
Agorà Democratiche
AGORÀ DEMOCRATICHE
Lotta alle mafie attraverso cultura e arti performative
- Descrizione dettagliata
- La povertà educativa presente in molte zone d'Italia risulta essere un terreno più che fertile per le organizzazioni criminali che, approfittando delle poche possibilità e risorse in mano ai giovani, trovano minore difficoltà ad infiltrarsi e piantare le radici mafiose.
La proposta consiste nel rafforzare e ampliare il raggio di azione volta al contrasto alla povertà educativa dei minori. Diminuire quindi le disuguaglianze culturali, anche facilitando l'accesso alle arti performative per i giovani residenti in zone più disagiate, risulta essere un passo fondamentale per la lotta alle mafie nel nostro paese. Come anche incentivare coloro che, proprio in quelle aree, producono e propongono cultura. Un ulteriore punto consiste quindi nel facilitare l’accesso alla cultura in zone maggiormente minacciate da infiltrazioni mafiose anche attraverso sistemi premiali a beneficio di quei progetti culturali che insistono in territori a rischio o che vengono realizzati da realtà culturali residenti in quei luoghi. In merito è già in atto una proposta di legge (A.C. 3030) firmata Lattanzio e Nitti, incentrata sul contrasto della povertà educativa attraverso le arti performative.
- Quale problema vuole affrontare questa proposta?
- Un problema molto rilevante in Italia, parlando di infiltrazioni mafiose, risulta essere la maggiore facilità da parte delle organizzazioni criminali di radicarsi, nonché pescare consensi e manovalanza, in aree nelle quali i consumi culturali risultano particolarmente bassi, i rischi di marginalizzazione ed esclusione sociale sono alti e inversamente proporzionali ed i tassi elevati di abbandono e dispersione scolastica complicano ulteriormente il quadro socioeconomico.
- Quali sono le persone, le realtà, le Associazioni, le istituzioni da coinvolgere?
- Camera dei deputati (proposta già depositata); Regioni, Terzo settore e privato sociale; Fondazioni bancarie, imprese culturali
Agorà da cui è emersa la proposta:
Per un'antimafia quotidiana a km 0
Antimafia sociale e cultura della legalità sono gli obiettivi da perseguire nella lotta contro la criminalità organizzata a partire dalle scuole, università, strade, piccole e grandi comunità, coinvolgendo le nuove generazioni. Il contrasto alle mafie, infatti, passa inevitabilmente dalla costruzione di un nuovo modello economico e sociale, un modello di società che corregga le distorsioni di sistema intervenendo sulle disuguaglianze e sulla povertà materiale ed educativa, per contrastare dalla radice quelle problematiche alla base della criminalità organizzata. È impossibile oggi parlare di mafia senza partire dalle disuguaglianze e dalle ingiustizie presenti nella società perché è proprio nelle situazioni di disagio e fragilità sociale ed economica che la criminalità trova spazio e possibilità. L’impegno su questi temi si deve trasformare in azioni concrete a partire dalla cultura della legalità dell’antiriciclaggio, della trasparenza come guida per una ripartenza sana e stabile grazie al PNRR, per evitare i rischi che potranno derivare dal distorto utilizzo di ulteriori capitali immessi nel sistema Paese e conseguente alterazione delle dinamiche democratiche, economiche e sociali da parte delle organizzazioni mafiose. Ad oggi, più che mai c’è la necessità di diffondere la cultura della legalità e agire con azioni coraggiose ed incisive sui nuovi rischi e scenari che a causa della diffusione della pandemia si sono delineati in tema di criminalità organizzata. Per queste ragioni, oggetto di un ampio dibattito nel Circolo Università, Ricerca, Formazione e Cultura di terra di Bari, si propone l’Agorà dal titolo: Per un’antimafia quotidiana a “km 0” che, partendo dall’analisi di rischi ed opportunità indotti dalla Pandemia, si concentri sulla centralità della lotta alle mafie come priorità sociale e politica per l’intera comunità democratica. Così come la chiave di lettura “green” è diventata una discriminante delle politiche locali e nazionali, la sensibilità antimafia deve tornare ad avere quella centralità che ha caratterizzato importanti stagioni della storia del nostro Paese. Per rilanciare la lotta alle mafie, per costruire una nuova sensibilità diffusa e che parta dai più giovani, è indispensabile partire metodologicamente da due punti fondamentali: costruzione partecipata e dal basso; continuo studio e monitoraggio delle varie forme in divenire del fenomeno mafioso. N.B. L'agorà in presenza sarà anticipata da un momento di confronto online
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