
Agorà Democratiche
AGORÀ DEMOCRATICHE
Comunicare e narrare la scuola
- Descrizione dettagliata
- Le scuole devono imparare a raccontarsi e a raccontare ciò che di buono fanno, tramite un efficace storytelling. Molte volte, infatti, alle iniziative delle scuole manca il supporto da parte della comunità perché non si riesce a comunicare il perché di quelle iniziative con parole semplici e senza il linguaggio tecnico degli insegnanti. Ad esempio, ogni scuola dovrebbe essere in grado di spiegare alla propria comunità i motivi didattici del "perché non ci servono più i banchi in fila". Il PD deve agire affinché alle scuole vengano dati gli strumenti necessari per raccontarsi alla società, ad esempio tramite corsi di comunicazione per il personale scolastico.
Anche il PD stesso deve farsi carico di uno sforzo comunicativo perché la società abbia una visione chiara di quali siano i bisogni nuovi della scuola, in modo da portarli al centro del dibattito pubblico. La società deve avere una visione chiara, tra l’altro,
-del ruolo del docente nella qualità della scuola
-delle nuove necessità dell'edilizia scolastica,
-del ruolo della tecnologia nell'apprendimento,
-dell'educazione professionale e tecnica,
-dell'educazione civica.
Il PD deve prendere iniziative per spiegare i nuovi bisogni della scuola ai propri eletti sparsi per il territorio, ai propri iscritti e simpatizzanti, e alla società in generale. - Quale problema vuole affrontare questa proposta?
- Comunicare alla società i nuovi bisogni della scuola.
- Quali sono le persone, le realtà, le Associazioni, le istituzioni da coinvolgere?
- Le scuole, i docenti, il Partito Democratico, tutte le cittadine e i cittadini
Agorà da cui è emersa la proposta:
La scuola e il PNRR, i mattoni del nostro futuro
Il PNRR può permettere di cambiare la visione dell'Italia sulla scuola, uscendo da quel tradizionalismo che la sta facendo diventare un problema e non un'opportunità. Il raccordo con il territorio, la lotta alle povertà educative e al disagio sociale devono fare il paio con politiche di inclusione e di valorizzazione delle potenzialità degli studenti, dentro strutture rinnovate e al passo con i tempi che permettano quel salto di qualità formativo di cui abbiamo bisogno. Nella pratica, come possiamo promuovere questa nuova visione della scuola? Ad esempio, come rafforzare il legame tra scuola e territorio? E come rafforzare i meccanismi della progettazione didattica, che rende le scuole dinamiche e le supporta nel proprio sviluppo? Ci sono dei nodi preliminari da sciogliere che si possono riassumere in tre punti: 1. Il patrimonio edilizio scolastico attuale non può reggere alle esigenze della nuova didattica direttamente messa in competizione con tutta l'area OCSE e quindi anche con le edilizie scolastiche plurifunzionali degli altri paesi, per cui è necessario agire con interventi edilizi radicali. 2. La transizione ecologica a scuola passa per una diversa organizzazione che tocca la mobilità, il risparmio energetico, l'introduzione di nuove modalità didattiche che abbiano lo sfondo scientifico come necessario. 3. La lotta alle povertà educative, all'emarginazione della disabilità, alla dispersione richiedono nuove e diverse metodologie didattiche e progettuali che richiedono una revisione della funzione docente e della progettualità delle scuole.
Organizzazione: PD di Udine e PD USA
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