
Agorà Democratiche
AGORÀ DEMOCRATICHE
Istituire , da parte dell'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna ,una commissione speciale dedicata alla montagna
- Descrizione dettagliata
- La proposta , rivolta alla Presidenza dell'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna, è tesa ad istituire una Commissione "Speciale" e limitata nel tempo, che abbia il compito di affrontare in una visione intersettoriale e programmatoria i temi che riguardano le aree della montagna . La Commissione speciale che dovrebbe logicamente operare in stretto raccordo con la Giunta e la Presidenza , oltre che con il competente Assessorato alla Montagna, potrebbe avere il compito di approfondire e analizzare le problematiche della montagna appenninica allo scopo di rafforzare l'impegno della Regione verso questi territori superando le logiche , spesso prevalenti, di carattere settoriale o addirittura provinciale che a volte hanno segnato l'azione della Regione .
- Quale problema vuole affrontare questa proposta?
- La proposta vuole affrontare la carenza di organicità e di continuità con cui spesso sono affrontati in sede regionale i problemi peculiari della montagna che è caratterizzata da tematiche molto particolari . Si tratta quindi di affrontare questi problemi con una visione regionale complessiva e trasversale evitando di avere un approccio troppo settoriale . Questo proposta potrebbe inoltre permettere alla Assemblea Legislativa Regionale di potere contare su una sede specifica di confronto e di elaborazione all'interno della quale cercare di orientare la stessa prossima programmazione di competenza regionale dei fondi comunitari per lo Sviluppo Rurale , per lo Sviluppo Regionale ecc.
- Quali sono le persone, le realtà, le Associazioni, le istituzioni da coinvolgere?
- Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna , Uncem Regionale, unioni dei comuni montani,
Agorà da cui è emersa la proposta:
Il rilancio delle aree interne montane, sostenibilità ambientale ed economica
L’accentuarsi della centralità della crisi climatica ci impone di ripensare profondamente i modelli di organizzazione territoriale, sociale ed economica attuali. E’ questa la sfida delle sfide che il mondo ha di fronte. In questo quadro la questione delle aree interne e di montagna è ineludibile. La montagna è un grande serbatoio di risorse naturali riproducibili (acqua, ossigeno, suolo) oltre che di storia, cultura e tradizioni che rappresentano un capitale non delocalizzabile ma bensì da valorizzare in modo intelligente prima di tutto a favore delle comunità residenti. Per riuscire in questa impresa serve, da parte delle comunità di montagna, abbandonare il puro, seppure giustificato, lamento per costruire proposte, progetti e percorsi capaci di guardare con rinnovata fiducia al futuro. Le occasioni che sono oggi davanti alla montagna: quali i programmi del PNRR, i programmi UE per lo sviluppo rurale e quello regionale richiedono un fortissimo protagonismo, a cominciare dalle istituzioni locali, da parte dell’intera società civile della montagna.
La montagna del comprensorio Forlivese in modo particolare sarà chiamata nei prossimi mesi a misurarsi con due appuntamenti molto importanti costituiti dalla riorganizzazione dell’Unione dei Comuni della Romagna Forlivese e dalla predisposizione della proposta per candidare i Comuni delle zone più alte al bando per le nuove Aree Interne. Anche nel recente passato la nostra montagna ha dimostrato capacità di coesione e visione di prospettiva sostenendo ad esempio la realizzazione dell’Acquedotto della Romagna, la nascita delle cooperative forestali, l’avvio del Parco nazionale o, più recentemente, assumendosi la gestione del demanio forestale regionale. Va sicuramente ripensato il rapporto con la città capoluogo non tanto in una logica caritatevole ma bensì facendo comprendere alla città di Forlì che le sue prospettive non possono essere pensate in modo autarchico ma bensì utilizzando la leva delle grandi potenzialità, solo parzialmente espresse, del territorio collinare e montano; territorio che non deve essere sentito come un peso fastidioso ma bensì come un elemento caratterizzante della propria peculiarità nel panorama regionale. Per tutte queste ragioni il PD Forlivese intende stimolare la partecipazione attiva e responsabile delle persone, oltre che delle istituzioni e delle organizzazioni di categoria, intorno a questi temi per sviluppare un confronto aperto e soprattutto scevro da visioni troppo localistiche e corporative.
Elenco dei sostenitori
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