
Agorà Democratiche
AGORÀ DEMOCRATICHE
Personalizzare lo Screening Mammario
- Descrizione dettagliata
- Un modello di screening uguale per tutte le donne non è valido, va personalizzato in base al livello di rischio. Per le donne che rischiano di più, devono essere offerti e garantiti gratuitamente, all’interno del programma di screening, gli opportuni accertamenti indicati dal medico specialista, indipendentemente dall’età (ad es. ecografie, test genetici e controlli annuali per portatrici di mutazioni genetiche, …).
- Quale problema vuole affrontare questa proposta?
- Ci sono donne che hanno una maggiore probabilità di sviluppare il tumore al seno, per fattori genetici o per la densità mammaria o per altri motivi. Va migliorata la possibilità per il SSN di intercettare tempestivamente queste donne, estendendo per loro la gamma delle prestazioni incluse nello screening.
- Quali sono le persone, le realtà, le Associazioni, le istituzioni da coinvolgere?
- Ministero della Salute, Regioni, Aziende sanitarie, Medici specialisti.
Agorà da cui è emersa la proposta:
Mortalità delle donne per cancro al seno: cosa vogliamo dal Servizio Sanitario Nazionale?
Il cancro alla mammella, se diagnosticato per tempo e correttamente, è quasi sempre curabile e risolvibile; eppure è tuttora in Italia, anche in Veneto, la prima causa di morte delle donne in età giovane e adulta. Cosa si può fare per tutelare meglio la salute delle donne? E per ridurre la mortalità? Cosa vogliamo dal Servizio Sanitario Nazionale? A quale età deve iniziare lo screening? Perché ci sono differenti strategie adottate dalle diverse Regioni? È possibile stabilire un LEA (livello essenziale di assistenza) di migliore qualità ed efficacia valido per tutta Italia? È davvero un problema che riguarda solo le donne? Ci confronteremo su queste domande e sulle altre che i partecipanti vorranno porre, per formulare indicazioni di carattere generale. Tutte e tutti possono partecipare. Sono invitati anche alcun* professionist* di varie Regioni (un radiologo senologo, una chirurga senologa, una presidente di commissione parità regionale, una epidemiologa responsabile regionale, una esperta di medicina di genere, una medica di PS, ...). Posti: 50 in presenza + 50 on line.
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