuove proposte per rendere il fotovoltaico sempre più compatibile con l'ambiente e il paesaggio, con sistemi già sperimentati all’estero e anche in Italia, ad esempio il cosiddetto “Agrivoltaico” (come proposto anni fa da Legambiente), e vincolandoli a interventi attivi di riqualificazione ambientale, ad esempio riforestazione e inserimento nei “corridoi ecologici” per preservare la fauna e la biodiversità. Ad esempio, parchi fotovoltaici sollevati da terra e inerbiti possono costituire piccole “oasi” per le api e la piccola fauna (assai meglio delle stesse superfici agricole coltivate). Le proposte (che saranno comunque discusse e messe a punto durante l’Agorà) sono: - attuare un piano di transizione ecologica più coraggioso, con una maggiore diffusione delle FER; - realizzare una pianificazione degli impianti attraverso quote ripartite fra le Regioni e accordi a livello locale come i Piani energetici intercomunali; - per tutti gli impianti a terra, migliorare i requisiti di compatibilità ambientale e abbinarli con una difesa attiva degli ecosistemi; inoltre, puntare sull'agrivoltaico integrato nell'azienda, fino a una certa quota della superficie aziendale.
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