
Agorà Democratiche
AGORÀ DEMOCRATICHE
Integrazione fra politiche passive e attive del lavoro
- Descrizione dettagliata
- In linea con i principali Paesi europei, in particolare la Germania, la vera strada per unire politiche attive e passive del lavoro è quella di identificare un unico soggetto che eroga il sussidio e che gestisce le politiche attive: il centro per l’impiego (al di là che il ruolo di cassa lo svolga materialmente l’INPS). La controparte con cui il cittadino contrae il “patto personalizzato” dev’essere la stessa che eroga il sussidio, perché conosce il tuo percorso professionale e formativo.
Per gradi, bisognerebbe arrivare a costruire un sistema fisiologicamente legato fra politiche attive e passive. Riordinata la governance, costruite le infrastrutture materiali e immateriali che consentono l’interoperabilità e la tracciabilità informativa per il singolo cittadino preso in carico, individuati e condivisi criteri di monitoraggio, valutazioni omogenei a livello nazionale (abilitanti per l’erogazione delle risorse) e definiti i poteri ispettivi, si potrebbe immaginare, come in Germania (per esempio), di istituire una retribuzione di formazione e di riattivazione legata al mestiere del soggetto preso in carico che è, in quella fase, quella di costruirsi una nuova occupabilità.
- Quale problema vuole affrontare questa proposta?
- Integrazione tra politiche attive e passive del lavoro
- Quali sono le persone, le realtà, le Associazioni, le istituzioni da coinvolgere?
- Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, INPS, ANPAL, Centri per l'impiego, Regioni
Agorà da cui è emersa la proposta:
Le politiche attive del lavoro: esperienze e ipotesi di riforma
Discussione sulle modalità di riforma che rendano più efficaci le politiche attive del lavoro attraverso: - individuazione di una light governance mediante il rafforzamento di un modello agenziale che abbia un riferimento preciso nell’indirizzo politico centrale accompagnato da modalità di azione territoriali; - riorganizzazione dei centri per l’impiego che debbono costituirsi come moderne agenzie managerializzate e digitalizzate con un focus costante su obiettivi e monitoraggio dei risultati, nonché della verifica dell’impatto sul territorio; - costituzione di un sistema informativo unitario che favorisca l’interoperabilità delle informazioni tra istituti centrali, regioni, centri per l’impiego; - definizione di criteri standard e omogenei per il monitoraggio e la valutazione dell’attività pregressa funzionali alla individuazione di best e worst practices; - costruzione di un legame tra politiche passive e attive del lavoro, identificando un unico soggetto che eroghi il sussidio e gestisca le politiche attive.
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