
Agorà Democratiche
AGORÀ DEMOCRATICHE
Un diritto di famiglia eguale e inclusivo
- Descrizione dettagliata
- La proposta è emersa nel corso dell’Agorà su “I diritti LGBTQI+ nell’Italia che vogliamo”. Il suo obiettivo è quello di adeguare l’attuale quadro del diritto di famiglia italiano all’evoluzione dei modelli familiari, sempre più plurali e lontani dagli assetti tradizionali. A questo fine, la proposta vuole intervenire nei seguenti ambiti:
1) introduzione del matrimonio egualitario e superamento del modello dell’unione civile tra persone dello stesso;
2) tutela dei diritti delle bambine e dei bambini con genitori dello stesso sesso, attraverso il riconoscimento della doppia genitorialità dalla nascita, indipendentemente dal fatto che i genitori siano o meno sposati (su un piano di perfetta parità con ciò che avviene quando i genitori sono di sesso diverso);
3) revisione in senso egualitario del diritto di famiglia, a partire dalla possibilità di assumere anche il cognome della madre;
4) riforma della legge sulle adozioni, con previsione della possibilità di adozione per le persone singole e per le coppie dello stesso sesso;
5) individuazione di specifiche forme di riconoscimento delle relazioni, dei diritti e dei doveri dei componenti di famiglie cd. ricomposte, soprattutto con riferimento al riconoscimento della posizione e del ruolo dei nuovi partner dei genitori nella cura e nell’accudimento delle e dei minori conviventi (cd. cogenitorialità);
5) superamento della legge n. 40/2004 e accesso di donne singole e coppie di donne alla procreazione medicalmente assistita.
- Quale problema vuole affrontare questa proposta?
- La proposta affronta, ad ampio raggio, le questioni che derivano dal disallineamento del diritto di famiglia vigente rispetto alla pluralità di modelli e di esperienze familiari ormai esistenti in Italia.
- Quali sono le persone, le realtà, le Associazioni, le istituzioni da coinvolgere?
- Associazioni LGBTQI+, associazioni familiari, medici e personale sanitario (in relazione alla procreazione medicalmente assistita), rappresentanze istituzionali dell’avvocatura, della magistratura e del notariato, ordini degli assistenti sociali
Agorà da cui è emersa la proposta:
I diritti delle persone LGBTQI+ nell'Italia che vogliamo
La battuta d’arresto dei lavori parlamentari sul ddl Zan rende urgente una riflessione sul rilancio dell’iniziativa politica delle sinistre sulle questioni legate al riconoscimento e alla protezione delle soggettività LGBT+. Non si tratta di questioni marginali, o minoritarie. Piuttosto, la risposta alla domanda di riconoscimento ed eguaglianza che proviene dalla comunità LGBT+ riguarda direttamente il tipo di Italia che vogliamo. L’alternativa è tra un’Italia ripiegata su se stessa e un’Italia aperta alle differenze; tra un’Italia che delle differenze ha paura, e un’Italia che le valorizza come ricchezze, nella costruzione di relazioni che rafforzano la coesione e ricostruiscono il tessuto sociale del paese. Gli articoli 2 e 3 della Costituzione segnano il nostro cammino: diritti inviolabili e inderogabili doveri di solidarietà, pari dignità sociale, eliminazione delle disuguaglianze e rimozione degli ostacoli che impediscono la piena partecipazione di ogni persona alla vita economica, politica e sociale del paese. Una è la persona, con i suoi desideri e le sue necessità; unitari sono i suoi diritti, in prospettiva intersezionale e perseguendo la logica di una alleanza tra corpi, generi, generazioni e rivendicazioni. Questo richiede di andare oltre rispetto alla stanca ripetizione di una inesistente contraddizione tra diritti civili e diritti sociali. Questa Agorà - promossa da Sergio Lo Giudice e Angelo Schillaci, d’intesa con il Dipartimento Diritti del PD - vuole essere un’occasione di elaborazione politica, e di ascolto. Ascolto del movimento e delle associazioni LGBT+, anzitutto; ma anche delle forze vive che, sui territori, già animano l’iniziativa politica del PD su questi temi (dalle/dai responsabili locali sui Diritti, ad elette, eletti, militanti e iscritte/i, simpatizzanti del campo largo del centrosinistra); e di tutte e tutti coloro che, dalla società civile, vorranno partecipare e portare il loro contributo. A partire dall’ascolto, elaboreremo proposte che potranno essere assunte - se attivamente sostenute sulla piattaforma delle Agorà - dal Partito democratico come previsto dal Patto di partecipazione (https://decidim.agorademocratiche.it/pages/patto-partecipazione). E’ dunque necessario il contributo di tutte e tutti noi per fare in modo che le proposte emerse da questa Agorà possano incidere in modo effettivo sul programma e sulla concreta azione politica del Partito democratico! L’orizzonte culturale e politico è quello di un rilancio radicale e coraggioso della piena eguaglianza delle persone LGBT+ nel nostro paese: dal matrimonio egualitario alla piena tutela delle bambine e dei bambini delle famiglie arcobaleno, fino alla riforma della legge sulla rettificazione di sesso, al contrasto dell’omolesbobitransfobia e alla lotta contro le cd. terapie riparative, non possiamo tirarci indietro. L’Italia che vogliamo è libera, eguale, inclusiva, giusta.
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