
Agorà Democratiche
AGORÀ DEMOCRATICHE
Approvare una legge sul consumo di suolo
- Descrizione dettagliata
- L’ultimo Rapporto ISPRA-SNPA sul consumo di suolo conferma l’urgenza di definire al più presto una legge nazionale per fermare la cementificazione dei nostri territori: nell’ultimo anno, sono andati persi 56,7 km2 di aree naturali e agricole, quasi 2 metri quadrati di suolo ogni secondo, in linea purtroppo con i dati del recente passato.
L’Italia deve dotarsi al più presto di una legge nazionale sul consumo di suolo, che affermi con forza il valore del suolo come “bene comune” e il principio della sua tutela e valorizzazione anche in funzione di contrasto ai cambiamenti climatici.
Questa legge deve porsi e in coerenza con obiettivi europei di consumo suolo zero entro 2050: deve quindi vietare ai Comuni di poter approvare piani che prevedono un aumento del consumo netto di suolo rispetto a quelli già in vigore.
- Quale problema vuole affrontare questa proposta?
- L'eccessiva cementificazione del territorio italiano
- Quali sono le persone, le realtà, le Associazioni, le istituzioni da coinvolgere?
- Parlamento, enti locali, associazioni ambientaliste, associazioni locali e di territorio
Agorà da cui è emersa la proposta:
Sostenibilità subito: facciamo presto, per il mondo che vogliamo
L’Italia ha bisogno di un nuovo modello di sviluppo, in grado di conciliare sostenibilità ambientale, sociale ed economica. L’emergenza climatica ci richiede di agire con urgenza e di ripensare l’organizzazione del nostro modello produttivo e della nostra società, su numerosi livelli. Come farlo, senza lasciare indietro nessuno?
A Bologna discuteremo insieme di come il mondo del lavoro e delle imprese possono accompagnare la transizione verso modelli più verdi e più giusti, di come le città possono diventare laboratori per nuove pratiche di sostenibilità, di come preservare biodiversità e qualità del territorio. Insieme a noi ci sarà il Segretario Nazionale del Partito Democratico, Enrico Letta, che aprirà e chiuderà i lavori.
Ti invitiamo ad arrivare con almeno 15 minuti di anticipo all’evento, così da facilitare le operazioni di controllo dell’avvenuta registrazione alla piattaforma e all’evento.
Se non potrai essere presente di persona, potrai comunque seguire la diretta radio su https://immagina.eu/.
Ti aspettiamo!
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Trovo interessante la proposta e condivido le sue motivazioni. Però "Consumo di suolo" rischia di essere uno slogan, e cioè prestarsi a interpretazioni anche ambigue. Ho letto il Rapporto dell'ISPRA e vari interventi sui media sull'argomento (anche da parte del PD), e trovo che troppo spesso si tratta di argomenti usati in maniera quasi subdola per arrivare ad "attaccare" gli impianti per la produzione di energia rinnovabile (es. solare), i quali (nelle forme dovute) non sono (letteralmente!) "consumo di suolo" e d'altra parte sono assolutamente indispensabili per la transizione energetica e ambientale. Ad esempio i famosi 2 m2 al secondo rilevati nel 2020 corrisponderebbero, se continuassero, a un "consumo di suolo" dell'1% del territorio in 50 anni. Così si fa confusione e non si favorisce un dibattito sereno.
Mi rendo conto che non è questa l'intenzione dei promotori, ma ugualmente il tema proposto così mi sembra ambiguo, e non mi sento di appoggiarlo. Preferirei che il concetto di "consumo di suolo" fosse inserito in un concetto più ampio di "gestione del territorio" in cui si preveda, ad esempio, il recupero delle aree edilizie o industriali abbandonate sia per ripristinare spazi verdi (aree naturali, parchi) sia eventualmente per impianti di produzione di energia pulita (anche sulla base di una valutazione del fabbisogno locale).
Cordialmente.
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